martedì, luglio 10, 2012
QUALCHE RIFLESSIIONE SULLA NAZIONALE
Prima di tutto diciamo che sia i risultati
sportivi che quelli dell’immagine nei confronti dell’esterno, rendono un grande
servizio alla nazione italiana ed alla sua squadra di calcio che ha perduto
soltanto la finale, peraltro da una Spagna che per tecnica e per mestiere si è
dimostrata superiore di una spanna ai nostri calciatori.
Siamo partiti dall’Italia sull’onda non certo
piacevole delle indagini sul calcio scommesse, con addirittura il nostro
capitano Buffon che sembra essere indagato da una Procura per “giuoco
d’azzardo”.
Arrivati a destinazione il nostro team ha
avuto altri bei problemi, sia prima dell’inizio che durante la fase finale: ha
cominciato l’ineffabile Alessandro Cecchi Paone, il quale a corto di argomenti
per risalire una china che sta scendendo sempre più velocemente, ha dichiarato
che tra i 23 componenti la squadra nazionale ci sono: 2 omosessuali, un
bisessuale e ben 3 “metrosexual”. Chi glielo avrà detto??
Vediamo di capire le differenze:
“omosessuali”, lo sappiamo, significa che uno è portato verso un altro del suo
stesso sesso; bisessuale sta ad indicare uno che fa sesso indifferentemente con
un altro sia che appartenga al suo stesso sesso che all’altro; quello che mi ha
messo in difficoltà è il nuovo termine “metrosexual”: dopo accurate ricerche
sembra che si riferisca a quei maschi, al momento interessati solo alle donne,
ma che hanno una tale cura di se stessi, del corpo e dei particolari, più
tipica di un bisessuale o addirittura di un omosessuale; il che induce Cecchi
Paone a “sperare” per sviluppi futuri. Sono ovviamente circolati anche i nomi
degli atleti riferiti alle suddette “categorie”, ma non mi sembra assolutamente
opportuno riportarli.
Mentre quasi tutti gli atleti ed il tecnico
si sono rifugiati in frasi di circostanza, in battute di spirito o altro, il
solo Cassano ha sparato una delle sue “cassanate”: “spero proprio che tra noi
non ci sia nessun finocchio!”.
Sembrava finita qui, ma Cecchi Paone ha
replicato al nostro giocatore dicendo “il problema di Antonio è che non ha
ricevuto un’educazione adeguata a livello sentimentale”; ma non basta: il
Codacoms ha annunciato addirittura un’azione collettiva di risarcimento per il
danno morale provocato dalle parole di Cassano.
E così siamo andati avanti, anche se debbo
rilevare una piccola gaffe del nostro allenatore che ad una domanda di un
giornalista TV su quale sia la differenza tra lui 57 anni) e Del Bosque
(allenatore della Spagna, 62 anni) ha replicato con una certa sufficienza che
consisteva nel “giro vita”, nel senso che lui era più magro ed atletico dello
spagnolo, dimenticando i tantissimi titoli vinti dall’iberico sia con il Real
Madrid che con la Nazionale;
della serie: Prandelli prima di parlare di Del Bosque pensaci bene e comincia a
vincere qualcosa d’importante!!
E siamo arrivati così all’ultima partita, la
sconfitta 4-0 con la Spagna;
un solo commento da uno che ne capisce poco di calcio: non c’è stata partita; i
nostri sembravano “cotti” e gli spagnoli sembrava che cominciassero adesso il
loro “europeo”. Comunque, ragazzi, grazie lo stesso!!
Il giorno dopo, c’è stata la cerimonia al
Quirinale da Napolitano e in quella sede Prandelli ha tirato fuori una
componente “di moda”: questo è un Paese “vecchio”, anche nello sport, che
quindi deve essere rinnovato; meglio: molti dovrebbero essere “rottamati”;
subito dopo ha puntualizzato che rimarrà al suo posto, anche perché gli è stato
rinnovato il contratto fino al 2014 con un aumento che lo ha portato a guadagnare
2/milioni di euro l’anno, alla faccia della crisi. Beato lui!!.