<$BlogRSDUrl$>

martedì, febbraio 07, 2012

SFIGATI E MONOTONI 

Alcuni rappresentanti (autorevoli) di questo governo, stanno facendo qualche errore in fase di comunicazione, errore che potrebbe costar loro molto caro, dato che al momento possono vantare un livello di gradimento che potrebbe ben presto svanire.
Ha cominciato il vice ministro Michel Martone, definendo “sfigati” coloro che a 28 anni non si sono ancora laureati; cominciamo col dare una definizione del termine usato: sfortunato, iellato, scalognato, non accettato da un gruppo di persone, privo di fascino: insomma non proprio un complimento!
Il signor vice ministro – dal nome fascinoso – nasce a Nizza e cresce a Roma, dove si laurea a 23 anni e a 26 era già ricercatore, a 27 professore associato presso l’Università di Teramo e a 29 diventa professore ordinario; il “fenomeno” in questione è figlio di Antonio Martone, magistrato di Cassazione, pieno di contatti politici, alcuni non proprio “limpidi” – è stato interrogato sulla P3 – e altri “splendidi”, come quando l’allora ministro Brunetta lo nominò Presidente del Civit e consulente per la digitalizzazione delle Amministrazioni Pubbliche di Paesi Terzi (compenso 40.000 euro).
È chiaro che con un pedigreé del genere il giovane Michel era destinato a salire in alto e infatti così è stato; ma non per tutti i giovani universitari la vita e la carriera sono così in discesa, anzi, la salita è sempre più dura; e non è bello che si sentano rimbrottare da chi ha tali e tanti privilegi che loro non hanno!! Se poi qualche “sfigato” gli mette le mani addosso, il giovane rampollo non se ne abbia a male!!
E veniamo all’altra uscita disgraziata, questa volta per bocca addirittura del Presidente del Consiglio, quel Mario Monti che ha avuto l’ardire di affermare in televisione (Mixer): “i giovani si abituino all’idea di non avere più il posto fisso a vita; e poi diciamolo: che monotonia”.
La prima parte della frase è solo una constatazione di quello che sta avvenendo – non per scelta di qualche giovane e neppure meno giovane – mentre la seconda è una corbelleria grande come una casa: evidentemente un uomo “fuori della realtà” come si rivela sempre più essere Monti, non può neppure arrivare a comprendere che il popolo è fatto di persone normali, di gente che anela ad una vita normale e con questo presupposto cerca di avere assicurate alcune realtà veramente importanti (per i “normali”) una casa, una famiglia, un lavoro stabile e una pensione con cui affrontare la vecchiaia; questa è la monotonia della gente semplice, quella gente però – stia ben attento signor Monti – che se s’incazza diventa terribilmente “anormale”!! Chiaro?
Del resto, la frase proviene da un personaggio che – da rettore della Bocconi – è stato catapultato nella vita politica, ma che prima di avventurarsi, ha avuto – complice l’amico Napolitano – la prebenda assicurata, in quanto nominato poco prima dell’incarico a premier “senatore a vita” (38/mila euro al mese oltre ai vari benefit).
E questo signor Monti non le sembra un “posto fisso”? Un posto che nessuno le potrà mai togliere, qualunque sciocchezza le possa uscire dalla bocca? Quindi, stia attento a non usare frasi e concetti che non conosce, continui a volare alto, a fare discorsi che pochi capiscono, in modo che la gente continui a dire “mamma mia come è intelligente, come parla bene” e non si avventuri nei meandri dell’ironia.
È troppo banale fare un paragone con il suo predecessore: ne ha dette tante di sciocchezze come le sua, ma la stampa e la gente gliele ha rinfacciate tutte; a lei per il momento, si risparmia qualche uscita di troppo, ma creda che questo può cambiare da un momento all’altro; ma tanto a lei non gliene frega niente: il posto fisso ce l’ha!!

This page is powered by Blogger. Isn't yours?