mercoledì, aprile 13, 2011
PERCHÉ TUTTA QUESTA VIOLENZA?!
È un periodo in cui non si fa altro che leggere di violenze insensate e barbare che si susseguono senza interruzione nel nostro Paese (forse anche in altri ma ora penso all’Italia) e credo che siamo giunti a livelli ormai insopportabili, per cui mi sembra che sia giusto e logico che la gente si domandi il perché di una simile situazione.
Vi riporto qualcuno di questi accadimenti, sulla base della stampa di un paio di giorni, a dimostrazione di quanto dico sopra: si comincia a Ventimiglia, dove un padre vede dalla finestra il proprio figlio coinvolto in una rissa con una banda di romeni scoppiata per futili motivi; scende in strada e gli aggressori lasciano la giovane preda originaria per prendersela con l’adulto: il risultato è che l’uomo, di soli 53 anni, è stato pestato a MORTE; arrestati quattro romeni di età compresa tra i 19 e i 37 anni.
La seconda avviene in una discoteca di Ciampino, dove un giovane di 27 anni è stato aggredito e raggiunto da tre coltellate – una al volto e due all’addome – in quanto l’aggressore (un egiziano) lo aveva visto ballare con la sua fidanzata di origine marocchina; tra l’altro sembra che il vero ballerino sarebbe stato un altro, ma l’egiziano, nel vedere la fidanzata ballare con un uomo non ci ha visto più e di conseguenza ha sbagliato la fisionomia del ballerino.
Il terzo evento drammatico ha luogo a Reggio Calabria ed ha per protagonisti due fidanzatini – lui 17 anni e lei 13 – che dopo un litigio avvenuto per motivi sentimentali, sono passati a vie di fatto: lui le ha scaraventato addosso un pietrone mandando la ragazzina in coma profondo, con entrambe le orbite oculari sfondate; una delle ipotesi che viene fatta per motivare tanta ferocia, è quella che il ragazzo avrebbe chiesto alla ragazza “qualcosa di più dei soliti baci” e lei si sarebbe rifiutata, motivando così la reazione del fidanzatino.; oppure una scena di gelosia conclusasi tragicamente. Per simulare un incidente il giovane ha coperto la faccia della ragazza con una grossa lastra di pietra; comunque sia, il futuro di un paio di ragazzi è distrutto e le loro famiglie – che si conoscono peraltro da tanti anni – altrettanto dilaniate dal tragico evento..
Su quest’ultimo avvenimento, è interessante notare che alcuni quotidiani hanno titolato “tredicenne lapidata dal fidanzatino”, alludendo alla barbara usanza islamica ma che nel caso specifico non c’entra assolutamente niente.
Come si vede in questi tre “esempi”, la componente straniera è predominante ma non decisiva, in quanto i due ragazzi dell’ultima avventura sono decisamente “figli nostri”: quindi niente da fare con conclusioni xenofobe; cerchiamo altro!
Così alla buona, vorrei tracciare alcune strade che i miei amici più bravi di me potranno percorrere: anzitutto il grado alcolico dei protagonisti delle vicende (i romeni erano tutti alticci) e poi il fatto che nella odierna società non si tollera più alcuno “sgarro”, ma siamo disposti anche ad uccidere per ripagare l’offensore.
Ma bastano queste poche considerazioni? Ne vorrei aggiungere un’altra: la violenza è ormai diventata una compagna fissa della nostra vita e ci permea, ci circonda, ci tenta, fino al punto di esplodere quando meno te lo aspetti, e questo avviene ovunque e “per niente”; i cosiddetti “futili motivi” sono ormai immanenti sulle nostre vite!
Italiani, stranieri, insomma, gli uni valgono gli altri e sono tutti sotto lo stesso Cielo che a volte si dimentica di tenerli a freno come sarebbe giusto; ed allora ecco che esce “la bestia” che alberga in molti di noi e commette violenze che non dovrebbero essere nelle nostre corde di esseri umani: siamo diversi dalle bestie, vero? Si, probabilmente siamo diversi, ma in peggio!!).
Vi riporto qualcuno di questi accadimenti, sulla base della stampa di un paio di giorni, a dimostrazione di quanto dico sopra: si comincia a Ventimiglia, dove un padre vede dalla finestra il proprio figlio coinvolto in una rissa con una banda di romeni scoppiata per futili motivi; scende in strada e gli aggressori lasciano la giovane preda originaria per prendersela con l’adulto: il risultato è che l’uomo, di soli 53 anni, è stato pestato a MORTE; arrestati quattro romeni di età compresa tra i 19 e i 37 anni.
La seconda avviene in una discoteca di Ciampino, dove un giovane di 27 anni è stato aggredito e raggiunto da tre coltellate – una al volto e due all’addome – in quanto l’aggressore (un egiziano) lo aveva visto ballare con la sua fidanzata di origine marocchina; tra l’altro sembra che il vero ballerino sarebbe stato un altro, ma l’egiziano, nel vedere la fidanzata ballare con un uomo non ci ha visto più e di conseguenza ha sbagliato la fisionomia del ballerino.
Il terzo evento drammatico ha luogo a Reggio Calabria ed ha per protagonisti due fidanzatini – lui 17 anni e lei 13 – che dopo un litigio avvenuto per motivi sentimentali, sono passati a vie di fatto: lui le ha scaraventato addosso un pietrone mandando la ragazzina in coma profondo, con entrambe le orbite oculari sfondate; una delle ipotesi che viene fatta per motivare tanta ferocia, è quella che il ragazzo avrebbe chiesto alla ragazza “qualcosa di più dei soliti baci” e lei si sarebbe rifiutata, motivando così la reazione del fidanzatino.; oppure una scena di gelosia conclusasi tragicamente. Per simulare un incidente il giovane ha coperto la faccia della ragazza con una grossa lastra di pietra; comunque sia, il futuro di un paio di ragazzi è distrutto e le loro famiglie – che si conoscono peraltro da tanti anni – altrettanto dilaniate dal tragico evento..
Su quest’ultimo avvenimento, è interessante notare che alcuni quotidiani hanno titolato “tredicenne lapidata dal fidanzatino”, alludendo alla barbara usanza islamica ma che nel caso specifico non c’entra assolutamente niente.
Come si vede in questi tre “esempi”, la componente straniera è predominante ma non decisiva, in quanto i due ragazzi dell’ultima avventura sono decisamente “figli nostri”: quindi niente da fare con conclusioni xenofobe; cerchiamo altro!
Così alla buona, vorrei tracciare alcune strade che i miei amici più bravi di me potranno percorrere: anzitutto il grado alcolico dei protagonisti delle vicende (i romeni erano tutti alticci) e poi il fatto che nella odierna società non si tollera più alcuno “sgarro”, ma siamo disposti anche ad uccidere per ripagare l’offensore.
Ma bastano queste poche considerazioni? Ne vorrei aggiungere un’altra: la violenza è ormai diventata una compagna fissa della nostra vita e ci permea, ci circonda, ci tenta, fino al punto di esplodere quando meno te lo aspetti, e questo avviene ovunque e “per niente”; i cosiddetti “futili motivi” sono ormai immanenti sulle nostre vite!
Italiani, stranieri, insomma, gli uni valgono gli altri e sono tutti sotto lo stesso Cielo che a volte si dimentica di tenerli a freno come sarebbe giusto; ed allora ecco che esce “la bestia” che alberga in molti di noi e commette violenze che non dovrebbero essere nelle nostre corde di esseri umani: siamo diversi dalle bestie, vero? Si, probabilmente siamo diversi, ma in peggio!!).