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lunedì, febbraio 13, 2012

CI SONO ANCHE PERSONE DIVERSE 

In questo momento storico con la “crisi” che ringhia contro tutti noi e con i bisogni che si fanno sempre più pesanti, ogni tanto capita di meravigliarsi oltre misura perché si vanno ad incontrare delle figure che sono, al momento, quasi incomprensibili.
Mi riferisco ad un mio corregionale, il signor Paolo Carrara, persona facoltosa che appartiene alla dinastia forse più famosa di Pistoia; la famiglia si è da sempre occupata di cartiere e questi possessi si sono tramandati da una generazione all’altra; l’ultima era impersonata appunto da Paolo, il quale un “bel giorno”, passeggiando per Firenze, è entrato in una libreria e si è ritrovato in mano il libro “Il banchiere dei poveri” scritto dal Premio Nobel Muhammad Yunus; ed è rimasto “folgorato”!
Da quel momento tutto è cambiato: il nostro Paolo ha venduto gran parte della sua azienda ad una multinazionale svedese e si è così ritrovato “il tempo” e “le risorse” da utilizzare nel no-profit; è nata così la Fondazione “Un raggio di sole” avente lo scopo di realizzare progetti di cooperazione in Italia e all’estero. Ha subito tenuto a precisare che la sua creatura era apolitica, aconfessionale, a-tutto!!
Questa è la diagnosi del Mondo fatta da questo nuovo “personaggio”: ll capitalismo senza regole ha fallito, lo dico io che sono stato e sono tuttora un”imprenditore”; e aggiunge che “la crisi vera è cominciata quando Reagan e la Thatcher hanno abbattuto i paletti messi dopo la recessione del 1929: una volta la banca d’affari non poteva essere anche “commerciale”, c’era un tetto all’indebitamento e all’emissione dei “derivati”. Ecco perché l’idea di Yanus, l’inventore del prestito ai poveri e quindi senza garanzie collaterali lo ha letteralmente affascinato; infatti il microcredito è diventato una delle prime attività della Fondazione.
E a tutti quelli che sorridono – o peggio ancora sghignazzano – a sentire le idee dell’imprenditore divenuto sognatore e fautore degli aiuti alle famiglie e a coloro che vogliono creare un’attività, ribatte, senza mezzi termini, “peggio per loro! Vuol dire che non hanno fatto bene i conti, perché non è possibile andare avanti così; il Mondo non può più permettersi di rinunciare all’etica, alla morale, lasciando che la ricchezza finisca concentrata sempre nelle stesse mani”.
Dal 2007 ad oggi, la Fondazione è intervenuta con 300 pratiche e con due tipi di finanziamento: quello sociale, cioè per soddisfare esigenze familiari tipo pagare la cauzione per l’affitto o l’assistenza sanitaria, comprare i libri di scuola o un motorino usato per andare a lavorare; e l’altro finanziamento, quello imprenditoriale, nel quale c’è chi ha aperto una pizzeria oppure un laboratorio di sartoria ed altre attività del genere. Tutto questo coinvolgendo vari istituti di credito, organizzazioni di volontariato e istituzioni pubbliche e private.
In giro per il mondo il nostro Paolo Carrara ha aperto alcuni punti di microcredito e varie iniziative sociali; tutte queste iniziative sono fondate sugli stessi principi, cioè solidarietà, fiducia, responsabilizzazione.
Insomma, come ha affermato tante volte anche il vostro umile cronista, ridare valore all’essere umano e non limitarsi a dargli un prezzo.
Possiamo applicare il detto che “una rondine non fa primavera” e girare la testa dall’altra parte, ma possiamo anche dare una mano al carrarese intraprendente e aiutarlo, se non altro, nel guadagnarsi la stima di tutti; insomma, parliamone in giro, raccontiamo questo fatto ai nostri amici, per vedere se da questo “miracolo” nasce qualcosa di positivo per tutti!! Io lo spero, anzi ne sono convinto!!

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