giovedì, marzo 24, 2011
ALCUNE COSA CURIOSE
Mentre la vicenda libica continua nella più totale “disorganizzazione” (tutti vogliono comandare senza assumersi alcuna responsabilità) vediamo alcune cose che ci inducono a riflettere, su questa storia e su altre; sulla situazione della Libia, mi corre l’obbligo di citare una cosa che sembra marginale: nei 5000 e oltre migranti approdati a Lampedusa, sono pochissimi i libici, ma sono quasi tutti tunisini o di altri paesi africani.
Mi chiedo: ma in Tunisia non si era tutto concluso con la vittoria dei ribelli e con la formazione di un governo provvisorio in attesa di nuove elezioni? E allora, come mai i tunisini pensano bene di darsela a gambe invece di concorrere alla “rifondazione” di una “nuova democrazia”? Difficile dare una risposta non conoscendo – come io non conosco – l’attuale situazione del paese magrebino: forse l’unica spiegazione è che i controlli adesso si sono allentati e la migrazione in Italia – per poi proseguire verso qualche altra Nazio9ne europea – rappresenta comunque la migliore soluzione.
Un'altra vicenda che mi sta incuriosendo è quella della situazione debitoria delle Aziende sanitarie della mia regione: siamo arrivati a superare i 300/milioni di euro, ma soprattutto, una sola di queste ASL (quella di una cittadina medio piccola) concorre per oltre il 70% del deficit: per l’esattezza 224.820.884; ampliando l’indagine, è stato accertato che il disavanzo è rappresentato da una notevole quantità di assegni e bonifici intestati a persone “strane” e che farebbero risalire “il beneficiario” allo stesso “traente”; insomma, una partita di giro per guadagnare illecitamente dei bei soldoni.
Intanto la Regione ha emesso una serie di richieste di rimborso a carico di alti dirigenti della struttura sanitaria (direttore attuali e ex), per cifre che mi sembra difficile riuscire ad incassare, almeno a breve termine: il direttore dovrebbe pagate entro il 10 aprile la bellezza di 88/milioni e spiccioli, mentre l’ex direttore, sempre entro il 10 aprile, dovrebbe emettere un bonifico di quasi 68 milioni; un altro ex direttore – oggi al vertice di un’altra ASL – dovrebbe pagare quasi 39/milioni e i revisori dei conti dovranno pagare – in solido – circa 10/milioni.
Se tutti pagano, il buco verrebbe tappato, ma mi sembra altamente improbabile che vada a finire così e che il 10 aprile affluiscano tutti questi soldi all’Ente Regione; comunque, sperare non costa niente, solo che ci si rimane male!!
Passiamo adesso ad un’altra questione: nella lunga e maleodorante classifica delle “furbate” messe in atto dall’italiano per frodare qualcosa, il vizietto di circolare in auto con un pass per disabili – falso o scaduto – oltre che la più schifosa è anche, guarda caso, quella che è in costante aumento, sicché al momento ha raggiunto le primissime posizioni. Alcuni esempi chiariscono la magagna: una signora pizzicata nella Ztl con un pass rilasciato a suo tempo al coniuge – poi deceduto – si è giustificata dicendo che non se l’era sentita di restituire il prezioso tagliando che le ricordava tanto il caro estinto; altri, addirittura hanno asserito di non essere stati a conoscenza che il genitore o il marito era deceduto. Un’ultima battuta: chi ha due auto e un solo pass, denuncia il furto del prezioso tagliando, in modo da ottenerne un duplicato con cui corredare una delle due auto del permesso di sosta e di transito.
Accanto a questi “casi limite”, c’è una considerazione più generale da fare: stante la penuria di parcheggi e le difficoltà di entrare in zone proibite e dato che quasi ogni famiglia “possiede” un anziano che può avere diritto al “permesso”, facciamo uno più uno e troviamo che tra i beni che il nonno lascia a figli o nipoti, tra qualche tempo ci sarà anche il prezioso pass per disabili: il tutto con regolare testamento!!
Mi chiedo: ma in Tunisia non si era tutto concluso con la vittoria dei ribelli e con la formazione di un governo provvisorio in attesa di nuove elezioni? E allora, come mai i tunisini pensano bene di darsela a gambe invece di concorrere alla “rifondazione” di una “nuova democrazia”? Difficile dare una risposta non conoscendo – come io non conosco – l’attuale situazione del paese magrebino: forse l’unica spiegazione è che i controlli adesso si sono allentati e la migrazione in Italia – per poi proseguire verso qualche altra Nazio9ne europea – rappresenta comunque la migliore soluzione.
Un'altra vicenda che mi sta incuriosendo è quella della situazione debitoria delle Aziende sanitarie della mia regione: siamo arrivati a superare i 300/milioni di euro, ma soprattutto, una sola di queste ASL (quella di una cittadina medio piccola) concorre per oltre il 70% del deficit: per l’esattezza 224.820.884; ampliando l’indagine, è stato accertato che il disavanzo è rappresentato da una notevole quantità di assegni e bonifici intestati a persone “strane” e che farebbero risalire “il beneficiario” allo stesso “traente”; insomma, una partita di giro per guadagnare illecitamente dei bei soldoni.
Intanto la Regione ha emesso una serie di richieste di rimborso a carico di alti dirigenti della struttura sanitaria (direttore attuali e ex), per cifre che mi sembra difficile riuscire ad incassare, almeno a breve termine: il direttore dovrebbe pagate entro il 10 aprile la bellezza di 88/milioni e spiccioli, mentre l’ex direttore, sempre entro il 10 aprile, dovrebbe emettere un bonifico di quasi 68 milioni; un altro ex direttore – oggi al vertice di un’altra ASL – dovrebbe pagare quasi 39/milioni e i revisori dei conti dovranno pagare – in solido – circa 10/milioni.
Se tutti pagano, il buco verrebbe tappato, ma mi sembra altamente improbabile che vada a finire così e che il 10 aprile affluiscano tutti questi soldi all’Ente Regione; comunque, sperare non costa niente, solo che ci si rimane male!!
Passiamo adesso ad un’altra questione: nella lunga e maleodorante classifica delle “furbate” messe in atto dall’italiano per frodare qualcosa, il vizietto di circolare in auto con un pass per disabili – falso o scaduto – oltre che la più schifosa è anche, guarda caso, quella che è in costante aumento, sicché al momento ha raggiunto le primissime posizioni. Alcuni esempi chiariscono la magagna: una signora pizzicata nella Ztl con un pass rilasciato a suo tempo al coniuge – poi deceduto – si è giustificata dicendo che non se l’era sentita di restituire il prezioso tagliando che le ricordava tanto il caro estinto; altri, addirittura hanno asserito di non essere stati a conoscenza che il genitore o il marito era deceduto. Un’ultima battuta: chi ha due auto e un solo pass, denuncia il furto del prezioso tagliando, in modo da ottenerne un duplicato con cui corredare una delle due auto del permesso di sosta e di transito.
Accanto a questi “casi limite”, c’è una considerazione più generale da fare: stante la penuria di parcheggi e le difficoltà di entrare in zone proibite e dato che quasi ogni famiglia “possiede” un anziano che può avere diritto al “permesso”, facciamo uno più uno e troviamo che tra i beni che il nonno lascia a figli o nipoti, tra qualche tempo ci sarà anche il prezioso pass per disabili: il tutto con regolare testamento!!