martedì, maggio 17, 2011
OCCHIO PER OCCHIO
Dal mondo arabo (con spiccate colorazioni islamiche) giunge una notizia che mi fa sobbalzare sulla sedia: un tribunale iraniano ha sentenziato che una donna di nome Ameneh, verserà negli occhi di un uomo dell’acido solforico in modo che questi – di nome Majid – diventerà cieco, esattamente come è adesso la donna che è stata accecata e sfigurata dopo che l’uomo s’infuriò perché lei non voleva sposarlo.
I giudici di primo grado hanno emesso la sentenza già nel 2008 e la Corte Suprema l’ha confermata nel febbraio 2009, e adesso siamo arrivati all’esecuzione che – come ho già detto – “autorizza” la donna ad accecare il suo ex spasimante, riducendolo nella stessa condizione di Ameneh; nel caso che la donna non se la senta di eseguire tale manovra, all’accecamento del reo provvederà il personale ospedaliero all’uopo addestrato.
L’associazione “Iran Human Right” ha invitato il personale sanitario dell’ospedale a non collaborare a questa sorta di punizione che viene definita “barbara e grottesca”; da notare che l’acido negli occhi non è una novità, ma fino ad ora era privilegio esclusivo degli uomini che nel mondo islamico – in questo mondo belluino ed incivile – si vendicavano delle donne per svariate colpe che potessero aver commesso; adesso siamo in perfetta parità, in quanto la stessa punizione viene comminata all’uomo, secondo il principio dell’occhio per occhio.
Questa prima parte del mio post sarebbe da rileggere più volte in quanto si rischia di “non credere” a quanto scritto; e invece è proprio così: la legge del taglione sarà applicata in un modernissimo ospedale nel cuore della metropoli di un Paese tecnologicamente avanzato, al punto di aspirare a costruirsi i suoi reattori nucleari con un processo di arricchimento dell’uranio che – a molti in occidente – fa temere che presto gli ayatollah avranno l’atomica.
Da qualche parte si afferma che il fatto di assegnare l’esecuzione dell’operazione alla stessa vittima/donna è un bel passo avanti nel processo di parità tra i due sessi, si potrebbe dire che viene riconosciuta pari dignità ai due sessi; però scegliere questo barbaro e macabro evento per affermare tale diritto paritario – ammesso che questo pensiero esista davvero – mi sembra una contraddizione in termini o meglio mi induce a ritenerlo un enorme passo indietro dell’Iran nella scala dei valori dell’umanità, valori che sono sempre gli stessi, a Nord come al Sud, all’Ovest come all’Est.
Se poi vogliamo cercare dei “secondi fini” a questa sentenza, c’è da dire che la situazione attuale iraniana sul piano politico vede qualche screzio tra il Presidente, Ahmadinejad, e la “Guida Suprema” Alì Kamenei, per questioni che a noi occidentali riesce difficile comprendere; ma cosa c’entra la legge del taglione con la lotta politica? La già citata “Iran Human Right afferma testualmente che “più si fa regredire l’Iran verso il Medioevo, più il regime ed il potere degli ayatollah ha qualche speranza di sopravvivere”; quindi – se ho ben capito – dietro all’accecamento c’è un calcolo preciso, freddo e ben determinato a mantenere il Paese nel buio più profondo con il conseguente potere saldamente in mano ai religiosi.
L’occidente di fronte a queste vere o presunte manovre di acquisizione del potere, resta estraneo – e fa bene perché tanto non ci capirebbe niente – in attesa di vedere chi esce vittorioso da questa guerra intestina che vede da una parte gli ayatollah, coloro cioè che scalzarono lo Scia, e dall’altra il laico Ahmadinejad colui al quale i religiosi hanno affidato la conduzione del potere; ma fino a quando??
I giudici di primo grado hanno emesso la sentenza già nel 2008 e la Corte Suprema l’ha confermata nel febbraio 2009, e adesso siamo arrivati all’esecuzione che – come ho già detto – “autorizza” la donna ad accecare il suo ex spasimante, riducendolo nella stessa condizione di Ameneh; nel caso che la donna non se la senta di eseguire tale manovra, all’accecamento del reo provvederà il personale ospedaliero all’uopo addestrato.
L’associazione “Iran Human Right” ha invitato il personale sanitario dell’ospedale a non collaborare a questa sorta di punizione che viene definita “barbara e grottesca”; da notare che l’acido negli occhi non è una novità, ma fino ad ora era privilegio esclusivo degli uomini che nel mondo islamico – in questo mondo belluino ed incivile – si vendicavano delle donne per svariate colpe che potessero aver commesso; adesso siamo in perfetta parità, in quanto la stessa punizione viene comminata all’uomo, secondo il principio dell’occhio per occhio.
Questa prima parte del mio post sarebbe da rileggere più volte in quanto si rischia di “non credere” a quanto scritto; e invece è proprio così: la legge del taglione sarà applicata in un modernissimo ospedale nel cuore della metropoli di un Paese tecnologicamente avanzato, al punto di aspirare a costruirsi i suoi reattori nucleari con un processo di arricchimento dell’uranio che – a molti in occidente – fa temere che presto gli ayatollah avranno l’atomica.
Da qualche parte si afferma che il fatto di assegnare l’esecuzione dell’operazione alla stessa vittima/donna è un bel passo avanti nel processo di parità tra i due sessi, si potrebbe dire che viene riconosciuta pari dignità ai due sessi; però scegliere questo barbaro e macabro evento per affermare tale diritto paritario – ammesso che questo pensiero esista davvero – mi sembra una contraddizione in termini o meglio mi induce a ritenerlo un enorme passo indietro dell’Iran nella scala dei valori dell’umanità, valori che sono sempre gli stessi, a Nord come al Sud, all’Ovest come all’Est.
Se poi vogliamo cercare dei “secondi fini” a questa sentenza, c’è da dire che la situazione attuale iraniana sul piano politico vede qualche screzio tra il Presidente, Ahmadinejad, e la “Guida Suprema” Alì Kamenei, per questioni che a noi occidentali riesce difficile comprendere; ma cosa c’entra la legge del taglione con la lotta politica? La già citata “Iran Human Right afferma testualmente che “più si fa regredire l’Iran verso il Medioevo, più il regime ed il potere degli ayatollah ha qualche speranza di sopravvivere”; quindi – se ho ben capito – dietro all’accecamento c’è un calcolo preciso, freddo e ben determinato a mantenere il Paese nel buio più profondo con il conseguente potere saldamente in mano ai religiosi.
L’occidente di fronte a queste vere o presunte manovre di acquisizione del potere, resta estraneo – e fa bene perché tanto non ci capirebbe niente – in attesa di vedere chi esce vittorioso da questa guerra intestina che vede da una parte gli ayatollah, coloro cioè che scalzarono lo Scia, e dall’altra il laico Ahmadinejad colui al quale i religiosi hanno affidato la conduzione del potere; ma fino a quando??