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martedì, agosto 23, 2011

LA PENSIONE E IL SOGNO 

Nel contesto di questa martoriata manovra finanziaria per raddrizzare i nostri conti, un posto di rilievo è occupato dal problema “pensioni” e, in particolare da due punti: l’età in cui si può andare in pensione e la perpetuazione del sistema retributivo anziché di quello contributivo come avviene in quasi tutto il mondo.
Come ho già avuto modo di scrivere in questi ultimi tempo, non è che approvando il sistema proposto dal Governo si risolva il problema alla radice, ma sarebbe – a mio giudizio – soltanto un modo di far vedere ai “mercati” che abbiamo l’intenzione di risparmiare, dato che entrambe le opzioni comincerebbero tra alcuni anni.
Ci sarebbe poi da notare che uno dei partiti della coalizione al Governo, si è impuntato ed sembra molto difficile farlo recedere: Bossi non vuol sentire parlare di toccare le pensioni, altrimenti fa cadere il Governo!! Ma perché fa questo? Perché pensa ed a ragione che la gente non voglia che sia toccato uno dei pochi capisaldi della vecchiaia, la pensione, soprattutto ora che non si avvertono più nessun punto di appoggio. Ma anche perché tutti, sono ormai venuti a conoscere lo scandalo delle pensioni ( le chiamano vitalizi ma è la stessa cosa) dei rappresentanti della “casta”, i quali con pochissimi anni di contribuzione si portano a casa cifre importanti.
Questo è un altro motivo che frena l’esecutivo nel cercare di convincere Bossi; tutti loro si rendono conto che “PRIMA” di mettere mano alle pensioni degli altri, dovrebbero “TOGLIERSI” (e non tagliare) quei famosi vitalizi che rappresentano una autentica ruberia; insomma, hanno tutti “il culo sudicio” come si dice dalle mie parti!!
Poiché questo sistema esiste ad ogni livello della politica, ho una mia idea, bislacca come al solito: abolire i vitalizi e ai signori che entrano in politica imporr di farsi una assicurazione (da pagare con i propri soldi) che gli garantisca un certo gettito quando vorranno ritirarsi dalla scena politica; mi sembra che i soldi per fare questa assicurazione non gli dovrebbero mancare e poi, visto che dobbiamo ridimensionare tutto, questo mi sembra un buon inizio. E per finire, allora avremmo veramente della gente che è “al servizio” del Paese e non al servizio delle proprie tasche.
Aggiungo un consiglio: con i media che continuano a presentare tavole di vitalizi e di benefit – molti li ho usati per i miei blog – va a finire che poi qualche giovane s’incazza e allora ci scappano le botte o peggio le fucilate.
Mi attendo questa posizione in particolare dai giovani (ma anche dai “maturi”) specie se si considera che la notizia di una scienziato di Cambridge è particolarmente interessante: egli afferma che oltre il nostro attuale stato cerebrale non si può andare, perché ogni evoluzione in più costerebbe un tale dispendio di energia da distruggere il cervello stesso; quindi siamo al capolinea, al massimo delle possibilità del nostro cervello e questo, se permettete, ci toglie il sogno di un futuro migliore in quanto….meglio di così non sembra possibile. Magari possiamo sperare di affinare le qualità generali dei nostri cervelli, cioè di eliminare alcuni di questi che proprio non c’entrano niente; non voglio far nomi, ma li conoscete da soli e quindi l’unico augurio che possiamo fare è che nella prossima generazione non ci siano; del resto dalle mie parti c’è un detto che recita: “speriamo che non ne rinascano come te!!”.
E noi che si pensava di raggiungere chissà quali vette e chissà quali scoperte!! Certo che non poter più sognare un futuro migliore non ci esalta e possiamo dire come diceva il Pascoli “il sogno è l’infinita ombra del vero”, ma se il vero si ferma come faremo (o meglio faranno) a dilatarlo ancora nel sogno?

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