mercoledì, novembre 23, 2011
PRIME VOCI SUI TAGLI
Le due voci “terribili” sono patrimoniale e ICI: sulla prima sembra che ci siano delle resistenze da parte del vecchio esecutivo, mentre per la seconda le forze politiche sembrano tutte d’accordo; mi scappa una battuta: poiché l’ICI riguarderebbe solo la prima casa (le altre sono già tassate), la norma non riguarderà i politici, in quanto quasi tutti ne hanno già più d’una!
Dunque, torniamo alle cose serie: la norma – che, ripeto, riguarderà gli individui che hanno una sola casa – interesserà un gran numero di persone, gente che in passato ha risparmiato e poi si è inchiodata con mutui bancari, il tutto per arrivare a dire: “ce l’hi fatta a comprarmi la casa!”
Ebbene, si comincerebbe con una norma rivolta a tartassare i “piccoli” o, al massimo, i “medio/piccoli”, quel nucleo duro del Paese che ha sempre fatto il proprio dovere, pagato regolarmente le tasse e fatto il proprio dovere in tutti i campi della vita.
La stampa – ovviamente al servizio del nuovo “vincitore” – ci propina una squisitezza che voglio riferirvi: la nostra tassazione del comparto immobiliare rende meno che nelle altre nazioni europee e quindi è il momento di adeguare il nostro gettito; mi spiego meglio: attualmente il prelievo fiscale sulle proprietà immobiliari in Italia è pari all’1.5% del Pil, mentre in Francia arriva al 2%, in Germania oscilla tra il 2.6 e il 3.5%, in Spagna il gettito raggiunge il 3% e nel Regno Unito è anche lì al 3%.
Ma è giusto fare questi calcoli tra Paesi Diversi? Per esempio, nessuno mi dice quale è il grado di “welfare” nei suddetti Paesi e che differenza ci sia con il nostro oppure quale sia la situazione della sanità in queste Nazioni e che differenza ci sia con la nostra e, per finire, quale sia la differenza tra tassazione complessiva nostra e degli “altri”.
Quindi, mi sembra specioso affermare che l’instaurazione dell’ICI anche per la “prima casa” è un “fatto dovuto” per adeguarci all’Europa; perché non facciamo altrettanto per qualche altro comparto o con qualche altra tassa?
Ed anche qui si farà lo stesso discorso di tante altre cose, cioè si creerà una fascia d’esenzione in base al reddito dichiarato e questi contribuenti non pagheranno niente: è nota la situazione dell’evasione e quindi anche in questa circostanza, verranno puniti “soltanto” coloro che già fanno il proprio dovere e dichiarano tutto quello che percepiscono, in particolare stipendiati e pensionati; per gli altri, “più furbi” si aprono ampie possibilità di farla franca. Comunque, stando ai precedenti, si calcola che l’introito avrà un obiettivo di 10/miliardi di euro, con una ricaduta sulla percentuale Pil del 1.6%, il che porterebbe ad un totale di oltre il 3%.
A proposito di quanto detto finora, vorrei ricordare che mi sembrava di aver capito – dalle parole del nuovo premier e da quelle di Berlusconi – che erano da evitare manovre che potessero risultare “depressive” ai fini della crescita dei consumi: se non è depressivo questo “prelievo forzato”! Il quale, peraltro, va ad aggiungersi all’altro “furto”, cioè quella costrizione all’acquisto del decoder o peggio ancora del televisore nuovo, per affrontare la televisione digitale; come è noto, anche questa “preoccupazione” cade sulle spalle esili e doloranti della classe “medio/piccola” di cui ho parlato sopra: ce la farà a sopportare tutto questo??
Caro Monti, se proprio non può fare a meno di mettere questo balzello, lo faccia almeno solamente dopo avere attaccato i politici con norme subito operative che li spenni alla grande: magari non risolve il problema del debito sovrano, ma almeno, quando si presenta agli italiani a chiedere un altro sacrificio, lo sopporteranno meglio!!
Dunque, torniamo alle cose serie: la norma – che, ripeto, riguarderà gli individui che hanno una sola casa – interesserà un gran numero di persone, gente che in passato ha risparmiato e poi si è inchiodata con mutui bancari, il tutto per arrivare a dire: “ce l’hi fatta a comprarmi la casa!”
Ebbene, si comincerebbe con una norma rivolta a tartassare i “piccoli” o, al massimo, i “medio/piccoli”, quel nucleo duro del Paese che ha sempre fatto il proprio dovere, pagato regolarmente le tasse e fatto il proprio dovere in tutti i campi della vita.
La stampa – ovviamente al servizio del nuovo “vincitore” – ci propina una squisitezza che voglio riferirvi: la nostra tassazione del comparto immobiliare rende meno che nelle altre nazioni europee e quindi è il momento di adeguare il nostro gettito; mi spiego meglio: attualmente il prelievo fiscale sulle proprietà immobiliari in Italia è pari all’1.5% del Pil, mentre in Francia arriva al 2%, in Germania oscilla tra il 2.6 e il 3.5%, in Spagna il gettito raggiunge il 3% e nel Regno Unito è anche lì al 3%.
Ma è giusto fare questi calcoli tra Paesi Diversi? Per esempio, nessuno mi dice quale è il grado di “welfare” nei suddetti Paesi e che differenza ci sia con il nostro oppure quale sia la situazione della sanità in queste Nazioni e che differenza ci sia con la nostra e, per finire, quale sia la differenza tra tassazione complessiva nostra e degli “altri”.
Quindi, mi sembra specioso affermare che l’instaurazione dell’ICI anche per la “prima casa” è un “fatto dovuto” per adeguarci all’Europa; perché non facciamo altrettanto per qualche altro comparto o con qualche altra tassa?
Ed anche qui si farà lo stesso discorso di tante altre cose, cioè si creerà una fascia d’esenzione in base al reddito dichiarato e questi contribuenti non pagheranno niente: è nota la situazione dell’evasione e quindi anche in questa circostanza, verranno puniti “soltanto” coloro che già fanno il proprio dovere e dichiarano tutto quello che percepiscono, in particolare stipendiati e pensionati; per gli altri, “più furbi” si aprono ampie possibilità di farla franca. Comunque, stando ai precedenti, si calcola che l’introito avrà un obiettivo di 10/miliardi di euro, con una ricaduta sulla percentuale Pil del 1.6%, il che porterebbe ad un totale di oltre il 3%.
A proposito di quanto detto finora, vorrei ricordare che mi sembrava di aver capito – dalle parole del nuovo premier e da quelle di Berlusconi – che erano da evitare manovre che potessero risultare “depressive” ai fini della crescita dei consumi: se non è depressivo questo “prelievo forzato”! Il quale, peraltro, va ad aggiungersi all’altro “furto”, cioè quella costrizione all’acquisto del decoder o peggio ancora del televisore nuovo, per affrontare la televisione digitale; come è noto, anche questa “preoccupazione” cade sulle spalle esili e doloranti della classe “medio/piccola” di cui ho parlato sopra: ce la farà a sopportare tutto questo??
Caro Monti, se proprio non può fare a meno di mettere questo balzello, lo faccia almeno solamente dopo avere attaccato i politici con norme subito operative che li spenni alla grande: magari non risolve il problema del debito sovrano, ma almeno, quando si presenta agli italiani a chiedere un altro sacrificio, lo sopporteranno meglio!!