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domenica, aprile 29, 2012

SI ROMPERA’ L’ASSE MERKEL-SARKOZY? 

Il primo turno delle elezioni presidenziali francesi ha avuto un risultato a mio avviso scontato e quindi mi meraviglio della sorpresa: il candidato socialista Hollande ha superato di un punto e mezzo il presidente uscente Sarkozy (28,6% contro 27,3%); la tornata elettorale ha detto anche altre cose: anzitutto nessuno dei due candidati principali ha raggiunto il 30% e l’altro dato interessante è il “grande” risultato conseguito da Marine Le Pen, leader dell’estrema destra (18,5%). Al momento Sarkò e Hollande sanno che per vincere devono trovare dei voti da partiti che adesso hanno presentato altri candidati; è il gioco delle alleanze: io chiedo ai miei elettori di votare per te, se nel tuo programma di governo infili anche questo provvedimento che fa parte del mio programma oppure metti questo ministro. E così è aperta la caccia ai voti di estrema destra (Marine Le Pen), di estrema sinistra (Melenchon, 11%) e del centrista Bayrou (9%); la prima domanda che sorge spontanea è quella: dove andranno i voti delle due estreme? mentre per quelli di centro sembra che siano destinati a Sarkozy. Ma si tratta sempre di “indicazioni” che i leader non eletti fanno ai propri elettori circa la destinazione dei loro voti, con tutte le difficoltà che questo “travaso” si compia senza problemi; nella realtà, ogni elettore fa un po’ come vuole e quindi – dato che nella cabina elettorale c’è solo lui – fare adesso i conteggi, è molto pericoloso e si presta a grandi delusioni. Comunque, sappiamo che il calcolo di Sarkozy sarebbe quello di sommare i propri voti con quelli dell’estrema destra di Le Pen e quelli di Bayrou, superando così il 50%; ma questo presuppone che il travaso sia completo, mentre nella realtà così non è -. come ho detto sopra – e quindi … staremo a vedere. Mentre l’uscente Presidente sapeva che al primo turno non avrebbe superato il 30% e quindi la delusione è molto relativa, la “sconfitta” del momento appare Frau Merkel che si era spesa grandemente per il suo compagno europeista, addirittura inventandosi una triade di conservatori europei (lei insieme a Monti e Cameron) legandoli in una sorta di patto anti.Hollande. L’idea che al momento viene fuori è quella di una Francia che se vince Sarkozy resta tale e quale, mentre se dovesse vincere Hollande, si potrebbe assistere a qualcosa di molto diverso, cioè a qualcosa che si avvicini di più agli Stati Uniti, con la BCE che interviene sui mercati allo stesso modo di come agisce la Federal Riserve, cioè in fase anti speculazione; e Dio sa quanto ne avremmo bisogno. Già, perché la “quasi vittoria” di Hollande (meno europeista di Sarkozy) e le difficoltà del governo olandese per varare un piano di austerity, hanno fatto tremare le borse mondiali che hanno “bruciato” oltre 100 miliardi di euro in un solo giorno ed hanno fatto schizzare lo spread oltre i 400 punti; e la BCE? A guardare!! Insomma, all’inizio del prossimo mese di maggio, potrebbe avere inizio una battaglia per liberare – sia pure soltanto un poco – l’intera Europa dalla cappa di rigore impostole dalla Germania e, in particolare da Frau Merkel; ma non facciamoci troppe illusioni, visto che l’appeal tedesco potrebbe abbagliare anche Hollande. A proposito di spread, chissà cosa avranno pensato i miei amici, coniugi Rossi di Cantù (vedi post del 27); penso che il loro commento si possa riassumere così: ma come, ci si mettono anche le elezioni di un altro Paese – la Francia, nella quale non ci siamo mai stati – per inguaiare i nostri miseri redditi??!!

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