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giovedì, novembre 15, 2012

ZIBALDONE N.11 



Dedico questo zibaldone,  quasi invernale,  a tre fatti che mi hanno colpito e incuriosito,  l’uno differente dall’altro, quindi credo che interesseranno i miei amici lettori.
IL PRIMO riguarda una Mostra apertasi a Milano, Palazzo Morando, dedicata a Marcello Marchesi nel centenario della nascita; chi era Marchesi? Magari i più giovani lo ricordano poco, ma noi non più giovani abbiano “convissuto” per anni con le battute di Marcello che, per l’appunto, si considerava “un battutista”.
Comincia il suo lavoro nel 1936, chiamato da Andrea Rizzoli con questa frase: cerchiamo gente per un giornale umoristico, vieni con noi”; questi noi erano Zavattini, Guareschi, Mosca e Vittorio Metz, cioè il meglio dell’umorismo italiano e il giornale era l’indimenticabile “Il Bertoldo”.
Di lui voglio ricordarvi alcuni slogan pubblicitari (“Con quella bocca può dire ciò che vuole”, “Falqui: basta la parola” e “Il brandy che crea un’atmosfera”) e alcuni neoproverbi, come li chiamava lui: “L’occasione fa l’uomo ministro”, “L’importante è che la morte ci trovi vivi”, “Anche le formiche, nel loro piccolo, s’incazzano”. Geniali!!
IL SECONDO ci riporta sulla terra, alla quotidianità e alle incazzature: sapete che nella “spending review”  sono state toccate le Province, non solo come numero ma anche con tagli ai loro bilanci; uno dei Presidenti, per protesta contro questi tagli, ha fatto due affermazioni clamorose: “spegneremo i termosifoni” (le scuole sono tra i loro pochi compiti) e “ridurremo i limiti di velocità a 30Km/h” (anche le norme sul traffico sono nel loro carnet). Entrambe le affermazioni sono autentici ricatti nei confronti del Governo e quindi non mi soffermo a commentarle; quello invece che mi sorprende e quindi mi sento in dovere di “pungere”, è l’atteggiamento della stampa: possibile che non ci sia stato un giornalista che si sia fatto ricevere dai Presidenti in questione ed abbia chiesto loro perché, anziché mettere al freddo gli scolari e incasinare ancor di più il traffico, non elimina le auto blu, mandando lui e gli altri consiglieri tutti in autobus o metro o, in ultima analisi, utilizzando la propria automobile. E se non basta, passare alla riduzione coatta dello stipendio proprio e degli altri consiglieri, adducendo la motivazione che un amministratore deve pur fare qualche sacrificio.
Se non si fa così, non si ridurranno mai i costi della burocrazia ma si attaccheranno solo  i pochissimi diritti che ancora ha la gente “comune”; è questo che si vuole? Forse si vuole costringere il Governo a cedere? Ma allora lo si dica subito e si facciano azioni contro il Governo, non contro la gente che non c’entra niente!!
IL TERZO si è svolto nella mia città ed ha riguardato una facoltà universitaria che ha chiesto al proprio Preside l’autorizzazione per tenere un’assemblea serale su temi socio-politici; permesso prontamente concesso e quindi, Preside, Insegnanti e Personale ausiliario hanno “dato” l’intera facoltà in mano ai giovani studenti, con l’unico controllo di una guardia giurata fino alle una di notte; i nostri giovani,  visti i poco interessanti risvolti dei problemi “socio politici”,  hanno fatto baldoria fino alle 5 di mattina, facendo diventare l’assemblea studentesca un rave-party.
Quando l’assemblea è finita  la Piazza antistante la Facoltà somigliava ad un campo minato, con bottiglie rotte, lattine e bicchieri gettati in mezzo alla strada; il tutto innaffiato – è proprio il caso di dirlo – da pozze di urina, altre sporcizie e avanzi di cibo poco digerito. Naturalmente chi ci ha rimesso di più sono stati i residenti della zona che non hanno chiuso occhio per tutta la notte, disturbati da urla, musica a tutto volume e anche qualche scazzottata. Chissà che fine hanno fatto i problemi socio-politici!!

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