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martedì, maggio 29, 2012

QUATTRO CHIACCHIERE SULLE ELEZIONI 

Buona performance del PD, tragica dissoluzione di PdL e Lega, scarsa visibilità del terzo Polo e dell’altra componente della sinistra, con esclusione dell’IDV; questo – detto in poche parole – il risultato delle recenti elezioni con relativo ballottaggio; ma questo non è tutto: un clamoroso successo del movimento 5 stelle di Beppe Grillo che si aggiudica ben quattro Comuni: Parma, Comacchio, Mira e Sarego


Il “bottino” mi sembra cospicuo: Parma è capoluogo di Provincia, mentre Comacchio – in Provincia di Ferrara – ha circa 23.000 abitanti, Mira – in Provincia di Venezia – di abitanti ne conta 39.000 e Sarego – in Provincia di Vicenza – è il più piccolo con i suoi 6.500 abitanti; i neo eletti sono tutti giovanissimi: l’età media è di 31 anni e 6 mesi.

A Parma – la vittoria più eclatante - il movimento 5 stelle ha stracciato al ballottaggio l’antagonista del PD ottenendo il 60% dei suffragi ed ha fatto dire a Grillo “ed ora a Roma”, il che mi ricorda “qualche cosa” ma sono certo che non c’è nessun collegamento; o mi sbaglio??

Nelle prime interviste dei neo sindaci grillini, tutti sono unanimi nell’affermare che “loro giovani cambieranno tutto”, il che è un bell’inizio, promettente, ma bisogna vedere se le circostanze e gli ingranaggi dello Stato consentiranno questi cambiamenti; auguriamoglielo; proprio alcuni giorni fa – in occasione della commemorazione del ventennale della morte di Falcone – il nostro Presidente Napolitano ha auspicato con forza l’arrivo di giovani sulla scena politica, arrivando addirittura a commuoversi all’idea di queste novità; dopo essersi asciugato le lacrime, veda se può aiutarli a superare i tantissimi ostacoli che “i vecchi” gli metteranno davanti!!

È uscito anche un mini-programma che Grillo ha fatto avere ai giornali e che prevede molte novità; ve ne accenno solo alcune: abolizione delle Province e accorpamento dei Comuni sotto i 5/mila abitanti, massimo due mandati e divieto di cumulo di cariche pubbliche, non eleggibili i “condannati”; in economia Grillo invoca l’uscita dall’Euro e chiede uno stop agli incroci Banche-Imprese, nonché un tetto agli stipendi nelle aziende partecipate. Nel campo della salute, si avanza l’idea di separare le carriere dei medici pubblici da quelli privati, oltre all’autorizzazione all’uso degli oppiacei a fini medicamentosi e l’eliminazione degli inceneritori.

La parte del programma forse più innovativa e interessante è quella legata all’informazione: anzitutto si pone il punto fermo dell’accesso gratuito di tutti i cittadini alla Rete (vero totem di Grillo), poi si passa all’idea di avere un solo canale pubblico ed all’abolizione di tutti i contributi pubblici per le testate giornalistiche e all’auspicio di un tetto azionario diffuso per le TV.

Ma torniamo alla “vecchia” politica: il successo di Grillo e soprattutto le proporzioni di questo successo, hanno fatto passare in secondo ordine alcune realtà che si sono avute nei partiti tradizionali: a mio giudizio il PD ha tenuto bene ed anzi in molti casi ha guadagnato, il Pdl praticamente non esiste più, analoga situazione per la Lega, mentre l’IDV ha avuto un bel successo, a Palermo, dove ha conquistato il Sindaco con il “giovane” Leoluca Orlando”; due parole su quest’ultimo: siamo in piena controtendenza rispetto ai grillini, in quanto Orlando – 65 anni – è già stato Sindaco tre volte (1985,1993,1997), oltre ad avere ricoperto altre cariche in Regione e in Parlamento; ha avuto anche alcune vicissitudini giudiziarie ma non è mai andato al di là dello stadio di inquisito, salvo una condanna per diffamazione avuta nel 2005; insomma, un vero ferro vecchio della politica, antitetico a quello che tutti stanno invocando. E allora…???


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