giovedì, novembre 29, 2012
COSA SUCCEDE NELLA POLITICA ITALIANA?
L’evento che ha tenuto banco negli ultimi
tempi è sicuramente l’esecuzione delle primarie della coalizione di centro
sinistra; il risultato è stato consono a quanto veniva pronosticato: primo
Bersani (44,9), secondo Renzi (35,5%), terzo Vendola (15,6%), quarta la Puppato (2,6%) e ultimo
Tabacci.(1,4%). Ovviamente, visto che lo spoglio è fatto da militanti del PD e
non da ufficiali statali, nessuno è d’accordo, sia pure di poco, con i dati
pubblicati.
Dato che nessuno dei candidati ha raggiunto
il 51% dei voti, i primi due – Bersani e Renzi – faranno, domenica 2/12, un
ballottaggio per vedere chi dei due prenderà più voti e quindi sarà il
candidato alle prossime elezioni politiche dell’aprile 2013.
Lo scarto tra i primi due è colmabile e
quindi entrambi cercheranno degli “apparentamenti” con gli altri che hanno
raggiunto complessivamente quasi il 20% dei voti; dato che si esclude che
Vendola possa indicare Renzi come suo candidato da votare, mi sembra che Bersani
abbia la finale in tasca, salvo che alcuni dei votanti non cambino parere e
passino da una sponda all’altra.
Il numero dei votanti si è attestato oltre i 3/milioni
e, sia pure battuto dagli oltre 4/milioni
realizzati in occasione della vittoria di Prodi, rappresenta un numero
significativo; soprattutto il clima festaiolo e mai “cattivo” fa ben sperare
nel futuro di questa coalizione. Vedremo come va a finire il ballottaggio!! Per
me, chi vince sarà il prossimo Presidente del Consiglio; ma posso sbagliare!!
Sull’altra sponda – centro destra – il Pdl ha
annunciato da tempo l’intenzione di realizzare le primarie tra molti candidati per
subentrare a Berlusconi; a proposito del cavaliere, non ha ancora fatto una
dichiarazione ufficiale, ma si è limitato ad alcune battute – una diversa e
contrastante con l’altra – che appaiono scombinate e destabilizzanti. Alcune
voci dicono che Silvio attende l’esito del ballottaggio nel PD per decidere il
suo futuro: se vincesse Renzi lui non entrerebbe nella tenzone politica, mentre
se vincesse Bersani – più “comunista” del Sindaco di Firenze – rifarebbe un
altro partito oppure entrerebbe nelle primarie del Pdl per scompaginare le
carte.
Tutte ipotesi possibili ma destabilizzanti
ancora di più – se possibile – la già scarsa credibilità del partito che al
momento appare in via di sfasciamento, senza nessuna possibilità di essere
ricompattato da qualcuno dei candidati.
Ma tutto questo mi sembra che abbia una sua
logica: il partito è una “creatura personale” di Berlusconi e la caduta del
cavaliere – caduta non solo politica ma anche umana – si è portata dietro la
creatura nata circa venti anni fa e mai affrancatasi dal suo “inventore”.
E gli altri del centro destra, cioè Fini e
Casini come si comporteranno? Al momento non si intravede una collocazione tra
i due blocchi; entrambi cercano di ammaliare questo o quello (Montezemolo??) ma
senza risultato; resta poi Di Pietro che correrà probabilmente da solo, vista
la sua situazione “personale” e di famiglia.
Accanto a questo caos, c’è Monti che, prima è
tirato per la giacca da tutti e poi lasciato, quando lui ha detto di non
volersi ricandidare; adesso fa anch’esso una mezza marcia indietro e dice che
dopo le elezioni “non esclude una suo bis”, sempre, ovviamente all’ombra del
Quirinale che dovrebbe proteggerlo e consigliarlo, fermo restando che “la
decisione finale sarà solo sua” e “sarà quello che il Paese chiede”.
Chiudiamo con una buona notizia: un’azienda
del nostro Paese ha annunciato che dividerà una parte (5/milioni) dei suoi utili con i dipendenti; complimenti!!