domenica, novembre 11, 2012
CI SAREBBERO TANTI "TAGLI" DA FARE
Se mettiamo insieme tutti i privilegi assurdi
che abbiamo in Italia, con le tante strutture che non servono a niente e
costano l’iradiddio, vengono fuori delle cifre impressionanti, ma soprattutto
c’è da chiedersi perché continuano ad esistere nonostante i tanti bisogni e i
tanti “tagli” che vengono fatti a cose molto serie ed utili: l’ultimo è quello
ai pazienti di SLA che rimarrebbero fuori dalle provvidenze se non si trovano i
soldi che, nel frattempo, sono andati al C.d.A della società creata per il
ponte sullo stretto che è stato prorogato per altri due anni; più spreco di
così!!
Ne volete un altro? Un consigliere della
Regione Calabria, ha chiesto il rimborso di 211.842 euro e 42 centesimi
(preciso!!) per i tre anni che ha usato la propria automobile per “esigenze di
servizio”. E il signore non scherza: vuole tutti i soldi, compresi i centesimi!!
E non mi sembra che ci sia qualcuno che possa fargli cambiare idea, magari con
qualche sganassone!!
Dono i “mezzi tagli” delle Province (da 86 a 51) ci sarebbe da
affrontare la piaga purulenta degli Enti (società, consorzi, eccetera) che
fanno capo a Regioni, Province e Comuni; un esercito di 3.127 squadroni (e
pensare che nel conto non ci sono quelli che fanno capo direttamente allo
Stato) che contribuiscono a formare un grande fiume di denaro che viene
sprecato in nome del “niente” che si produce, ma che mette a stipendio un
numero notevole di persone “ammanicate” con i partiti politici che ne
gestiscono le sorti.
Il numero e l’inutilità di queste strutture è
stato reso noto direttamente dall’U.P.I. (l’unione delle province) che ha
creduto così di salvare un po’ degli sprechi fatti direttamente con le
Province; da notare che le cifre in questione vengono forniti direttamente da
un sito del Ministero del Tesoro; peccato che sia aggiornato al 2009 e da
allora non più aggiornato; comunque la cifra sotto citata è già sufficiente a
gridare allo scandalo.
I 3.217 Enti significano come minimo
altrettanti Presidenti e vicepresidenti, un numero imprecisato di
amministratori delegarti e di consigli di amministrazione (categorie tutte di
nomina rigorosamente politica); per il loro funzionamento – stipendi, affitti,
bollette, ecc. – se ne vanno dai 2.5 ai 3 miliardi l’anno; si dirà: va bene,
costano cari, ma fanno servizi per i cittadini e quindi sono utili.
Per alcuni sarà anche vero, ma per altri vi
sfido a trovare l’utilità del Centro Piemontese di studi africani oppure di un
Centro di documentazione di storia della psichiatria; se poi scendiamo nel
localismo, non manca la “scuola di Vela” in Liguria, mentre a Venezia abbiamo
un “Istituto per la conservazione della gondola e del gondoliere”; dal nome
sembrerebbe che il compito principale sia
ibernare i gondolieri.
E i consorzi di bonifica? Sono addirittura
507 e sono presenti in tutte le Regioni: l’Italia sembrerebbe un Paese di
“paludi”. Ma se vogliamo un nome che è una garanzia, riferiamoci all’Emilia,
dove è in corso da anni un processo ambizioso: l’”Ervet” (Emilia Romagna valorizzazione
economia del territorio); cosa faccia nessuno è riuscito a capirlo appieno, ma
quello che costa è chiaro a tutti: si parla di circa sette milioni di euro
l’anno: è stato definito l’ultimo “burosauro”.
Insomma, gli sprechi si vedono a occhio nudo
e il fatto che non si metta mano alla loro soppressione mi induce a pensare che
ci siano tanti interessi per tenerli. Possibile che da noi non esista uno
statista che dica, come ha fatto Obama: “chi è ricco come me, chi guadagna più
di 250/mila dollari deve pagare più tasse”; chiaro e semplice!!