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domenica, settembre 23, 2012

ANCORA RUBERIE 



Ancora ruberie (mentre la gente “normale” ha sempre meno soldi in tasca)  e le scuse che ci propinano assomigliano più ad una presa in giro che a delle motivazioni reali.
Questa volta lo scandalo è scoppiano a Roma e precisamente al gruppo regionale del Pdl, capitanato da quella Polverini che ha “complicate” provenienze politiche ; che cosa è successo? Semplice, come sempre, quando circolano tanti soldi, un po’ di questi si attacca alle mani dei ladroni di cui la politica ha fatto grande incetta.
Prima di addentrarci nel “peccato” vediamo dove lo stesso è stato consumato: la Regione Lazio è da anni la più scialacquona d’Italia (tra quelle a statuto ordinario); si pensi che il suo Consiglio è costato nel 2010 quanto quelli di Emilia, Toscana e Liguria messi insieme; lo stesso Consiglio ha tante auto blu quanto quelle di Lombardia, Emilia, Toscana, Piemonte, Veneto e Puglia sommate insieme.
I “vitalizi”  e le “liquidazioni” degli appartenenti alla casta regionale sono di gran lunga le più generose d’Italia; il numero delle commissioni è il doppio che in Lombardia; e poi, ci sono anche le cose che oltre ad essere sconce sono anche da ridere: la Presidente, Polverini, ha nominato un “consigliere diplomatico del presidente della giunta”, corrispondendogli una indennità di 154/mila euro all’anno; quale sia il compito che il prescelto dovrà svolgere non è dato sapere.
Ma il vero peccatore della vicenda romana è il tesoriere del gruppo Pdl, Franco Fiorito, detto “er Batman” e “il federale d’Anagni”, il quale avrebbe gestito i soldi che lo Stato attribuisce al suo gruppo consiliare come se fossero suoi e quindi si è intascato direttamente 753/mila euro, trasferendoli su suoi conti in Italia e all’estero, oltre ad aver acquistato – intestandolo a suo nome – un Suv del valore di 88/mila euro, essersi pagato le vacanze in Costa Smeralda in un resort extra lusso “per ritemprarsi dalle fatiche della campagna elettorale”, tutta una serie di cene con amici ed amiche a base di ostriche e champagne, nonché un mega party a Cinecittà pieno di “gonnelline”.
La Polverini si è presentata in Consiglio ed ha chiesto scusa per l’accaduto paventando sue dimissioni che avrebbero comportato lo scioglimento del Consiglio ed il “tutti a casa”; ha chiesto a tutti – amici e nemici – che si facciano urgentemente le seguenti modifiche: azzerare i budget dei gruppi e dimezzare le somme elargite ai consiglieri sulla base del rapporto elettori/eletti, ridurre il numero dei consiglieri e degli assessori così come previsto dalle norme nazionali, revoca definitiva dell’assegnazione delle auto di servizio a tutte le cariche consiliari e, per finire, revoca di ogni spesa per le nuove strutture previste per il Consiglio Regionali; se non avverranno queste modifiche, scatteranno le dimissioni con quel che segue.
Sono arrivate anche notizie dell’altro “ladrone” di stampo politico, quel Luigi Lusi della Margherita che pare abbia rubato a tutto spiano dalle casse del partito; ebbene, il tesoriere, attualmente in carcere, ha ottenuto gli arresti domiciliari presso un Convento in Abruzzo, intestato alla Madonna dei Bisognosi; forse sarà un caso, ma la magistratura potrebbe avere scelto quel sito dal quale il Lusi non potrebbe certo acquisire altro denaro, trattandosi già di “bisognosi”.
Ma c’è un sistema per risolvere il problema? Credo che ce ne siano almeno due: il primo consiste nell’abolire qualsiasi rimborso statale alla politica, mentre il secondo – se non si vuole scegliere il primo – potrebbe essere quello di rimborsare solo “dopo” le spese e soltanto su idonea pezza d’appoggio; il tutto da rimettere per la convalida dell’idoneità alla Corte dei Conti. Chiaro??

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