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lunedì, luglio 02, 2012

QUESTA GENTE POTRA' SALVARCI? 


Solo una risata potrà salvarci, ma non vedo all’orizzonte niente che mi possa indurre a sorridere; l’ennesima tragedia: un piccolo imprenditore edile di Mamoiada in Provincia di Nuoro, costretto dalla crisi a licenziare i suoi due figli, si uccide per la vergogna e per la disperazione; “di maniera” la dichiarazione del Sindaco: “non potevamo immaginare nemmeno lontanamente il dramma interiore che quest’uomo stava attraversando”; il solito modo per togliersi da qualsiasi responsabilità “morale”. Vergogna!!
Sono costretto a continuare: in un supermercato – guarda caso vicino a casa mia – un giovane romeno di 20 anni ha cercato di staccare con delle pinzette, la placca antitaccheggio su un paio di scarpe da bambini; le ha infilate in una borsa ma una commessa ha visto la scena e il giovane è stato fermato.
Tra le lacrime il giovane ha detto “non ho lavoro, l’ho fatti per mio figlio”; è stata chiamata la Polizia e gli agenti – non senza un certo imbarazzo – hanno denunciato il ventenne per furto aggravato; non potevano fare diversamente; ma per fortuna, un signore presente alla scena si è offerto di pagare le scarpe al giovane, aggiungendo di volersi mettere in contatto con l’Ufficio legale del supermercato per cercare di alleggerire la posizione del ventenne colto in flagranza di reato.
Il giovane romeno ha dichiarato di essere arrivato da poco in Italia e di non avere un lavoro; vorrei tornare nel mio Paese”; per fortuna, almeno il mito del paese che luccica (l’Italia) si sta sgonfiando.
Mi sembra che lo Stato sia arrivato alla frutta e che non ce la faccia più a rintuzzare la speculazione internazionale, organizzata sapientemente e ben orchestrata per danneggiare i paesi più deboli; i nostri attuali governanti – anche se non in modo plateale – affermano che ci vorrebbero ancora delle nuove tasse e che di “patrimoniale” non c’è nemmeno da parlarne, vista l’intangibilità dei ricchi: ultimo esempio è stato il rinvio della norma che blocca le cosiddette “pensioni d’oro”; potremmo dire: “come volevasi dimostrare”.
Vi stupirò, ma c’è una tassa che vedrei molto bene; si tratta della “junk food tax”, cioè una tassa che sarebbe applicata sui prodotti alimentari saturi di grassi e zuccheri ed anche sull’alcool; insomma, “cibo spazzatura” e alcolici!
Il balzello dovrebbe prevedere un prelievo di 5 centesimo al litro per i superalcolici e di circa 3 centesimi a lattina sulle bevande gassate; da definire l’ammontare della tassa su merendine e altre schifezze del genere.
È già stato calcolato che una tale tassazione porterebbe nelle casse dello Stato la bellezza di circa 300/milioni di euro; ma soprattutto porterebbe all’incentivo della produzione e del del consumo di cibi salutari, a partire da frutta e verdura.
Non è una grandissima idea, ma almeno questa sarebbe una sorta di “tassa di scopo”, dove la motivazione è duplice: rimpinguare le casse dello Stato e incentivare una sana alimentazione, specie visti i dati sul soprappeso e addirittura sull’obesità dei nostri ragazzi, in parallelo – è bene dirlo chiaramente – con quanto avviene ormai da tanti anni nelle civiltà anglosassoni, Stati Uniti in testa.
E dobbiamo anche aggiungere che questa modifica nell’alimentazione dei giovanissimi, porterebbe anche una diminuzione dei costi del nostro Servizio Sanitario che, a breve, sarà sicuramente invaso da obesi cronici, così come succede in molti Paesi europei e, come dicevo, nel capostipite degli Stati che si nutrono male: l’America. Questa sarebbe una tassa con  il giusto scopo e quindi va bene!!

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