venerdì, agosto 03, 2012
IL PROBLEMA DELLE ARMI IN AMERICA
Diversi giorni or sono, un giovane di Aurora
in Colorado, James Holmes, ha imbracciato un AK-47, fucile d’assalto per truppe
speciali, e si è precipitato nel cinema dove si proiettava l’ultimo film di Batman
ed ha ucciso 12 spettatori, interpretando il ruolo che nel film è del “cattivo”
Joker.
Il Presidente Obama ha lasciato passare
alcuni giorni prima di parlare del tragico evento e lo ha fatto con un
intervento “in punta di spillo”, preparato a tavolino per non andare fuori
delle righe, così come la sua struttura elettorale gli ha imposto: non
attaccare la vendita libera delle armi, autentico caposaldo degli americani che
ha addirittura l’onore di apparire nel secondo emendamento della Costituzione,
quello che autorizza la gente a “difendersi” dagli aggressori con ogni arma a
disposizione.
Obama ha parlato anche perché ha visto un
dato preoccupante: due giorni dopo il massacro di Aurora, nel Colorado la
vendita delle armi è aumentata del 43%, a dimostrazione che la gente non è
rimasta “solo” colpita dall’efferatezza del gesto di Holmes ma ha pensato anche
a “difendersi” da tali gesti.
Cosa ha detto Obama? Diciamo “il minimo
indispensabile” e cioè: “la caccia e il tiro sportivo fanno parte di un
patrimonio nazionale che difendiamo e rispettiamo, ma penso anche che molti
proprietari di armi sarebbero d’accordo sul fatto che gli AK-47, i fucili
d’assalto, siano al loro posto nelle mani dei soldati, non dei criminali; penso
che siano al loro posto sui campi di battaglia e non nelle vie delle nostre
città e quindi continuerò a lavorare con il Congresso contro la violenza dovuta
al possesso indiscriminato di armi”.
Sono indubbiamente parole tardive e solo di
semplice buonsenso,ma per il Presidente degli Stati Uniti scontrarsi con la
potente e ricchissima lobby dei produttori e compratori di armi rischia di
avere addirittura effetti devastanti per la prossime elezioni.
Obama quindi, anche per tacitare la sinistra
democratica che lo accusa di inerzia su questo problema, ci ha voluto provare e
lo ha fatto con passione ma anche con molta prudenza; in sostanza non ha escluso
la vendita ai cittadini di pistole e fucili, ma si è limitato ad escludere i
fucili semiautomatici e quelli di assalto.
Insomma, è un gesto sostanzialmente simbolico
ma che potrebbe almeno diventare il primo passo per un dibattito nazionale
sulle armi; non dimentichiamo che in America ci sono oltre 300/milioni di armi
e il numero è destinato ad aumentare con il crescere della violenza.
Sapete quale è stato il discorso che hanno
fatto molti fautori del possesso indiscriminato delle armi? Semplicissimo e
tipico dei film western: “se qualcuno fosse stato armato al cinema, avrebbe
potuto fermare il pazzo Joker mentre sparava e quindi sarebbero morte molte meno
persone”; in teoria il discorso non fa una grinza, ma comporta altri problemi
che i “pistoleri” non si pongono.
Comunque sia, quest’anno – con le elezioni
presidenziali alle porte – nessuno ha intenzione di sollevare il problema delle
armi prima di novembre; dopo questa data, chiunque sia stato eletto, molti
americani si saranno dimenticati di Aurora e del Joker impazzito e quindi si
potrà continuare tranquillamente a fare come prima.
Concludo con una notizia circa
l’atteggiamento di James Holmes in carcere: avrebbe detto, rivolgendosi ai
secondini che lo tengono d’occhio giorno e notte, “come mai mi trovo in
carcere?”; probabilmente è un modo per precostituirsi una difesa basata
sull’infermità mentale nel processo che seguirà a breve tempo.