<$BlogRSDUrl$>

martedì, maggio 03, 2011

DUE EVENTI MEDIATICI 

In questi ultimissimi giorni si sono verificati due eventi “mediatici” che hanno tenuto molta gente incollata alla TV, quando non li hanno seguiti addirittura di persona.
Si è cominciato con il matrimonio di William e Kate, dove le teste coronate e le persone “che contano” sono apparse in tutto il loro fulgore; si è calcolato che tutto il jet-set del mondo era a Londra per l’evento matrimoniale e le televisioni si davano da fare per mostrare i volti “noti”, quelli “molto noti” e quelli “notissimi”. Risultato: oltre due miliardi di persone nel Mondo hanno seguito l’evento, la stragrande maggioranza delle quali non è mai stata a Londra e non aveva mai avuto rapporti con l’Inghilterra; il tutto però è stato “montato” dai media che hanno “costretto” la gente ad assistervi.
Infatti, quando rientri in ufficio o in fabbrica il giorno dopo, come fai se non hai visto di persona come erano vestiti Elton John ed il di lui marito; e di italiani c’era qualcuno oppure siamo stati snobbati; e i cappellini che tutte le signore indossavano? Buffi, belli o brutti? Secondo i gusti! La sfilata in carrozza scoperta con la folla che faceva ala e plaudiva freneticamente ti ha fatto venire i brividi? No! Allora vuol dire che non hai sentimento!
Il secondo evento si è svolto a Roma ed ha riguardato la beatificazione del Papa Giovanni Paolo II; la cerimonia – bellissima e molto intensa – non ha molto interessato i media stranieri e quindi siamo stati principalmente noi italiani che ci siamo sintonizzati per l’intera giornata – o quasi – del primo maggio per assistere alla Messa celebrata da Benedetto XVI con la compartecipazione di uno stuolo di Cardinali di tutto il Mondo: la gente che vi ha partecipato di persona – si calcola che siano stati circa due milioni - ha bivaccato prima dell’evento in giro per Roma e poi, disciplinatamente, si è messa in coda per partecipare alla celebrazione e poi per andare a “onorare” la bara del “Beato”.
In merito alla beatificazione di Woityla – diventato il più grande “comunicatore” del novecento – dobbiamo rifarci all’invocazione della gente “Santo subito”, scandita già quando la salma era ancora calda; e la Chiesa evidentemente ha sentito che una figura come quella avrebbe fatto molto comodo per controbattere tutto quello che si dice in giro; e Benedetto XVI – che già “guidava” le mosse di Giovanni Paolo II – ha condiviso questa impostazione e, al di là del debito d’affetto con la “persona Wojtyla”, ha capito che la beatificazione poteva rappresentare un’iniezione di forza e di immagine per una istituzione che è diventata meno brillante – mediaticamente – di quanto il Mondo si era abituato a vedere.
Qualche “purista” potrebbe obbiettare che la Chiesa avrebbe potuto usare per Giovanni Paolo II le stesse modalità adottate per un altro Papa amato dalla gente – Giovanni XXIII – e avrebbe dovuto prendere più tempo per la beatificazione, ma nella civiltà della comunicazione di massa i tempi si sono ridotti alquanto, tanto che questa accelerazione sembra quasi una forzatura; ma così è, e la gente è contenta così!!
Un’ultima considerazione: qualcuno di voi ricorderà che 14 anni fa, accadde una “accoppiata mediatica” molto simile a questa e fu quando avvenne quasi in contemporanea – fine agosto, primi di settembre 1997 - la morte di Madre Teresa di Calcutta e quella di Lady Diana; in quel caso la bella Diana ebbe la meglio – ovviamente sotto il profilo mediatico – sulla piccola “Santa degli ultimi”, in quanto al dolore della tragedia si aggiunsero le polemiche con la Casa Reale inglese e tutto questo contribuì ad implementare le attese per i funerali di Stato per Diana e seguito da una moltitudine di gente umile quello di Madre Teresa; insomma diciamo: parità!!

This page is powered by Blogger. Isn't yours?