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mercoledì, agosto 17, 2011

SEGUITO AL POST DI IERI L’ALTRO 

Altri particolari della manovra che riesce anche questa volta a non tirare fuori “gli sconosciuti” (al fisco) che sono la vera piaga della nostra società; quale altro motivo ci sarebbe per non mandare avanti la tassa sui patrimoni, se non la volontà, sempre più pervicace, di tenerli al riparo degli occhi della Agenzia delle Entrate ed anche di coloro che arriverebbe a conoscere la situazione “vera” del vicino di casa.
Dobbiamo però chiederci come mai i nostri parlamentari si sono sottoposti ad un rientro “forzoso”, indetto da Tremonti per discutere della faccenda; la risposta è molto semplice: anzitutto per fare “bella figura” e poi per fare una nuova capatina ai ristoranti di Camera e Senato, dove si mangia benissimo e si spende pochissimo.
Facciamo un esempio di pasto completo: un antipasto costa al Senato circa 3 euro, mentre alla Camera bastano 2 euro; passiamo al primo piatto e vediamo che al Senato costa circa 2 euro ed alla Camera 3 euro; per il secondo abbiamo questi prezzi: al Senato,pesce spada alla griglia 3.50 ed alla Camera pesce del giorno 4.60; i contorni vanno da 1.40 al Senato a 1.30 alla Camera; frutta o dolce, 1.70 al Senato e 1.00 alla Camera. Ho fatto la somma e vi posso dire che il totale, per questo menù molto abbondante, con materiale fresco e ben cucinato, viene 11.60 al Senato e 11.90 alla Camera; provate a trovare un Ristorante nella vostra città dove si possano mangiare questi piatti con questi prezzi.
Sempre a proposito dei nostri “onorevoli”, c’è da dire che il decreto in fabbricazione prevederà che la famosa eurotassa per stipendi sopra i 90 e i 150/mila euro, avrà una valenza doppia per i parlamentari; bella figura spendendo poco, perché come ho spiegato ieri, fino a 90/mila euro non si paga niente, e da questa cifra a 150/mila euro il 5%, mentre da 150/mila in su, sarà del 10%; pertanto si tratterà sicuramente di pochi “sfortunati” parlamentari, vessati da quel cattivone del Tremonti.
La “contro proposta” dell’opposizione – tassare al 20% i patrimoni rientrati dall’e3stero sotto lo scudo fiscale – non è niente male; se non altro, per la prima volta si va a colpire la pura speculazione e questo rappresenterebbe una diversa impostazione delle cose; direi poi che la maggioranza, approvando la proposta, farebbe una gran bella figura, anche si da più parti di griderebbe all’inciucio. Staremo a vedere!
In tutta questa vicenda, abbiamo anche potuto avere l’esatta percezione che non c’è un governo veramente coeso che possa affrontare buna situazione emergenziale come questa, guidato dal solito “comandante”, stimato e ascoltato da tutti; durante la manovra e credo anche dopo, i mugugni e i distinguo sono stati moltissimi, addirittura si è accennato a non votare parte di alcune norme e, dalla parte del governo, si è minacciata l’espulsione per questi dissidenti.
Insomma, si è avuto la riprova che in queste situazioni drammatiche sarebbe utile una omogeneità di guida che in Italia è lungi dall’esserci e rappresenterebbe un elemento indispensabile per imprimere un cambiamento credibile al nostro sistema politico; qui da noi, si possono anche vincere le elezioni su liste bloccate e con vari accorgimenti al limite della legalità, ma quando si arriva a queste situazioni in cui sono necessarie scelte dolorose, se vede che i nostri eletti possono al massimo governare “il disastro”.
Possiamo fare qualcosa? In Inghilterra ci stanno provando e prima di loro hanno tentato in Egitto, Tunisia e altri Paesi del Magreb; tutte queste rivolte hanno avuto i giovani per protagonisti, ragazzi che hanno deciso di prendere in mano il loro futuro, mettendo in gioco la loro vita; forse, piano piano arriverà anche da noi??

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