sabato, marzo 10, 2012
ZIBALDONE N.3
Lo zibaldone di questo mese contiene tre fatti accaduti di recente e una notizia sulla settimana prossima.
LA PRIMA notizia riguarda una considerazione che mi sono posto quest’inverno e che riguarda una realtà meteorologica: “ma perché quando nevica abbiamo paura, mentre quando eravamo ragazzi ogni nevicata era una festa?”.
Nei tempi passati, se nevicava mentre eravamo a casa, non andavamo a scuola, mentre se l’evento aveva inizio mentre eravamo in classe, si pregustava il ritorno a casa, fatto di scivolate, di pallate di neve e comunque di giochi felici e giocosi, senza l’assillo delle auto che erano rarissime e qualche volta assenti addirittura.
Oggi, nella società super-teconologica, la neve è diventata una paura infinita: catene a bordo, controllo maniacale di quello che dicono le televisioni sul fenomeno nevoso e ansiose telefonate ad amici e parenti: come va costì? Nevica forte?
C’è però un aspetto bello e caritatevole: cirenei ben vestiti, distribuiscono nottetempo coperte e caffé bollente agli homeless che dormono ancora sotto i ponti. Bravi!!
LA SECONDA notizia riguarda un fatto accaduto in America; per la prima volta nella storia americana, un giudice federale ha ascoltato le ragioni di un avvocato difensore delle “orche” che intende liberare dalla schiavitù anche se non appartengono al “genere umano”. I soggetti in questione, sono 5 enormi orche marine catturate nell’oceano e costrette ad esibirsi ogni giorno negli acquari di San Diego e Orlando, contro la loro volontà che invece le spingerebbe a nuotare libere negli abissi.
L’avvocato dice che il 13° emendamento della Costituzione annulla la schiavitù in America, ma non ha mai riguardato eventuali abusi sugli animali per il fatto che la Costituzione parla di “we, the people”, cioè “noi il popolo” e in questa frase non si è mai inteso riferirsi a qualche animale. Vedremo come andrà a finire.
LA TERZA notizia si riferisce ad un fatto che sta accadendo nella mia città: nell’unica struttura della città che si occupa di cremazione, siamo in presenza di un vero e proprio boom che crea delle lunghe code: attualmente ci sono circa una quarantina di bare in “parcheggio”, in attesa di avere il posto libero nel forno crematorio.
Le bare che “soggiornano” in attesa della cremazione, devono però pagare una sorta di “tassa” che ammonta a 12 euro al giorno per i residenti nel Comune e 24 euro per gli altri; mediamente si tratta di un parcheggio di 15 giorni, ma in presenza di molti arrivi, il numero può salire fino a 20 o 25.
Forse il boom registrato nelle cremazioni deriva anche dall’atteggiamento della Chiesa che ha rivisto il proprio diniego e ammette adesso il procedimento, ma dice no allo spargimento delle ceneri che dovrebbero essere inumate in terra benedetta o almeno conservate in casa dei parenti e non sparse in luoghi più o meno ameni.
E ADESSO LA NOTIZIA: domani mattina parto – come avviene da una quindicina di anni - per Taormina dove condurrò – in una scuola del luogo – la “Settimana del Cinema”, un periodo cioè in cui non si farà scuola, nel senso classico del termine, ma sarò io a parlare di cinema e di altre cose con l’intera scolaresca.
Perché lo faccio? Forse per mettermi alla prova con un pubblico che, almeno per me, è quasi sconosciuto; ho molta curiosità, come tutti gli anni, di vedere come sarò accolto dai giovani; allo stesso tempo cercherò di rendermi conti di quello che è il rapporto di questi studenti con i loro insegnanti. In questo periodo non scriverò nessun post e quindi riprenderemo il nostro dialogo il 20 corrente; fatemi gli auguri!!
LA PRIMA notizia riguarda una considerazione che mi sono posto quest’inverno e che riguarda una realtà meteorologica: “ma perché quando nevica abbiamo paura, mentre quando eravamo ragazzi ogni nevicata era una festa?”.
Nei tempi passati, se nevicava mentre eravamo a casa, non andavamo a scuola, mentre se l’evento aveva inizio mentre eravamo in classe, si pregustava il ritorno a casa, fatto di scivolate, di pallate di neve e comunque di giochi felici e giocosi, senza l’assillo delle auto che erano rarissime e qualche volta assenti addirittura.
Oggi, nella società super-teconologica, la neve è diventata una paura infinita: catene a bordo, controllo maniacale di quello che dicono le televisioni sul fenomeno nevoso e ansiose telefonate ad amici e parenti: come va costì? Nevica forte?
C’è però un aspetto bello e caritatevole: cirenei ben vestiti, distribuiscono nottetempo coperte e caffé bollente agli homeless che dormono ancora sotto i ponti. Bravi!!
LA SECONDA notizia riguarda un fatto accaduto in America; per la prima volta nella storia americana, un giudice federale ha ascoltato le ragioni di un avvocato difensore delle “orche” che intende liberare dalla schiavitù anche se non appartengono al “genere umano”. I soggetti in questione, sono 5 enormi orche marine catturate nell’oceano e costrette ad esibirsi ogni giorno negli acquari di San Diego e Orlando, contro la loro volontà che invece le spingerebbe a nuotare libere negli abissi.
L’avvocato dice che il 13° emendamento della Costituzione annulla la schiavitù in America, ma non ha mai riguardato eventuali abusi sugli animali per il fatto che la Costituzione parla di “we, the people”, cioè “noi il popolo” e in questa frase non si è mai inteso riferirsi a qualche animale. Vedremo come andrà a finire.
LA TERZA notizia si riferisce ad un fatto che sta accadendo nella mia città: nell’unica struttura della città che si occupa di cremazione, siamo in presenza di un vero e proprio boom che crea delle lunghe code: attualmente ci sono circa una quarantina di bare in “parcheggio”, in attesa di avere il posto libero nel forno crematorio.
Le bare che “soggiornano” in attesa della cremazione, devono però pagare una sorta di “tassa” che ammonta a 12 euro al giorno per i residenti nel Comune e 24 euro per gli altri; mediamente si tratta di un parcheggio di 15 giorni, ma in presenza di molti arrivi, il numero può salire fino a 20 o 25.
Forse il boom registrato nelle cremazioni deriva anche dall’atteggiamento della Chiesa che ha rivisto il proprio diniego e ammette adesso il procedimento, ma dice no allo spargimento delle ceneri che dovrebbero essere inumate in terra benedetta o almeno conservate in casa dei parenti e non sparse in luoghi più o meno ameni.
E ADESSO LA NOTIZIA: domani mattina parto – come avviene da una quindicina di anni - per Taormina dove condurrò – in una scuola del luogo – la “Settimana del Cinema”, un periodo cioè in cui non si farà scuola, nel senso classico del termine, ma sarò io a parlare di cinema e di altre cose con l’intera scolaresca.
Perché lo faccio? Forse per mettermi alla prova con un pubblico che, almeno per me, è quasi sconosciuto; ho molta curiosità, come tutti gli anni, di vedere come sarò accolto dai giovani; allo stesso tempo cercherò di rendermi conti di quello che è il rapporto di questi studenti con i loro insegnanti. In questo periodo non scriverò nessun post e quindi riprenderemo il nostro dialogo il 20 corrente; fatemi gli auguri!!