sabato, maggio 21, 2011
GLI U.S.A. IN BANCAROTTA?
Chiaro che l’uccisione di Osama Bin Laden è un evento che cattura l’interesse generale di stampa e pubblico; chiaro che anche la situazione bollente in Medio Oriente viene seguita con tanta attenzione dai mass media e dalla gente; chiaro – e qui chiudo – che anche la vicenda di Strauss-Kahn e dello stupro – vero o inventato – della cameriera del Sofitel è un gran bel titolo e di conseguenza richiede un corollario di articoli proporzionati; ma a nessuno è venuto in mente che Il 16 maggio scorso si è verificata una situazione – per il momento solo virtuale – per la quale il Governo degli Stati Uniti ha toccato il tetto massimo del debito pubblico consentito dal Congresso e quindi gli U.S.A. sono virtualmente in bancarotta e pertanto, sempre in teoria, non sono in grado di pagare i propri debiti.
Al momento esiste un solo sistema per ripianare la situazione: il Congresso innalza il tetto massimo del debito pubblico e, di pari passo, il Governo attua una politica di bilancio in grado di ripianare in un tempo stabilito, una buona parte dei propri debiti.
Se questo non dovesse avvenire, i Buoni del Tesoro USA diventerebbero “junk bonds”, cioè carta straccia, come è avvenuto per quelli della Grecia.
L’unico Paese che ha inviato un monito abbastanza severo ai governanti americani è stata la Cina – maggior debitore del Tesoro USA – che ha invitato il governo americano a “tutelare gli interessi degli investitori”.
Se ci fate caso, siamo al paradosso che un regime comunista – sia pure edulcorato dal consumismo – dà lezioni di correttezza finanziaria alla patria dell’economia di mercato.
Questi due Paesi che, sia pure su sponde diverse dell’Oceano e del sistema politico, sono alla guida del Mondo contemporaneo, si stanno distinguendo in questi giorni per altri due eventi – uno per ciascuno – che li caratterizzano abbastanza.
In America abbiamo una notizia straziante: un baby-nazista di 10 (dico dieci) anni ha ucciso il padre con una pistola che gli era stata regalata dall’uomo che poi si è beccato le pallottole in fronte; questi, aveva allevato il ragazzo nel culto delle armi, della razza bianca e, di riflesso, in quello del nazismo, fanatico per la razza ariana.
In Cina, di contro, il Governo ha inventato un sistema per combattere la piccola evasione: un settore dello scontrino fiscale è occupato da una specie di “gratta e vinci”, per cui il cliente è invogliato a farselo consegnare per cercare di vincere: si ha così quel conflitto “virtuoso” tra cliente e fornitore che è alla base di ogni sistema fiscale.
Tra i due casi – che non voglio certo presentare come emblematici del singolo Paese – ovviamente scarto quello del ragazzino-killer che stravede per i nazisti e abbraccio la furbizia dei cinesi che cerca di ovviare ad un problema che evidentemente hanno anche loro, della scarsa correttezza dei negozianti nei confronti del fisco e del disinteresse – finora – del cliente ad aiutare il fisco per fare rispettare le norme.
Ma torniamo al superamento del tetto del Debito pubblico americano: cosa ci possiamo aspettare in un prossimo futuro? È impensabile che si arrivi a dichiarare l’insolvenza del Governo e quindi “bisogna” che il Congresso alzi il tetto e consenta così un “provvisorio” maggiore indebitamento; del resto una simile situazione è già accaduta ai tempi della presidenza Reagan, ma i tempi erano diversi e la maggioranza in Parlamento era anch’essa diversa: comunque, un compromesso verrà trovato e tutto tornerà a funzionare regolarmente: però - secondo gli esperti – per risalire dall’abisso dei debiti occorrerà almeno un decennio, durante il quale il Paese dovrà fare molti sacrifici; chiaro il concetto??
Al momento esiste un solo sistema per ripianare la situazione: il Congresso innalza il tetto massimo del debito pubblico e, di pari passo, il Governo attua una politica di bilancio in grado di ripianare in un tempo stabilito, una buona parte dei propri debiti.
Se questo non dovesse avvenire, i Buoni del Tesoro USA diventerebbero “junk bonds”, cioè carta straccia, come è avvenuto per quelli della Grecia.
L’unico Paese che ha inviato un monito abbastanza severo ai governanti americani è stata la Cina – maggior debitore del Tesoro USA – che ha invitato il governo americano a “tutelare gli interessi degli investitori”.
Se ci fate caso, siamo al paradosso che un regime comunista – sia pure edulcorato dal consumismo – dà lezioni di correttezza finanziaria alla patria dell’economia di mercato.
Questi due Paesi che, sia pure su sponde diverse dell’Oceano e del sistema politico, sono alla guida del Mondo contemporaneo, si stanno distinguendo in questi giorni per altri due eventi – uno per ciascuno – che li caratterizzano abbastanza.
In America abbiamo una notizia straziante: un baby-nazista di 10 (dico dieci) anni ha ucciso il padre con una pistola che gli era stata regalata dall’uomo che poi si è beccato le pallottole in fronte; questi, aveva allevato il ragazzo nel culto delle armi, della razza bianca e, di riflesso, in quello del nazismo, fanatico per la razza ariana.
In Cina, di contro, il Governo ha inventato un sistema per combattere la piccola evasione: un settore dello scontrino fiscale è occupato da una specie di “gratta e vinci”, per cui il cliente è invogliato a farselo consegnare per cercare di vincere: si ha così quel conflitto “virtuoso” tra cliente e fornitore che è alla base di ogni sistema fiscale.
Tra i due casi – che non voglio certo presentare come emblematici del singolo Paese – ovviamente scarto quello del ragazzino-killer che stravede per i nazisti e abbraccio la furbizia dei cinesi che cerca di ovviare ad un problema che evidentemente hanno anche loro, della scarsa correttezza dei negozianti nei confronti del fisco e del disinteresse – finora – del cliente ad aiutare il fisco per fare rispettare le norme.
Ma torniamo al superamento del tetto del Debito pubblico americano: cosa ci possiamo aspettare in un prossimo futuro? È impensabile che si arrivi a dichiarare l’insolvenza del Governo e quindi “bisogna” che il Congresso alzi il tetto e consenta così un “provvisorio” maggiore indebitamento; del resto una simile situazione è già accaduta ai tempi della presidenza Reagan, ma i tempi erano diversi e la maggioranza in Parlamento era anch’essa diversa: comunque, un compromesso verrà trovato e tutto tornerà a funzionare regolarmente: però - secondo gli esperti – per risalire dall’abisso dei debiti occorrerà almeno un decennio, durante il quale il Paese dovrà fare molti sacrifici; chiaro il concetto??