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mercoledì, giugno 06, 2012

UNA DELLE MIE IDEE “BISLACCHE” 

Questa idea è riservata a tutti quei signori che aspirano a cariche di prestigio, dal Presidente del Consiglio ai vari ministri ma anche comprendendo i Direttori Generali dei ministeri e delle aziende partecipate; questi individui, quando arriveranno a conquistare “il posto”, avranno nelle loro mani il destino di moltissime persone, delle quali non conoscono quasi niente e, in particolare, le tribolazioni per condurre una vita normale con le possibilità che la società offre loro.


Ebbene, questi signori, dovrebbero avere una sorta di registro composto da una serie di “situazioni” nelle quali loro si “devono trovare” giornalmente e, tutto questo per la durata di una intera settimana; questo “supplizio” deve essere compiuto – e certificato dagli addetti – almeno una volta ogni sei mesi.

La mattina l’aspirante oppure chi già detiene la carica, esce di casa all’ora solita, ma anziché salire sulla macchina con autista e relativa scorta, si dirige verso la fermata dell’autobus oppure prende la propria auto e, in questo caso, si cerca un parcheggio.

Il nostro eroe, giunto in ufficio compie le “solite cose”, ma prima si è sciroppato “il viaggio”; dopo un po’ si ricorda che deve andare a farsi un certificato in Comune e quindi si reca negli uffici appositi e si mette in coda come tutti i “comuni mortali”.

Fatto il certificato, rientra in ufficio e compie il proprio lavoro; nel pomeriggio una piccola interruzione: l’auto del nostro “VIP” è stata multata e allora deve andare alla Posta per pagare il bollettino allegato alla contravvenzione; peccato che ci sia una coda di una quarantina di minuti, ma così è la vita.

La mattina seguente, anziché alla solita ora, il nostro VIP esce di casa all’alba, in quanto si deve mettere in coda alla ASL per fare delle analisi del sangue e se non arriva entro un certo numero di richiedenti, salta tutto; dopo due o tre ore di coda e il prelievo del sangue, deve pagare il ticket e quindi si reca in Banca per provvedervi; altra coda e così la mattinata se n’è andata.

Rientra in ufficio e si dedica al proprio lavoro nel pomeriggio; ad un certo punto gli telefona la moglie e gli chiede di fermarsi a fare la spesa, quindi il nostro VIP, all’uscita dall’ufficio, si reca in un supermercato per comprare le cose che la moglie gli ha indicato; carico di tre buste piene di mercanzia, si reca a prendere il tram o la macchina parcheggiata a circa un chilometro di distanza e si dirige verso casa.

Al rientro trova la consorte che gli fa un discorsino economico: poiché lo stipendio del nostro eroe è stato fissato in 2.000 euro mensili (non male per come vanno le cose) e quindi per la settimana in questione ci sono soltanto 500 euro da spendere e bisogna fare economie nelle spese, senno non ce la facciamo; chiaro!!

Questo perché i signori del vapore, in particolare i politici, non si azzardano a fare i conti: come possono pensare che un pensionato al minimo (circa 500 euro) con la moglie che ha analogo introito, possa campare dopo aver pagato le bollette, aver fatto la spesa e comprato qualche biglietto per il tram; e meno male che ha la casa di proprietà; (meno male un corno;: c’è da pagare l’IMU e quindi per tre o quattro giorni del mese non ci sarà niente da mangiare).

Tutto quanto precede, è uno scherzo – soprattutto per i “destinatari” del discorsino – ma è purtroppo la verità; quello che voglio dire è che i nostri “comandanti”, coloro che stabiliscono le regole delle nostre vite, non conoscono niente della vita reale, che non hanno mai vissuto in prima persona, ma si sono sempre trovati chi gliela gestiva; loro hanno solo messo i soldi che, chiaramente, non sono mai mancati. È chiaro??


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