domenica, ottobre 21, 2012
BUTTIAMO L'OCCHIO SULLA GERMANIA
Diamo un’occhiata a quello che succede nella
Germania, nostra austera e arcigna vicina di casa ma al tempo stesso tenutaria
della cassaforte dell’Unione Europea; cominciamo da una nota “particolare”.
Fanatici del loro stato “federale”,
accompagnano questo aggettivo anche nella religione e, soprattutto in quella
cattolica, da cui proviene il nostro Papa Ratzinger. Sentite cosa succede!
In Germania, coloro che appartengono ad una
fede religiosa e risultano registrati come tali, sono tenuti ad un pagamento
che si aggira tra l’8 e il 9 per cento di quanto versato allo Stato; in
pratica, chi versa 10/mila euro al fisco deve sborsarne altri 800 o 900 alla
Chiesa, sia essa cattolica, protestante o ebraica.
Specialmente nella comunità cattolica, sta
diventando una sorta di abitudine quello di “dichiarare la propria uscita dalla
comunità” evitando così di versare il previsto contributo, ma ponendosi al
tempo stesso al di fuori della Chiesa; nel documento stilato dalla Conferenza
Episcopale tedesca, si afferma che “coloro che per qualunque motivo dichiarano davanti
all’autorità civile la propria uscita dalla Chiesa, vengono meno all’obbligo di
appartenenza alla comunità ecclesiale e a quello di consentire alla Chiesa, con
il suo contributo finanziario, di assolvere alle proprie mansioni”.
Insomma, detto in parole povere, chi non paga
non potrà avere accesso ai sacramenti, come la confessione, l’eucarestia, e non
potrà essere più padrino di battesimo; in caso di morte gli verrà negato il
funerale religioso anche se non verrà automaticamente scomunicato, perché
potrebbe in futuro “ricredersi” e rientrare nella comunità.
Abbiamo visto come si comporta la Chiesa tedesca e vediamo
ora come opera lo Stato tedesco; diciamo subito che non possiamo paragonare le
nostre ruberie – più o meno legali – con i loro teutonico atteggiamenti; ma
scendiamo un po’ nei particolari; per esempio, il Sindaco di Berlino porta a
casa 147/mila euro netti all’anno ma solo perché Berlino è una “città stata” e
quindi il borgomastro è anche capo del governo regionale; per fare un esempio,
come se fosse allo stesso tempo il nostro Alemanno e la nostra Polverini; sono
stato chiaro?
Da ora in poi, le cifre che citerò sono tutte
“al lordo” e quindi, dopo aver pagato le tasse rimangono in tasca all’individuo
circa la metà degli emolumenti; i consiglieri regionali guadagnano 6.800 euro
al mese mentre i consiglieri comunali prendono tra i 2.000 e i 3.000 euro al
mese; qualcuno di loro ha diritto a dei rimborsi spese – tra 500 e 1.500 euro –
ma per evitare il fisco bisogna portare le note spese dettagliatissime.
E ora arriviamo ai “pezzi grossi”: il
Presidente della Repubblica guadagna 199.000 euro, superato di poco da Frau
Angela Merkel che porta a casa 25.000 euro lordi al mese; diciamo subito che
entrambi incassano molto meno di Fiorito e anche di Lusi, ma i “nostri” sono
dei ladroni e non guadagnano correttamente, invece il Presidente della
Repubblica ha un appannaggio di 218/mila euro l’anno e il Primo Ministro ha lo
stipendio di senatore a vita, ma quello che li batte tutti è lo stenografo del
Senato che guadagna 290/mila euro l’anno; anche quest’ultima cifra possiamo
commentare che è perfettamente legale e non sottratta come ha fatto Fiorito.
Chiaro il concetto??
Da queste cifre, specie se paragonate con
quelle dei nostri “controllori”, è chiaro che i tedeschi sono “spilorci” anche
nei confronti dei loro uomini di Stato, figuratevi quando si tratta di parlare
degli stipendi degli “altri”!!
È difficile mettere insieme queste due
mentalità; non trovate??