domenica, gennaio 06, 2013
OBAMA E LA MERKEL
Sono i due “capi” del mondo, almeno in attesa
che si presenti l’altro personaggio importante, il Presidente cinese, colui
cioè che con una economia “occidentale” su una piattaforma umana di
“comunisti”, continua a meravigliare il Mondo intero; anche quest’anno farà un
aumento del Pil a due cifre, mentre quasi tutti gli altri piangono.
Dunque, torniamo ai nostri due personaggi
“importanti”: Obama ha evitato il baratro del “fiscal cliff” con il voto
favorevole dei due rami del Parlamento attraverso un provvedimento che ancora
nessun Paese al Mondo – tanto meno l’Italia – aveva osato fare: ha rastrellato
i soldi occorrenti per scongiurare il baratro evitando di fare il solito
prelievo indifferenziato, ma rivolgendo la scure solo a coloro che guadagnano
più di 400/mila dollari (per i singoli) e più di 450/mila dollari per le
famiglie.
A questi superfortunati ha portato le
aliquote per la tassazione dal 35 al 39,6% ed ha evitato di rivolgere la scure
alla solita classe media; però un aggiustamento ha dovuto farlo: in un primo
tempo aveva impostato l’aggravio fiscale su coloro che guadagnano più di
250/mila dollari e alla fine della trattativa si è dovuto spostare su coloro
che guadagnano 400/mila dollari.
Non vi meravigliate delle aliquote sui “super
ricchi”; in Italia queste aliquote sono applicate ai redditi medio/bassi e non
alle situazioni apicali degli introiti.
Gli analisti americani, dopo aver plaudito
all’accordo tra i due partiti che ha permesso l’approvazione della norma, ha subito
chiesto di più: “l’accordo è un passo avanti, ma servono ulteriori misure per
ridurre il debito, altrimenti si rischia l’abbassamento del rating; tutti gli
esperti puntano il dito sulla riforma sanitaria che al momento – pur non
essendo ancora totalmente in vigore – ingoia il 47% del bilancio federale ed ha
portato ad un rincaro del 35% delle polizze assicurative private.
E la Merkel? La bravissima Angela ha chiuso un anno
che per la Germania
è stato molto positivo, sia in termini finanziari che per l’occupazione che non
ha fatto registrare alcun segno meno; ed allora, direte voi, si merita un
aumento di stipendio, perché la
Cancelliera è una funzionaria statale e quindi anch’essa ha diritto del “regalino
di fine anno”? Certo!!
Da gennaio, guadagnerà l’1,2% in più (200
euro circa) che le consente di guadagnare ben 16.816 euro al mese, un po’ meno
di quanto porta a casa uno dei nostri quasi mille deputati, tra onorevoli e
senatori.
Questo aumento lo percepiscono anche i
ministri del governo Merkel (160 euro) che pertanto arrivano a guadagnare
13.630 euro; roba da paragonarsi con la nostra Minetti, anche se lei guadagna
un po’ di più.
Il Presidente del Bundestag è un po’ più
fortunato, in quanto troverà nella sua busta paga un aumento di 584 euro,
arrivando così a percepire 16.505 euro; ancora meglio starà il Presidente della
Repubblica che, in virtù dell’aumento di 210 euro, si troverà a guadagnare
17.685 euro.
L’avversario della Merkel, Steinbruck, che
spera di batterla alle prossime elezioni, non è d’accordo su queste
retribuzioni: “non è dignitoso; un qualunque direttore di banca ha uno
stipendio migliore”; i suoi compagni di partito, dopo aver definito
“inelegante” la sua dichiarazione, gli ribattono: “se gli sembra poco, si trovi
un altro lavoro”.
Angela, al momento lo batte, su una scala di
gradimento, 71 a
49 (lui dice che è avvantaggiata per il fatto di essere donna); comunque, il
bravo Steinbruck – qualora dovesse perdere – potrà consolarsi con un impiego in
Banca.
06/01/2013