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martedì, marzo 22, 2011

LA COALIZIONE HA DEI PROBLEMI 

Più passano le ore e più affiorano i dubbi tra i Paesi (pochi per la verità) che si sono schierati in ossequio alla risoluzione ONU; il documento peraltro è assai lacunoso e quindi ognuno può dare una sua interpretazione.
Anzitutto dobbiamo rilevare che i Paesi e le strutture che si stanno defilando dall’iniziativa anti-Gheddafi aumentano a vista d’occhio: al momento sono la Cina, la Russia, l’India, il Brasile, la Lega Araba, l’Unione Africana, la Germania e la Turchia; la cosa mi sembra che dovrebbe preoccupare tutti i “guerrafondai” che sperano di ritrovare una loro “grandeur” e che si augurano di arrivare per primi ai pozzi di petrolio.
Al momento la situazione è questa: la Francia vorrebbe la regia dell’intera operazione, mentre gli altri Paesi auspicano una supervisione NATO; inoltre, Sarkozy e Cameron appaiono i più scatenati nei bombardamenti contro le basi libiche, mentre gli Stati Uniti – memori di quanto è ancora in corso in Irak e Afghanistan – stanno andando con i piedi di piombo e sono tra coloro che reclamano una regia NATO; inoltre sembrano essere abbastanza scocciati dall’attivismo bombarolo di Sarkoxy.
La Merkel non ne vuol sapere di entrare in azione e la Turchia sta parlando apertamente di “genocidio” degli occidentali nei confronti dei mussulmani; le due strutture sopranazionali – Lega Araba e Unione Africana – considerano “eccessivo” l’intervento occidentale:”non ho mai pensato – ha detto il Segretario Generale, Amr Mussa – che si dovesse fermare i bombardamenti di Gheddafi con altri bombardamenti stranieri che producono il solo risultato di aumentare il già tragico numero di vittime civili” e, sia pure in toni pacati, ha chiesto: “cosa si sarebbe dovuto fare dopo Piazza Tienanmen? Forse avremmo dovuto bombardare Pechino?”.
C’è poi una domanda che angoscia molti: cosa facciamo dopo? Cioè, dopo aver consolidato la “no.fly-zone” qual è il passo successivo? Andiamo a Tripoli e sbattiamo fuori il Rais? Da notare che la risoluzione ONU – quel pezzo di carta su cui tutti basano le loro dichiarazione di “non guerra, ma ordine dell’ONU” – non si spinge ad ipotizzare la caduta di Gheddafi, quindi, in teoria, dovrebbero fermarsi, riprendere ognuno i propri aerei e tornarsene a casa. Ma vi sembra possibile??
E noi come ci stiamo comportando? Abbiamo concesso le basi agli aerei alleati, e ci siamo spinti a mettere a disposizione 7 aerei “per il pattugliamento”, quindi niente bombardamenti; curioso, direi quasi comico, il comportamento di quell’aviatore nostrano che, appena sceso dall’aereo, ancora prima di andare a fare rapporto ai superiori, si è diretto verso l’immancabile postazione televisiva e al telecronista che gli chiedeva chiarimenti, ha spiegato che la sua missione era quella di “pattugliare una certa zona del cielo libico e non sparare”:se non fosse da piangere sarebbe da ridere!!
Intanto esce di soppiatto una notizia che potrebbe rappresentare lo scoop del futuro: il Capo di Stato Maggiore USA, Mike Mullen, ha affermato che gli Stati Uniti sono a conoscenza della disponibilità che il regime libico ha di una notevole quantità di armi chimiche, in particolare del “gas mostarda”, del quale si parla addirittura di undici tonnellate stoccate in luogo segreto; vuoi vedere che le armi di distruzione di massa che non hanno trovato a Saddam erano qui in Libia??!!
Tra i Capi di Stato che si sono dichiarati contrari all’iniziativa, c’è anche Hugo Chavez, Presidente del Venezuela, il quale ha dichiarato che “contro la Libia è in atto un bombardamento indiscriminato: cessi subito l’aggressione capitalista”: il solito Chavez che però sembra avere colpito nel segno!! Chiaro??

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