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domenica, dicembre 11, 2011

ZIBALDONE N.12 

In questo zibaldone di fine anno, dovremmo fare esemplificazioni solo di “tagli e ritagli”, ma cerchiamo di andare oltre e affrontare altri problemi; tanto c’è sempre chi ci parlerà dei tagli e degli aumenti creati del governo Monti, quindi noi, solo per questo post, possiamo parlare d’altro e, in particolare di tre cose.
LA PRIMA riguarda un liceo di Latina, dove c’è da molto tempo una alunna – cieca – che arriva a scuola con il suo “cane guida”, il quale resta per tutto il tempo delle lezioni accucciato accanto alla ragazza.
Ebbene, la Preside della scuola ha deciso che il cane non è indicato per stare in una classe sia per un problema igienico – i peli dell’animale che potrebbero volare per la classe – e sia perché il cane rappresenta comunque un elemento di distrazione per gli alunni. Tutto giusto, tutto consono ai regolamenti, ma conosce la signora Preside quale effetto psicofisico negativo, quale disagio, quale solitudine possa determinarsi in una persona “diversamente abile” che viene privata del suo diritto ad avere accanto a se, il fedele “cane guida”? Non credo che ci abbia neppure riflettuto!!
LA SECONDA si riferisce ad un fatto inqualificabile – nel senso che non riesco a dargli una qualifica – accaduto a Firenze a metà settembre 2010: lui, un giovane appena lasciato dalla fidanzata, va a fare benzina in un self service e, dopo aver messo dieci euro (litri 7,36) di carburante, chiude il bocchettone e, soprappensiero, se ne va senza pagare; il gestore, che attraverso la ripresa televisiva risale alla macchina e al nome del proprietario, sporge regolare denuncia e la Giustizia, con encomiabile solerzia, porta sul banco degli accusati il giovane, accusandolo di furto aggravato dalla circostanza di avere usato un mezzo fraudolento; non è chiara la motivazione dell’aggravante, eppure si tratta di una circostanza processualmente importante: il giovane ha già restituito i dieci euro al titolare della stazione di servizio e si è scusato, questi ha ritirato la denuncia, ma il processo non può essere cassato per colpa di questa aggravante.
Insomma, il “ladro” ha chiarito tutto, il “derubato” è stato rimborsato, ma la Giustizia, con pervicacia degna di miglior causa, ha aperto un procedimento d’ufficio e rinviato a processo il malcapitato; data della prima udienza: giugno 2012. Vi sembra una cosa normale? Certo che poi ci sono così tanti arretrati nei casi da risolvere!!
LA TERZA riguarda una Nazione (la Cina) che, da tutti è sempre presentata come esempio di “lavoratori indefessi e senza proferire parole”; ebbene, in questi ultimi tempi si è aggravata la situazione economica e – cito solo un dato – i poveri salgono da 27 a 100 milioni; essi beneficiano di un sussidio di 220 euro mensile.
Il peggioramento della situazione economica ha comportato il licenziamento di parecchi lavoratori, a seguito della diminuzione di ordini; tutto questo ha portato i lavoratori cinesi a utilizzare uno strumento che credevamo sconosciuto a quelle masse: lo sciopero, cioè l’astensione dal lavoro di una notevole quantità di operai, ai quali si sono aggiunti anche i contadini, i quali hanno assaltato il Municipio della cittadina di Lufeng, accusando i funzionari di essersi intascati cifre altissime per dei terreni ceduti a degli immobiliaristi.
Non voglio dire che questi fatti comportino automaticamente una parificazione delle condizioni sindacali cinesi con quelle europee, ma dobbiamo ammettere che potrebbe essere l’inizio di una fase particolarmente critica nelle quale la gente che lavora cerca di riprendere il volano della propria esistenza; facciamo loro tanti auguri!!

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