martedì, aprile 17, 2012
ZIBALDONE N.4/2012
In questo inizio di primavera – anche se un po’ piovoso – vorrei sottoporvi quattro eventi che mi hanno colpito per la loro particolarità; spero che succeda lo stesso anche ai miei lettori.
IL PRIMO riguarda una frase scritta da un celebre scrittore – Guido Cernetti – che si riferisce al nostro premier attuale: “invito Monti a fare come i Principi di una volta: scendere travestiti nei mercati per ascoltare i pareri e le lamentele della gente”.
L’invito è quanto mai giusto ed azzeccato, se non che è diretto alla persona sbagliata: il Presidente Monti se ne strafrega dei pareri e delle lamentele della gente e tira diritto con le sue idee; che poi, se qualcuna di queste lamentele lo dovesse colpire in modo particolare, potrebbe entrare in crisi, circostanza che non è auspicabile; da “loro”, ovviamente, non certo da noi.
IL SECONDO si riferisce, sia pure di striscio, alla vicenda delle ruberie in casa leghista dei fondi versati dallo Stato a titolo di rimborso elettorale; adesso tutti si stanno lambiccando il cervello per trovare una nuova legge che cambi tutto per non cambiare niente, ma vorrei: vedere la cosa da una angolatura diversa: negli Stati Uniti – la cui costituzione è nata 13 anni prima della presa della Bastiglia – il finanziamento pubblico di fatto non esiste; i contributi sono volontari, soggetti a limiti, e vanno ai candidati e non ai partiti in quanto questi ultimo contano quanto il due di briscola.
Ecco i vantaggi del sistema maggioritario secco: responsabilità personale di fronte all’elettore, senza nessuna mediazione e soprattutto senza scuse sulla mancata attuazione del programma.
Infatti, in quel Paese, sono i candidati che fanno politica, che si presentano agli elettori del proprio collegio e ne richiedono l’appoggio sulla base di un programma che sarà verificato alla fine del mandato; tutto questo sulla Terra – non su Marte – e precisamente negli Stati Uniti.
IL TERZO prende le mosse da una dichiarazione di un Vescovo che, vi dico subito, approvo incondizionatamente: “quanti si impegnano in politica devono essere persone umili e serie, sottomesse alle logica del servizio, appassionate del bene comune, capaci di pensare in grande, a misura di società e territorio, capaci di restituire stima e credibilità a un settore della nostra vita pubblica che sembra sprofondare nello scetticismo e nella condanna del giudizio comune; è necessario un risorgimento etico”.
Potremmo dire: “parole sante”, ma direi meglio “sanamente laiche”, in quanto sono il vademecum di tutti coloro che vogliono impegnarsi in politica.
Peccato che non corrisponda per niente all’immagine di coloro che ci troviamo a comandare il nostro Paese; e ricordiamoci che ce li abbiamo messi noi!! Chiaro??
IL QUARTO si rivolge alla gente che continua a considerarsi “umana”: una coppia di coniugi bengalesi avrebbe abusato ripetutamente del figlio tredicenne, offrendolo anche a conoscenti che abusavano del ragazzo e davano i soldi ai genitori.
Avete letto bene, parlo di esseri umani e non di bestie!!
Secondo quanto accertato dagli inquirenti, il ragazzo avrebbe parlato per salvare dalla stessa sorte un fratello più piccolo; della storia che definisco “bestiale”, si sono accorti alcuni insegnanti di un istituto comprensivo, frequentato dal ragazzino, a seguito di vari comportamenti strani evidenziati dal giovane che ha raccontato di essere anche stato ripetutamente picchiato dai genitori al primo segno di ribellione.
Si discende dalle scimmie? Smettiamo di dirlo, sennò ci querelano!!
IL PRIMO riguarda una frase scritta da un celebre scrittore – Guido Cernetti – che si riferisce al nostro premier attuale: “invito Monti a fare come i Principi di una volta: scendere travestiti nei mercati per ascoltare i pareri e le lamentele della gente”.
L’invito è quanto mai giusto ed azzeccato, se non che è diretto alla persona sbagliata: il Presidente Monti se ne strafrega dei pareri e delle lamentele della gente e tira diritto con le sue idee; che poi, se qualcuna di queste lamentele lo dovesse colpire in modo particolare, potrebbe entrare in crisi, circostanza che non è auspicabile; da “loro”, ovviamente, non certo da noi.
IL SECONDO si riferisce, sia pure di striscio, alla vicenda delle ruberie in casa leghista dei fondi versati dallo Stato a titolo di rimborso elettorale; adesso tutti si stanno lambiccando il cervello per trovare una nuova legge che cambi tutto per non cambiare niente, ma vorrei: vedere la cosa da una angolatura diversa: negli Stati Uniti – la cui costituzione è nata 13 anni prima della presa della Bastiglia – il finanziamento pubblico di fatto non esiste; i contributi sono volontari, soggetti a limiti, e vanno ai candidati e non ai partiti in quanto questi ultimo contano quanto il due di briscola.
Ecco i vantaggi del sistema maggioritario secco: responsabilità personale di fronte all’elettore, senza nessuna mediazione e soprattutto senza scuse sulla mancata attuazione del programma.
Infatti, in quel Paese, sono i candidati che fanno politica, che si presentano agli elettori del proprio collegio e ne richiedono l’appoggio sulla base di un programma che sarà verificato alla fine del mandato; tutto questo sulla Terra – non su Marte – e precisamente negli Stati Uniti.
IL TERZO prende le mosse da una dichiarazione di un Vescovo che, vi dico subito, approvo incondizionatamente: “quanti si impegnano in politica devono essere persone umili e serie, sottomesse alle logica del servizio, appassionate del bene comune, capaci di pensare in grande, a misura di società e territorio, capaci di restituire stima e credibilità a un settore della nostra vita pubblica che sembra sprofondare nello scetticismo e nella condanna del giudizio comune; è necessario un risorgimento etico”.
Potremmo dire: “parole sante”, ma direi meglio “sanamente laiche”, in quanto sono il vademecum di tutti coloro che vogliono impegnarsi in politica.
Peccato che non corrisponda per niente all’immagine di coloro che ci troviamo a comandare il nostro Paese; e ricordiamoci che ce li abbiamo messi noi!! Chiaro??
IL QUARTO si rivolge alla gente che continua a considerarsi “umana”: una coppia di coniugi bengalesi avrebbe abusato ripetutamente del figlio tredicenne, offrendolo anche a conoscenti che abusavano del ragazzo e davano i soldi ai genitori.
Avete letto bene, parlo di esseri umani e non di bestie!!
Secondo quanto accertato dagli inquirenti, il ragazzo avrebbe parlato per salvare dalla stessa sorte un fratello più piccolo; della storia che definisco “bestiale”, si sono accorti alcuni insegnanti di un istituto comprensivo, frequentato dal ragazzino, a seguito di vari comportamenti strani evidenziati dal giovane che ha raccontato di essere anche stato ripetutamente picchiato dai genitori al primo segno di ribellione.
Si discende dalle scimmie? Smettiamo di dirlo, sennò ci querelano!!