<$BlogRSDUrl$>

martedì, giugno 14, 2011

LA CORRUZIONE E’ MASCHILE?? 

Anzitutto diciamo subito che i referendum hanno superato il quorum ed i “SI” hanno vinto nettamente; cambierà qualcosa? Non lo so, ma certo che per il Cavaliere è l’ennesimo schiaffone: quanto durerà ad incassare tali sberle??.
Se invece parliamo di “corruzione” dobbiamo chiederci se i risultati degli attuali referendum potranno sistemare le cose: dico subito che lo spero ma ne dubito.
Il fedele Devoto-Oli così definisce la corruzione: “degenerazione spirituale e morale; depravazione; totale abbandono della dignità e dell’onestà; istigazione o disposizione a venir meno a un dovere per denaro”; insomma, diciamo che si tratta delle porcherie di cui leggiamo da tanti anni a questa parte sui nostri giornali.
Non so se può considerarsi il primo, ma certamente è uno dei primi: mi riferisco a Simon Mago, che viene citato nel Nuovo Testamento come colui che si dichiarò disposto a pagare per acquisire i poteri conferiti agli Apostoli dallo Spirito Santo ed ottenne così una celebrità che dura fino ai giorni nostri, in quanto da tale episodio trae origine la “simonia”, (commercio peccaminoso di beni sacri spirituali) che è, per così dire, la versione ecclesiastica della corruzione, comportamento condannato dalla Chiesa ma di fatto largamente tollerato, come denunciato dei luterani.
Anche Platone nella “repubblica” afferma che l’uomo che arriva ad avere in mano il potere cambia anche la propria mentalità ed acquisisce un modo di pensare volto a individuare “come poter trarre vantaggio da questa situazione per se e per gli amici”.
Ed allora che cosa ci lamentiamo se ad ogni pie’ sospinto siamo costretti a leggere di malversazioni di politici e comunque di uomini “pubblici” che anziché fare il bene della gente fanno solo il proprio interesse; possiamo dire che questa è una situazione da definire ineluttabile? Possiamo dire che il potere si lega strettamente con il ladrocinio e che questo filo è molto spesso e non può essere reciso? Inoltre, eventuali “onesti” rappresentano soltanto la classica “eccezione che conferma la regola” e quindi cerchiamo di non farne un caso?
Allora dobbiamo arrenderci alla corruzione ed al malaffare oppure prendere in considerazione anche l’altra opportunità: quella del futuro roseo del comando, in cui il colore rappresenterebbe il sesso di coloro che saranno chiamate a reggere il potere!
Per la verità, dobbiamo ammettere che le donne ci sono superiori in molte cose e sicuramente in alcune doti che mi appaiono come indispensabili per gestire il potere: pragmatismo, onestà, capacità di empatia e abnegazione e, comunque, sono sempre meno esposte alla tentazione della corruzione.
Molti mi potranno obbiettare che lo scarso numero di donne che rappresentano ll potere non ci può dare una risposta sensata sull’argomento; eppure, qualche personaggio c’è stato, come Indira Gandhi, la Thatcher, la Merkel, tanto per citarne alcune, tutte personaggi splendidi che non sono mai cadute in alcuna tentazione e si sono ben comportate, non pensando mai all’interesse personale.
Mi ha molto colpito una dichiarazione di Barbara Ehrenreich che dice “non è sufficiente essere alla pari con gli uomini, quando gli uomini si comportano come le bestie”; bellissima e molto incisiva; molti dicono che “l’onestà è femmina”, ma al di là del gioco di parole, da più parti viene affermato che se a capo della Lehman Brother (la Banca che ha dato inizio alla crisi che stiamo ancora vivendo), ci fosse stata una donna, non avrebbe preso decisioni così azzardate per clienti e risparmiatori pur di massimizzare i profitti. Allora cosa aspettiamo!! Viva le donne!! Io ci sto ed anche subito!!

This page is powered by Blogger. Isn't yours?