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martedì, gennaio 10, 2012

ZIBALDONE N.1/2012 

Tre argomenti mi hanno interessato in questo inizio 2012 e spero proprio che suscitino interesse anche ai miei lettori.
Il primo si riferisce ad un cosa “di moda”: la manovra messa in piedi dal governo per cercare di turare le falle nel nostro bilancio; ebbene, tra le tante operazioni che stanno mettendo in ginocchio i nostri compatrioti, c’è ne’è una che ha veramente del vergognoso; mi riferisco all’IVA che è stata portata al 21%; ma non è questo il problema – cioè l’aumento percentuale – ma l’iniquità sta proprio nella sua applicazione.
La Regione Toscana per cercare un po’ di quattrini per ricostruire i tanti insediamenti urbani distrutti dalla recente alluvione, ha aumentato di 5 centesimi di euro l’importo da corrispondere per un litro del prezioso liquido; fin qui niente si particolare, nessuno di noi si sarebbe risentito per questo balzello, se non fosse stato che si è scoperto come lo Stato – insensibile a questi problemi – ha assoggettato questa cifra alla normale tassazione IVA, in modo che l’aumento reale del prezzo è diventato di 6,1 centesimi.
Da notare, per chiudere l’argomento, che né i benzinai e neppure gli ineffabili petrolieri traggono beneficio dall’aumento, ma solo lo Stato e senza neppure vergognarsi. Da notare che nell’attuale quotazione del litro di benzina, ci sono ancora contributi di solidarietà per la Diga del Vajont, per il terremoto del Belice e per la guerra d’Abissinia: vi sembra una cosa normale e soprattutto, vi sembra di vivere in un Paese normale?
Il secondo riguarda un evento che ha occupato le prime pagine di quasi tutti i quotidiani: il blitz della Guardia di Finanza a Cortina e le straordinarie scoperte rilevate.
Indubbiamente la più “curiosa” è quella del controllo delle “supercar”, dal quale è emerso quanto segue: sulle 251 esaminate, 133 sono risultate intestate a persone fisiche e 118 a società di capitali; delle prime, 42 sono di proprietà di cittadini che dichiarano meno di 30/mila euro; tra le seconde, 37 società dichiarano meno di 50/mila euro e 19 sono addirittura in perdita.
Dal controllo suddetto – sacrosanto, anche se un po’ troppo “mediatico” – è emerso quanto i finanzieri avrebbero potuto appurare standosene in Ufficio e utilizzando i dati già in loro possesso; comunque, meglio così che niente, anche perché la presenza delle “fiamme gialle” ha aumentato gli scontrini fiscali emessi dai commercianti della zona di un fantasmagorico 400% rispetto allo stesso giorno dello scorso anno.
Il terzo è un piccolo contributo all’ottimismo; sentite le notizie: “Il Grande Fratello” si è rivelato un flop dalle proporzioni enormi; pensate che 10/milioni di teleutenti lo hanno snobbato, decretandone la probabile chiusura anticipata. Evidentemente i nostri concittadini hanno afferrato l’assurdità di un programma che trasforma i concorrenti in larve di lusso, religiosamente protetti dagli avvenimenti esterni, in modo tale che né un’idea né un’emozione turbino il loro “nulla” intellettuale.
Un’altra buona notizia: il discorso di Giorgio Napolitano l’ultimo dell’anno ha fatto registrare un ascolto di circa 13/milioni di telespettatori, un po’ meno dello show di Fiorello, ma molto di più dell’ultima edizione del Festival di Sanremo.
Nel caso specifico si è forse determinato una sorta di “situazione particolare”: un lieve miglioramento del cervello dei nostri compatrioti li ha indotti a seguire una trasmissione che li poteva interessare direttamente per vedere di scoprire “cosa c’è dietro l’angolo”. Quindi, questo potrebbe annoverarsi come il primo successo di Monti che ha indotto gli italiani, per cercare di capire lui, a cercare almeno di capire Napolitano; chiaro??

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