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giovedì, giugno 02, 2011

ZIBALDONE N.6 

In questo zibaldone mancano – per scelta specifica – tutte le notizie ed i commenti relativi ai ballottaggi, in quanto non mi sembra corretto ridurre la portata del voto di fine maggio a poche righe; ci sono invece alcune notiziole che potremmo definire “spigolature”; spero vi piacciano.
LA PRIMA riguarda un comportamento della Polizia americana che trova il mio consenso pieno e totale: in California un treno è stato bloccato dal segnale d’allarme azionato da alcuni viaggiatori esasperati dall’ininterrotto sproloquio telefonico di una passeggera; la Polizia è intervenuta e, anziché denunciare coloro che hanno tirato il segnale d’allarme per “interruzione di pubblico servizio”, ha denunciato la disturbatrice telefonica.
Come sarebbe bello che anche da noi questo modo di comportarsi dei telefonisti folli venisse sanzionato o almeno che – scomparsi gli scompartimenti per “non fumatori” – se ne introducano altri per “non parlatori telefonici”.
LA SECONDA riguarda un personaggio tedesco di altissimo lignaggio: la “papessa” della Chiesa evangelica, Margot Kassmann, 53 anni, che si è dimessa dalla carica dopo essere stata sorpresa al volante della propria auto completamente ubriaca; a detta dei poliziotti, la signora doveva essersi scolata almeno una bottiglia di vino rosso.
Margot non ha perso tempo in spiegazioni e, in ventiquattro ore, ha rassegnato le proprie dimissioni, nonostante che i suoi fedeli fossero inclini a perdonarla.
Adesso scrive libri di grande successo e fa conferenze sulla vita pubblica tedesca, non disdegnando di criticare i politici di Berlino; ed i lettori le credono perché la donna ha saputo assumersi le proprie responsabilità senza deflettere da un comportamento meno che corretto; ed alle sue conferenze non c’è mai un posto libero, mentre le Chiese – precisa una fonte un po’ maligna – sono quasi deserte.
LA TERZA notizia riguarda un personaggio – anch’esso di grande lignaggio - dello stesso nord Europa della papessa: si tratta del sovrano di Svezia, il 65enne re Carl Gustav che, a causa delle sue amicizie poco raccomandabili e delle spese pazze fatte negli ultimi anni, ha dilapidato un considerevole patrimonio di simpatia che gli svedesi gli avevano riservato e adesso rischia di perdere anche la Corona; eppure, quando salì al trono, nel 1973, giovanissimo, venne acclamato dai sudditi che vedevano in lui un “nuovo modo di gestire la Corona”.
Un sondaggio di questi giorni rileva che il 65% degli svedesi vorrebbe che il re abdicasse “subito” e, quel che è ancora più interessante, uno svedese su cinque vorrebbe che il suo Paese diventasse una repubblica,
La stura a queste contestazioni “reali” è stata data da un libro – che ha avuto un grandissimo successo – che ha rivelato tutti i peccati privati di Carl Gustav, mettendo in luce una situazione addirittura peggiore di quanto sospettasse l’opinione pubblica.
In sostanza gli svedese hanno detto: “un re è un lusso; che sia perfetto o almeno lo sembri”.
In Europa abbiamo quella che potremmo definire “il sovrano tipo”, cioè la Regina Elisabetta II d’Inghilterra ed è molto difficile arrivare al suo livello, sia per quanto riguarda l’atteggiamento che per lo stile di vita a cui ha improntato il suo regno che ormai dura da tantissimi anni (57 dei suoi 86 d’età).
Tutti gli altri sovrani cercano di imitarla, di arrivare al suo livello, ma la difficoltà del compito forse li porta a strafare ed a comportarsi “sopra le righe”.

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