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domenica, agosto 21, 2011

IL CINEMA E LA REALTA' 

In questo post voglio tornare a parlare delle cose che conosco meglio: il cinema; voglio infatti mostrare ai miei amici come il cinema si rifaccia alla realtà e la realtà si rifaccia al cinema; insomma è un interagire tra i due mondi che porta (quasi) sempre a cose di ottima levatura.
Prima parliamo del cinema e in particolare del film che mi è venuto in mente dopo aver letto i giornali: si tratta di “Ieri, oggi, domani” un film realizzato dal grande Vittorio De Sica nel 1965 con il sistema degli “episodi”; siamo in pieno boom economico e De Sica comincia infatti il suo racconto da una vicenda realmente accaduta nell’immediato dopoguerra (ieri), quindi esaltazione della vitalità partenopea e dell’arte di arrangiarsi.
La protagonista del film è Adelina, una contrabbandiera di sigarette che esercita il “mestiere” nel noto quartiere di Forcella e che con i suoi traffici riesce a tenere in piedi la famiglia.
Ovviamente la legge la tiene d’occhio e le denunce per contrabbando si susseguono e si dovrebbero concretizzare con il carcere; ma qui viene il bello: la bella Adelina, interpretata nel film da Sophia Loren, per non essere arrestata inventa un sistema originalissimo: rimane continuamente incinta e così riesce ad evitare la galera.
Carmine (interpretato da Marcello Mastroianni) è il marito della bella Adelina che cerca di “collaborare” nel modo migliore per non perdere gli introiti della consorte; riuscirà a mettere incinta la moglie per ben 19 volte, 7 delle quali si concludono con la nascita di un bambino; dopo questi exploit, il bravo Carmine getterà la spugna – sessualmente parlando – ma ormai la moglie non verrà più arrestata.
Comunque Adelina continuerà il suo mestiere fino alla sua morte, avvenuta il 21 novembre del 2001 all’età di 78 anni.
La storia riprende passo per passo la vita reale di Concetta Muccardi e nel film viene utilizzata – sotto il profilo della struttura tematica – per indicare l’”ieri”, mentre l’oggi e il domani presentano altre storie di donne, tutte interpretate da Sophia Loren.
Dicevo all’inizio di questo scritto che la realtà ed il cinema a volte si confondono: mi riferisco a quanto accaduto in questi tempi a Roma (come dire che tutto il mondo è paese) e che ha visto Maria Capolongo come protagonista; è una romana di 29 anni finita agli arresti domiciliari perché a capo di una banda di spacciatori di droga (si cambia genere merceologico); la donna è stata arrestata insieme ad altri 8 pusher, dopo essere stata denunciata in passato per reati legati allo spaccio di stupefacenti.
Gestiva l’intera banda, compreso il marito già finito in carcere alcuni anni fa, con piglio deciso e senza nessuna paura; in pratica aveva eletto la propria “zona” al Residence Bastogi, diventato un luogo di spaccio di ogni tipo di stupefacenti.
Dopo alcuni appostamenti, gli agenti sono riusciti a dimostrare che Maria era la mente del gruppo criminale, ma nonostante questo non è finita in cella: è incinta di quattro mesi e aspetta il quinto figlio del suo nuovo compagno che, invece, unitamente all’ex marito è finito dietro le sbarre,
Gli “uomini” quindi (sia il marito che il nuovo compagno) sono sacrificabili per fare in modo che la famiglia Campolongo, assai numerosa e abitante in una casa piena di vagiti e di grida di bambini, continui ad avere il vero capofamiglia, la donna.
Un ultima curiosità sulla brava Maria Campolongo: anche la sua è una storia a cavallo tra fiction e realtà, dato che in passato è stata anche attrice in un documentario sul degrado delle periferie romane: complimenti per la versatilità!!

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