martedì, settembre 25, 2012
ANCHE BIGHELLONI
La classe politica è sotto accusa da tutte le
parti; gli si rimprovera di guadagnare troppo e di “fare” poco, ma quello che è
successo giorni fa in Senato passa ogni limite.
Una premessa: per avere il tempo di condurre
la vita sibaritica alla quale assistiamo (sibaritico, secondo il Devoto-Oli è
l’eccesso di lusso e mollezza, tipico, secondo la storia, degli antichi
abitanti di Sibari), i nostri
Parlamentari, dato che hanno anche altri impegni da portare avanti, tipo “toga
paryi”, oppure cene con amici e amiche, e via di questo passo, hanno un impegno
d’aula che va dal martedì pomeriggio al giovedì mattina, quindi tre giorni
scarsi; la settimana scorsa l’impegno si è tradotto in 15 ore.
Quando una delle due aule (Senato o Camera) è
convocata, deve esserci il presidente o uno dei vicepresidenti (questi ultimi
non lo fanno “per passione” ma percepiscono un’aggiunta sullo stipendio di
2.935 euro netti mensili).
Ma torniamo al fatto: il Presidente è assente
per un impegno istituzionale (è con la Brambilla per la vicenda dei cagnetti salvati
dalla vivisezione) e l’Aula viene presieduta dalla vice presidente Emma Bonino;
il suo turno scade alle 11.45 ma il suo successore, Domenico Nania non è a
Palazzo Madama a causa di un ritardo aereo del volo da Catania; un altro vice
presidente, Vannino Chiti è “in missione” all’estero (niente di “pericoloso”
state tranquilli) e al Senato ci sarebbe soltanto la senatrice Rosy Mauro
(quella dello scandalo Bossi che nessuno è stato capace di cacciare), la quale
accetta di dirigere l’aula ma specifica che dopo un quarto d’ora, cioè alle
12.00 dovrà andarsene per “improrogabili impegni personali), e così a
mezzogiorno l’Aula “si ferma” perché non c’è nessuno che presieda la seduta.
Viene avvertito il Presidente Schifani che
abbandona i cagnolini e si precipita a Palazzo Madama, ma tra una cosa e
l’altra, la seduta riprende solo alle 12,30,
quindi per mezz’ora circa si è verificato un evento che non era mai
accaduto nella storia repubblicana del Parlamento: i senatori si sono ritrovati
senza Presidente e senza nessun vice e quindi non hanno potuto svolgere i
lavori d’aula.
La maggior parte dei presenti in Senato se la
prende con Domenico Nania, il quale, seraficamente, risponde con un lapidario “Prendetevela
col Ministro dei Trasporti”, anche se quello che gli viene imputato è di non
avere avvertito del ritardo con cui l’aereo era partito da Catania e che
sarebbe giunto a Roma con lo stesso ritardo.
Quindi, ricapitolando, Schifani era con la Brambilla a far
propaganda a favore dei cani (scusato), la Bonino, finito il proprio turno se ne è andata e
non ha inteso farne un altro (scusata?), Chiti era in missione all’estero
(scusatissimo), Rosy Mauro, aveva impegni improrogabili (come facciamo a
scusarla, anche se questi impegni erano importanti??).
Mi spiego meglio: se un qualunque lavoratore
viene trattenuto in Azienda o in Ufficio da un evento sopravvenuto, non può
certo sostenere che “ho un impegno che non posso tralasciare”, altrimenti
verrebbe subito licenziato. Potremmo ricordare alla senatrice Mauro che, specie
per un senatore della Repubblica, non ci dovrebbe essere impegno più importante
di quello “istituzionale”, ma sono certo che non lo capirebbe e quindi è meglio
risparmiare il fiato.
D’altro canto, la colpa non è neppure di
questi “sibaritici”, ma di coloro che li hanno votati, cioè – più o meno - di
tutti noi e pertanto se c’è qualcuno con cui prendersela siamo proprio noi; il
presidente Schifani, con un briciolo di buon senso, ha detto “guai a scavare un
solco con l’opinione pubblica”; ed io aggiungo “attenti che in quel solco non
ci vadano a finire tutti i sibaritici di Stato”. Chiaro il concetto??