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lunedì, gennaio 02, 2012

LA RELIGIONE E' L'OPPIO DEI POPOLI ? 

Prima di tutto voglio raccontarvi un paio di battute legate all’attualità; la prima: i bambini africani “adottati a distanza” hanno mandato 20 euro ai genitori perché passino Buone Feste; la seconda: coloro che vogliono dormire sotto i ponti hanno dovuto prenotare con largo anticipo. Detto questo veniamo al titolo del post: è risaputo che per Karl Marx la religione è l’oppio dei popoli; per la verità la frase del celebre sociologo è “la religione è il singhiozzo di una creatura oppressa, il sentimento di un mondo senza cuore, lo spirito di una condizione priva di spirito; è l’oppio dei popoli”.
Questa affermazione di Marx ha condotto i comunisti a definirsi “atei”, anche se poi – a ben guardare – non tutti lo erano o meglio, cercavano di interpretare il ruolo di Dio.
Mi riferisco alle scene di disperazione collettiva che le televisioni ci hanno fornito sul funerale del dittatore nord-coreano Kim Jong Il: la neve cadeva copiosa ma non ha scoraggiato i coreani a seguire il funerale punteggiando la loro permanenza sul percorso del corteo con donne e uomini piangenti in modo disperato.
Ovviamente, noi occidentali – soliti criticare aspramente i nostri leader sia da vivi che da morti - ne siamo rimasti sbalorditi e ci siamo chiesto: ma quel pianto è “a comando” oppure è la conseguenza di una sorta di lavaggio del cervello?
La risposta è sibillina: entrambe le cose; è a comando nel senso che coloro che non hanno mostrato gli occhi inondati di lacrime rischiano la denuncia come “traditori” e dunque di essere internati in un lager di rieducazione. Ma è anche espressione di un indottrinamento totalitario, pratica psicologica che porta ad un abbassamento dell’intelligenza e a una trasformazione completa dei sentimenti.
Per cui è possibile lasciarsi andare a un pianto dirotto anche per personaggi che ti hanno fatto soffrire; ed il caso che ci occupa – il funerale del dittatore nord coreano – si riferisce ad uno dei più feroci personaggi che hanno alimentato la storia del nostro secolo; sembra infatti che il defunto Kim abbia causato la morte per fame di un paio di milioni di suoi concittadini, mentre lui si concedeva lussi sibaritici e, fatto ancora più grave, si costruiva l’arma atomica, mettendo così in grave ambasce una mezza dozzina di Paesi confinanti.
Ma torniamo alla religione ed all’oppio dei popoli: i paesi diventati comunisti (Unione Sovietica, Cina e Corea del Nord) hanno sempre elevato a “icona” quasi religiosa i dittatori che le governavano; così abbiamo avuto commozione di massa in URSS per la morte di Lenin prima e di Stalin poi, con cortei funebri seguiti da una commozione di massa dalle connotazioni religiose.
Possiamo dire che queste manifestazioni erano frutto del culto della personalità che il partito aveva affibbiato a questi personaggi (o se l’erano presi da soli!!); sono passati alcuni decenni da quei tempi cupi e l’Unione Sovietica non esiste più, sostituita da una Russia con l’icona del denaro e della ricchezza, che mostra tanti fanta-miliardari che scorrazzano per il Mondo comprando quello che c’è di più bello e di più caro.
Abbiamo poi avuto la Cina che, dopo la morte del mitico Mao – il cui funerale è stato seguito dai cinesi disperati e piangenti – ha sconfessato il comunismo “vero” ed ha abbracciato una sorta di paradosso economico/politico che ha portato a Pechino tanti miliardari e un gran numero di Ferrari, tutte di proprietà di “nuovi comunisti”..
Non si è comportata così la Corea del Nord, rimasta attaccata alla rigida ortodossia del comunismo e auto nominatasi custode del marxismo-leninismo; la morte di Kim Jong Il ha lasciato il timone nelle giovani mani del figlio, Kim Jonk-Un; cosa farà l’erede??

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