martedì, dicembre 11, 2012
LA VIOLENZA IMPAZZA NEL MONDO
Vi voglio raccontare solo tre dei tanti casi
di violenza che la stampa e le TV riportano; il primo si è svolto in Olanda in
un campo di gioco in cui due squadre di ragazzini si affrontavano in una delle
tante partite amichevoli che li tengono impegnati.
In questa categoria la federazione calcistica
invia soltanto un arbitro, lasciando ai responsabili delle due squadre il
compito di scegliere un “guardialinee” per parte e formare quindi la famosa terna.
Così è avvenuto anche in questo infausto
giorno, con una variante: al termine dell’incontro uno dei due guardalinee è
stato aggredito con calci e pugni da tre giocatori adolescenti che si sono
premurati di colpirlo preminentemente al volto ed al capo; ridotto in malo modo,
il disgraziato guardalinee è stato colto da malore qualche ora dopo l’incidente
e ricoverato in Ospedale dove gli è stata dichiarata la “morte cerebrale”.
Chi sono i colpevoli del fatto? Tre ragazzini
di età compresa tra i 15 e i 17 anni i quali sono stati arrestati e collocati
in isolamento dove possono avere contatti solo con i loro avvocati; ovviamente
l’intero Paese è sotto choc, soprattutto per la violenza che i tre ragazzini
hanno mostrato nell’aggressione all’adulto che non ha potuto difendersi, stante
la tecnica dell’aggressione messa in atto dai giovani.
Una dichiarazione del nostro Rivera: ”E’ un
fatto allucinante; quello che mi preoccupa di più è lo spirito di emulazione”,
alludendo alla possibilità che questo tipo di violenza, cieca e assurda, possa
prendere piede tra i ragazzini, siano essi sportivi o non.
Il secondo evento che mostra una vera e
propria violenza, cieca e assurda, è capitato a Sergio Zavoli, 89 anni, grande
telecronista e giornalista sportivo nonché ex Presidente della Commissione di
Vigilanza RAI; abita in una villa isolata nei dintorni di Roma ed era solo in
casa; quattro malviventi che evidentemente avevano studiato il colpo, hanno
atteso il rientro dei due domestici e si sono introdotti in casa con loro,
evitando le telecamere di sorveglianza; a detta di Zavoli si trattava di due
italiani e due dell’est europeo che volevano conoscere il nascondiglio della
cassaforte e la sua combinazione. La violenza nei confronti del padrone di casa
è avvenuta con un metodo che non avevo
mai sentito: dopo averlo immobilizzato, lo hanno costretto ad una vera e
propria roulette russa, convinti che al terzo clic sarebbe svenuto ed avrebbe
parlato.
Invece Zavoli non si è fatto impaurire dalla
pistola ed anzi, li ha apostrofati con un “la smetta con questo giochino e
rimetta in tasca la pistola”; dopo averlo colpito alla testa con il calcio
dell’arma, i quattro banditi sono fuggiti con un bottino di circa 20.000 euro, valore dei
gioielli e orologi rubati.
Al telefono Zavoli, visibilmente provato
dall’accaduto, ha detto: “preferisco non riferire tutti i dettagli che ho
rivelato ai Carabinieri; temo rappresaglie”.
Il terzo evento è accaduto a Firenze, dove
una donna, titolare di una gioielleria, è stata avvicinata da due uomini con il
volto coperto che sono entrati nel negozio ed hanno inscenato tre minuti da
“Arancia Meccanica”, picchiando a sangue la donna e fuggendo poi con tutto
quello che hanno potuto racimolare; per la cronaca, è la terza rapina che quel
negozio subisce dal 2004.
La donna, sconsolata e impaurita, ha
affermato che “ogni giorno venire a lavorare è una scommessa su come andrà a
finire; non c’è giorno che non si avvicini alla porta almeno un viso sospetto e
non c’è settimana che non siamo costretti a richiedere l’intervento delle forze
dell’ordine; non è vita questa!!” Possiamo darle torto ??