venerdì, dicembre 03, 2010
ZIBALDONE N.12
Sono tre le notizie di questo zibaldone di fine anno, notizie che riprendo dalla stampa e commento, in quanto mi hanno colpito e mi hanno fatto pensare; spero che facciano lo stesso effetto a tutti voi.
LA PRIMA è tragica: un delinquente che l’anno scorso accoltella la fidanzata, la riduce in fin di vita e viene arrestato dalla Polizia, ma la magistratura – con poco acume e meno ancora rispetto per la vittima – lo rimette in libertà (agli arresti domiciliari) dopo pochi mesi di carcere, in attesa del processo; l’uomo ricerca la ex fidanzata e, attraverso una conoscenza comune, riesce a combinare un appuntamento con la ragazza, ma l’incontro si conclude con l’accoltellamento della donna e la sua morte.
I familiari della ragazza uccisa denunciano “l’incoscienza dei giudici che dopo pochi mesi di carcere hanno rimandato a casa una persona così pericolosa che aveva già ridotto in fin di vita la fidanzata”; difficile dare torto ai familiari della vittima, anche se l’occhio della giustizia è - o dovrebbe essere – diverso da quello della gente comune; non viene specificato se “in meglio” o “in peggio”: in questo caso mi sembra decisamente “in peggio”.
LA SECONDA ha per oggetto le prossime festività ed il modo come gli italiani le trascorreranno: dall’ADOC (associazione per la difesa e orientamento del consumatore), si apprende che solo un italiano su cinque si sposterà in occasione del prossimo “ponte” dell’Immacolata, mentre le feste natalizie saranno festeggiate “in vacanza” dalla metà degli italiani; tutto questo nonostante il detto “Natale con i tuoi e Pasqua dove vuoi” e, soprattutto in barba alla crisi.
Ma gli italiani, sia quelli che resteranno a casa che quelli che andranno fuori, spenderanno 5miliardi di euro in regali, con una spesa pro-capite di 225 euro. L’agenzia di ricerche che ci fornisce questo dato, aggiunge che le donne sono le maggiori compratrici di regali, anche se – generalmente – il conto poi lo pagherà l’uomo; questa stessa fonte non ci fornisce un dato che sarebbe stato utile: quanti di questi regali saranno considerati ”graditi” e quanti invece provocheranno solo uno o più gesti di stizza; in quest’ultimo caso, avremo la spesa e non il ringraziamento, se non quello formale che la persona educata rivolge a qualunque tipo di omaggio,.
LA TERZA riguarda specificatamente i giovani: secondo il rapporto di “Manageritalia”, l’Italia è il paese europeo con la più bassa percentuale di under 25 (meno del 25% della popolazione, stranieri esclusi); questa percentuale si traduce in una cifra in assoluto di 15 milioni di giovani al di sotto di 25 anni; da notare che questo dato negli anni ’80 era di 20milioni: quindi ne abbiamo persi 5/milioni.
Da notare inoltre che – tra 10 anni - gli elettori “over 50” supereranno gli “under 50” generando quindi un corpo elettorale formato, in maggioranza da ultra cinquantenni; può significare maggiore “esperienza” e maggiore senso di responsabilità, ma anche qualche rincoglionito in più; o mi sbaglio??
Dalla stessa fonte apprendiamo che a fronte di 100 studenti che si laureano in Italia, ben sei decidono di lasciarla per sistemarsi in altri Paesi; da notare che questi numeri sono molto simili a quelli degli altri Paesi, con la differenza che noi non riusciamo ad attrarre giovani che escono dalla altre nazioni, in modo che il saldo tra giovani in entrata e in uscita è costantemente negativo.
Tutto questo naturalmente si riferisce a dati precedenti la nuova legislazione, con le proteste che ha scatenato; sarebbe interessante farne una nuova adesso!!
LA PRIMA è tragica: un delinquente che l’anno scorso accoltella la fidanzata, la riduce in fin di vita e viene arrestato dalla Polizia, ma la magistratura – con poco acume e meno ancora rispetto per la vittima – lo rimette in libertà (agli arresti domiciliari) dopo pochi mesi di carcere, in attesa del processo; l’uomo ricerca la ex fidanzata e, attraverso una conoscenza comune, riesce a combinare un appuntamento con la ragazza, ma l’incontro si conclude con l’accoltellamento della donna e la sua morte.
I familiari della ragazza uccisa denunciano “l’incoscienza dei giudici che dopo pochi mesi di carcere hanno rimandato a casa una persona così pericolosa che aveva già ridotto in fin di vita la fidanzata”; difficile dare torto ai familiari della vittima, anche se l’occhio della giustizia è - o dovrebbe essere – diverso da quello della gente comune; non viene specificato se “in meglio” o “in peggio”: in questo caso mi sembra decisamente “in peggio”.
LA SECONDA ha per oggetto le prossime festività ed il modo come gli italiani le trascorreranno: dall’ADOC (associazione per la difesa e orientamento del consumatore), si apprende che solo un italiano su cinque si sposterà in occasione del prossimo “ponte” dell’Immacolata, mentre le feste natalizie saranno festeggiate “in vacanza” dalla metà degli italiani; tutto questo nonostante il detto “Natale con i tuoi e Pasqua dove vuoi” e, soprattutto in barba alla crisi.
Ma gli italiani, sia quelli che resteranno a casa che quelli che andranno fuori, spenderanno 5miliardi di euro in regali, con una spesa pro-capite di 225 euro. L’agenzia di ricerche che ci fornisce questo dato, aggiunge che le donne sono le maggiori compratrici di regali, anche se – generalmente – il conto poi lo pagherà l’uomo; questa stessa fonte non ci fornisce un dato che sarebbe stato utile: quanti di questi regali saranno considerati ”graditi” e quanti invece provocheranno solo uno o più gesti di stizza; in quest’ultimo caso, avremo la spesa e non il ringraziamento, se non quello formale che la persona educata rivolge a qualunque tipo di omaggio,.
LA TERZA riguarda specificatamente i giovani: secondo il rapporto di “Manageritalia”, l’Italia è il paese europeo con la più bassa percentuale di under 25 (meno del 25% della popolazione, stranieri esclusi); questa percentuale si traduce in una cifra in assoluto di 15 milioni di giovani al di sotto di 25 anni; da notare che questo dato negli anni ’80 era di 20milioni: quindi ne abbiamo persi 5/milioni.
Da notare inoltre che – tra 10 anni - gli elettori “over 50” supereranno gli “under 50” generando quindi un corpo elettorale formato, in maggioranza da ultra cinquantenni; può significare maggiore “esperienza” e maggiore senso di responsabilità, ma anche qualche rincoglionito in più; o mi sbaglio??
Dalla stessa fonte apprendiamo che a fronte di 100 studenti che si laureano in Italia, ben sei decidono di lasciarla per sistemarsi in altri Paesi; da notare che questi numeri sono molto simili a quelli degli altri Paesi, con la differenza che noi non riusciamo ad attrarre giovani che escono dalla altre nazioni, in modo che il saldo tra giovani in entrata e in uscita è costantemente negativo.
Tutto questo naturalmente si riferisce a dati precedenti la nuova legislazione, con le proteste che ha scatenato; sarebbe interessante farne una nuova adesso!!