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domenica, maggio 29, 2011

FARE I CONTI SENZA L'OSTE 

In questa settimana, caratterizzata dall’apertura del G8 a Deauville, in Francia, il Presidente Obama si è preso qualche giorno di vacanza ed è arrivato in Europa con un po’ di anticipo, recandosi in visita a Londra, dove ha incontrato la Regina e i nuovi idoli dei mass media, Kate e William, oltre al premier Cameron, con cui ha avuto un colloquio politico, da cui è scaturito una sorta di proclama che recita – grosso modo - così: “noi due, americani ed inglesi, continueremo a guidare il Mondo, nonostante le new entry di Cina e India che, al momento non ci fanno paura”
E siamo poi arrivati all’atteso G8, dove oltre ai due “grandi o presunti tali”, c’erano il Giappone, la Germania, la Francia, la Russia, il Canada e l’Italia; quest’ultima si è distinta con il suo premier che ha subito preso a lamentarsi con Obama dei PM di sinistra che vorrebbero governare il Paese; ma Cavaliere, non è il luogo e neppure l’occasione per fare simili discorsi; non sarà mica l’inizio di qualche malanno fisico??
Ma torniamo al G8 e, facciamo un passo indietro, a quando cioè c’era il G7, in cui mancava la Russia, il totale dei paesi che si riunivano rappresentavano il 12% della popolazione mondiale ma l’80% del Pil; adesso la potenza di quegli Stati è andata calando in quanto è diminuita la ricchezza con l’irrompere sul palcoscenico mondiale di “nuovi ricchi”: oltre alla Russia post comunista, abbiamo anche la Cina, l’India, il Brasile, la Corea del Sud ed il Sud Africa, quindi gli “ex-7” sembrano quasi dei fantasmi che si aggirano per il castello francese ricordando con nostalgia i bei tempi passati!!
Ma a fianco di tutto questo c’è la frase di Obama a Cameron in cui si presenta una sorta di duopolio che dovrebbe guidare il Mondo; per la verità, i due super premier si devono dare una regolata in quanto – come dico nel titolo – non bisogna mai fare i conti senza l’oste e, in questo caso, l’oste è rappresentato da un pool di Paesi che non hanno nessun timore reverenziale nei confronti degli angloamericani e non ne hanno neppure una dipendenza economica, anzi alcuni sono “creditori” (Cina)
Le prime avvisaglie si sono avute all’indomani della vicenda di Strauss-Kahn, quando tutte le diplomazie occidentali erano al lavoro per trovare un sostituto per lo sfortunato francese beccato con una cameriera del Sofitel; i candidati per il momento sono tutti europei e, in particolare francesi (Christine Lagarde?); ebbene, questa “strana” accozzaglia di Paesi (ripeto: Brasile, Cina, India, Corea del Sud e Sud Africa) ha emesso una dichiarazione che suona come una decisa presa di posizione: “il prossimo Direttore del FMI non DEVE essere europeo”; speriamo mantengano questa posizione!
Il secondo evento si è avuto a G8 iniziato: il presidente della Dagong – l’agenzia di rating cinese – non ha avuto timori reverenziali nel tagliare la pagella di Stati Uniti e Gran Bretagna, togliendo loro la tripla “A” del massimo merito di credito, basando il giudizio sui debiti colossali e i deficit pesanti dei due Paesi che si credono ancora delle super potenze anche se non hanno i soldi per pagare gli stipendi agli statali!!
E la risposta degli analisti anglosassoni è stata piccata ma fuori tema – a mio giudizio – in quanto hanno detto: “che rating meriterebbe Dagong se si misurassero i parametri di indipendenza dal governo cinese?”, come dire che le nostre agenzie di rating sono tutte assolutamente indipendenti ed i loro giudizi non sono influenzati da niente e da nessuno: ma a chi volete darla a bere??
L’occidente rappresenta circa la metà della ricchezza mondiale, ma è sommerso da una montagna di debiti, una gran parte dei quali – vedi la situazione USA – sono in mani straniere, dei cinesi per la precisione; non è una situazione tranquilla!! Chiaro??

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