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lunedì, luglio 18, 2011

L’OCCIDENTE INVIDIA L’ORIENTE!! MA…. 

I problemi dell’Europa li stiamo vivendo sulla nostra pelle e quindi c’è poco da aggiungere; quelli dell’America sono altrettanto gravi, tant’è vero che Obama – alle prese con un debito debordante dai limiti posti dalle norme costituzionali - ha invitato il Congresso “a trovare un accordo altrimenti c’è il fallimento”, aggiungendo che “non avrebbe approvato un piano che non preveda l’aumento delle tasse per i ricchi”.
Insomma, le due sponde dell’Oceano sono in fibrillazione, cosicché la gente èn tentata di guardare dall’altra parte del Mondo, cioè ad Oriente, dove le due grandi potenze emergenti – Cina e India – sembrano pronte a travolgere il vecchio ciarpame occidentale e ad instaurare un nuovo sistema politico; ma siamo nel giusto ad invidiare cos’ esplicitamente le conquiste economiche dei due grandi Paesi orientali? Vediamo un paio di esempi, anche se ovviamente non posso considerarli “sintomatici” delle realtà di quelle Nazioni; però, un fondo di verità c’è di sicuro.
In tutto il Mondo i siti Internet sono in costante aumento; a questo andamento fa eccezione la Cina, la quale con i suoi 500/milioni di utenti è al primo posto tra gli utilizzatori del web, ma stranamente – si fa per dire – manca l’incremento dei siti web; sembra che il “potere” si sia reso conto dell’uso “libertario” che si può fare attraverso la rete ed ha cominciato a mettere i bastoni tra le ruote degli utilizzatori.
All’indomani delle manifestazioni di Piazza Tienanmen, i governanti cinesi lanciarono lo slogan che era un esplicito invito ai loro “sudditi”: arricchitevi, ma non disturbate il manovratore. La gente raccolse l’invito, spostando il confucianesimo dal maoismo al postcomunismo, ma la “rete” era ancora una finestra aperta sul mondo e avrebbe potuto creare problemi, quindi meglio limitarne l’azione; e così è stato fatto!!
Da notare che da quanto in Cina è cominciato il “miracolo economico”, i suicidi sono diventati la prima causa di morte tra i giovani (250/mila l’anno, più 3/milioni di tentati suicidi) e la terza tra gli adulti; vorrà dire qualcosa o no??
L’altra grande Nazione orientale, l’India, ha fatto passi da gigante sul pi8ano economico, raggiungendo cifre da capogiro: un Pil da 1100/miliardi di dollari e delle riserve in valuta estera che sono passate dai 5.8/miliardi di dollari del 1991 ai 308/miliardi del 2008: cose impressionanti che ci fanno prefigurare un Paese nel quale la sperequazione tra i suoi cittadini dovrebbe essere in caduta libera e la giustizia sociale apparire in forte crescita rispetto al passato.
Eppure, si hanno anche queste situazioni che ci fanno riflettere: a Nuova Delhi, capitale della più grande “democrazia” del Mondo, una bambina dodicenne si è suicidata per salvare la sua famiglia; suo padre infatti aveva sempre meno lavoro per la progressiva perdita della vista, mentre suo fratello si avviava ad una morte sicura a seguito di una serie di problemi ai reni; ed allora Mumpy – questo il nome della bambina – ha deciso di regalare loro le sue retine ed i suoi reni e si è impiccata.
Possiamo dire che in questi due “grandi Paesi” si sia raggiunto un alto grado di civiltà? Vi leggo la definizione che ci perviene dal Devoto-Oli: “il complesso degli aspetti culturali, sociali e spirituali, spontanei e organizzati, relativi ad una colletti8vità in una data epoca”; possiamo dire che in questa definizione si attaglia la situazione di Cina e India, oppure dobbiamo affermare che queste due Nazioni sono ancora “in attesa” di porre le prime pietre della loro civiltà. Un consiglio: si guardino indietro e ascoltino la voce dei loro antenati: impareranno qualcosa di veramente utile!!
Noi intanto facciamo qualche riflessione e vediamo dove ci portano!!

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