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lunedì, agosto 13, 2012

SPENDING REVIEW: UNA PRESA IN GIRO!! 


Per quello che avevo capito, lo “spending review” mi appariva come una “revisione degli sprechi” che lo Stato e gli Enti locali compiono nel settore della spesa pubblica.
Ebbene, mentre la norma sullo spending è appena approvata ufficialmente dal Parlamento, coloro che ne sono i presunti destinatari, già prendono provvedimenti e sistemano le loro spese con aumenti di tasse e tributi: mi riferisco alla mia Regione che ha già annunciato per la fine di agosto – con entrata in  vigore da settembre/ottobre – una raffica di aumenti da fare accapponare la pelle.
Si comincia con la sanità, dove vengono aumentati i ticket sanitari e allargate le fasce di tassazione; si passa poi ai trasporti ed agli aumenti per i treni proprio per le fasce dei pendolari e per gli autobus cittadini con forti rincari dei biglietti e degli abbonamenti.
In concreto, quindi, per quello che sono riuscito a capire, il “giochino” è questo: lo Stato taglia dei fondi agli Enti Locali in quanto ritiene che si possa fare lo stesso servizio con meno soldi, ma questi ultimi se ne fregano delle considerazioni del Governo e trasportano pari pari questi tagli nei confronti dello stesso “povero cristo”, cioè il popolo bue che viene ulteriormente tassato per avere le stesse cose che aveva prima.
Si badi bene, questi aumenti vanno ad incidere – come al solito – sulla parte della popolazione che è più debole, per età o per condizioni fisiche oppure per situazioni lavorative; infatti, la sanità colpisce coloro che non possono permettersi di andare a farsi curare in Svizzera come fanno “i ricchi” oppure nelle cliniche private, come fanno i nostri Ministri; l’aumento delle tariffe per i treni dei pendolari, si rivolgono proprio a coloro che . a differenza dei Ministri – non possono usufruire dell’auto blu per andare a lavorare e quindi debbono prendere giornalmente un treno che li porti sul posto di lavoro; ed infine, gli aumenti dei biglietti e degli abbonamenti sugli autobus cittadini, toccano – nella stragrande maggioranza dei casi – la parte più povera della popolazione, cioè proprio quella che già dispone di scarse risorse.
Aveva altre possibilità l’Ente Regione? Forse, si poteva andare alla caccia degli sprechi che gli enti locali hanno al proprio interno: si pensi che nella mia Regione, le società partecipate, gli enti di varia natura e i consorzi che non servono assolutamente a niente se non a “creare posti per i politici trombati”; sapete quanti sono? In totale 344, con qualcuno che è addirittura “doppione” in vari Comuni o Province; insomma, un gran pasticcio nel quale nessuno ha la forza (politica) ed il coraggio (civile) di metterci le mani, in quanto ha una “fifa blu” di bruciarsi le dita (sempre in chiave unicamente politica s’intende!)..
Quindi, ricapitoliamo: con lo spending review lo Stato “taglia” alcuni trasferimenti di fondi agli Enti Locali, i quali – senza neppure cercare se il taglio sia giustificato – trasferiscono queste cifre direttamente agli utenti: malati, operai e povera gente.
Se non ho letto male, in queste operazioni “i ricchi” non sono neppure sfiorati e quindi niente “patrimoniale” o altre misure del genere che vengono sbandierate al nostro Premier dagli altri colleghi europei che li attuano da anni.
Pensate che stiano arrivando i momenti in cui la gente si arrabbia davvero?? Me lo auguro, anche se ho poca fiducia. Comunque, da tutte queste situazioni si vede proprio con nitore che il Mondo è in mano a pochi fortunati (vogliamo dire qualche migliaio in tutto il Pianeta?) e gli altri sono soltanto dei servitori, degli schiavi che devono arrabattarsi per continuare a campare in questa vita davvero difficile in cui mi sembra che non ci sia neppure un  briciolo di rispetto per i più deboli; sbaglio??

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