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venerdì, febbraio 11, 2011

ZIBALDONE N.2 

Le cose sulle quali vi invito a riflettere, sempre partendo da fatti di cronaca, sono tre, tutte – a mio giudizio – meritevoli di riflessione mia e vostra.
LA PRIMA prende le mosse a Milano, dove un uomo, dall’apparente età di 30 anni e di probabile origine italiana, si è gettato dal Duomo e, ovviamente, si è sfracellato al suolo; ma oltre che la conclusione tragica, mi ha colpito il prima ed il dopo.
Il “prima” inizia addirittura due giorni fa , data nella quale l’uomo acquista il biglietto per salire sulle guglie del Duomo; si mette regolarmente il coda con gli altri turisti, ma quando arriva al punto di poter passare, ci ripensa e torna indietro.
Ma l’idea del suicidio non scompare e due giorni dopo si ripresenta all’ingresso e il sorvegliante nota che il biglietto è stato staccato due giorni prima e, dopo aver chiesto il perché, si accontenta della risposta dell’uomo che dice di avere avuto altri impegni.
Comunque sia, riesce a salire sulle guglie e – dopo un accurato sopraluogo per trovare il posto più idoneo – si getta nel vuoto; nessuno lo conosce, nessuna segnalazione di persona scomparsa, insomma il classico “signor nessuno”.
Il “dopo” si concretizza in particolare con l’atteggiamento tenuto dai soliti curiosi di fronte alla salma sfracellata e quasi subito coperta da un lenzuolo bianco: inevitabilmente, il protagonista diventa il telefonino munto di telecamera che molti dei presenti usano per filmare la scena; anche la morte e quella morte in particolare, diventa spettacolo e quindi meritevole di essere ripresa. Mi vergogno di essere uomo!!
LA SECONDA si riferisce ad una realtà straniera che mi ha colpito in modo particolare: siamo a Berlino, capitale dell’opulenta Germania ma definita da statistiche e da sociologi, la città più povera dello stato tedesco, in virtù dei suoi “assistiti”dai servizi sociali: uno su cinque è mantenuto dal cosiddetto “welfare”. La stampa riporta che non è strano incontrare nell’ordinatissima città tedesca delle madri con figli in collo che chiedono l’elemosina, decorosamente vestite, ma con la mano tesa.
L’atteggiamento dei tedeschi con i rom che arrivano dalla Romania potrebbe essere preso ad esempio da altri Paesi; dopo tre mesi che queste persone si trovano in Germania, vengono rimpatriati, perché anche se “comunitari”, se non sono in possesso di redditi adeguati, si è considerati turisti e quindi dopo i fatidici tre mesi, sono costretti a tornare a casa, senza tanta pubblicità della stampa; la stessa cosa l’ha tentata Sarkozy ma i “mass media” francesi l’hanno scoperto e ne hanno parlato, con lo scandalo che abbiamo visto e che ha costretto il Presidente a soprassedere.
LA TERZA notizia si riferisce a fatti nostrali,che ci mostrano una eccezionale violenza che appare nelle mura domestiche: a Vibo Valentia un quindicenne si è travestito da malvivente per rapinare e sopprimere il proprio padre; a Cerignola, un padre, prima di suicidarsi sotto un treno, fa sparire le due figlie gemelle di pochi anni e ne annuncia alla moglie la morte “senza sofferenza”; a Monterotondo, in Provincia di Roma, una studentessa di 17 anni, definibile “modello”, cioè carina, studiosa e in apparenza tranquilla e felice, si rinchiude nel bagno della scuola e si impicca, legandosi una corda attorno al collo e appendendosi al gancio della finestra: il motivo? Sembra che l’abbandono dell’imberbe fidanzatino l’avrebbe talmente sconvolta da condurla all’insano gesto. Dimenticavo: il suicidio è stato preannunciato su Facebook con la frase lapidaria “Paradiso aspettami”! Altri casi mostrano una inconsulta violenza, ma ve li risparmio e spendo le ultime parole per segnalare che in tutti queste situazioni, gli adulti si sentono a disagio e tutti, indistintamente, in colpa verso i figli; è giusto??!!

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