lunedì, dicembre 27, 2010
COSE DA NON CREDERE
Ho saputo di alcune cose che mi hanno fortemente stupito, ed alle quali credo soltanto per la fiducia che ripongo nel “soggetto emittente”, altrimenti sarebbe da dubitare; già, la fiducia; noi siamo abituati a sentirla nominare in politica quando un governo “pone la fiducia” su un provvedimento o sull’intera compagine governativa, ma andiamo a vedere il vero significato di fiducia: “attribuzione di possibilità conformi ai propri desideri o alle proprie speranze, sostanzialmente motivata da una vera o presunta affinità elettiva o da uno sperimentato margine di garanzia”; come si vede, è cosa ben diversa dal rito delle votazioni che si svolge in Parlamento.
Ma torniamo alle cose che mi stupiscono e cominciamo da quella che riguarda un celebre calciatore ed anche attore cinematografico di buona fama, personaggio istrionico un po’ per caratteristica propria e molto per “crearsi il personaggio”; sto parlando di Eric Cantona, che è piombato sulla ribalta francese, ma anche europea, con una iniziativa dalle tinte fortissime: ha invitato tutti a ritirare i propri risparmi dalle banche dove li avevano depositati.
Questo il discorso che l’estroso asso del calcio ha mandato ai suoi fans, dipingendolo come un messaggio rivoluzionario: “correte a ritirare i vostri soldi dalle Banche; la rivoluzione si fa svuotando cassette di sicurezza e conti correnti; scendere in piazza non serve a niente, dato che il sistema si puntella sulle Banche, quindi portatevi a casa i vostri soldi, metteteli sotto il materasso o fate quello che volete, ma non lasciateli nelle Banche.” Ed aggiungeva che se 20/milioni di europei avessero prelevato i loro risparmi, il “sistema” sarebbe crollato.
Immagino che questo attacco al cuore della finanza abbia come scopo un nuovo assetto del sistema finanziario mondiale, anche se di questo Cantona non parla in questa sua crociata contro gli istituti di credito, forse attendendo i risultati di questa prima azione rivoluzionaria. Ebbene, il grande Eric ha fatto “flop”: nessun ritiro massiccio dei depositi bancari ed anche lui si sarebbe limitato ad un prelievo “simbolico” di 1.500 euro da una filiale periferica della BNP Paribas; mi aspetto che prima o poi l’estroso ex calciatore ci riprovi e gli auguro di avere maggior fortuna.
La seconda notizia che mi fatto sobbalzare sulla sedia proviene dal Sud Italia, precisamente dalla Puglia, dove il Direttore Sanitario di una ASL ha inviato ai propri collaboratori e dipendenti una circolare – regolarmente affissa in bacheca – che avverte tutti di aver ricevuto varie segnalazioni riguardanti l’uso della cocaina in servizio; poi la circolare continua con una reprimenda e con un singolare invito: “chi eventualmente ne facesse uso, è invitato ad astenersi durante il lavoro ed intraprendere un idoneo programma di disintossicazione”.
I dati che pervengono da varie fonti, ci dicono che la cocaina utilizzata in Italia si quantifica in tonnellate, ma arrivare a dare l’allarme in questo modo mi sconcerta non poco; in particolare quel “chi eventualmente ne facesse uso” e l’altro “astenersi durante il lavoro”. Nel nostro Paese, si è detto varie volte che le strutture pubbliche operanti sulla salute delle persone, avrebbero dovuto essere sottoposte a controlli periodici circa la “pulizia” dei dipendenti da droghe leggere e pesanti; di tutto questo si parla e si continua a cianciare, ma non si realizza mai, forse perché a qualcuno non va a genio di essere controllato; si invoca la “privacy” ed altre prerogative del genere, disattendendo che gli utenti di queste strutture – cioè i malati – dovrebbero avere anch’essi qualche diritto, tipo essere curati da persone idonee; chiaro il concetto ??
Ma torniamo alle cose che mi stupiscono e cominciamo da quella che riguarda un celebre calciatore ed anche attore cinematografico di buona fama, personaggio istrionico un po’ per caratteristica propria e molto per “crearsi il personaggio”; sto parlando di Eric Cantona, che è piombato sulla ribalta francese, ma anche europea, con una iniziativa dalle tinte fortissime: ha invitato tutti a ritirare i propri risparmi dalle banche dove li avevano depositati.
Questo il discorso che l’estroso asso del calcio ha mandato ai suoi fans, dipingendolo come un messaggio rivoluzionario: “correte a ritirare i vostri soldi dalle Banche; la rivoluzione si fa svuotando cassette di sicurezza e conti correnti; scendere in piazza non serve a niente, dato che il sistema si puntella sulle Banche, quindi portatevi a casa i vostri soldi, metteteli sotto il materasso o fate quello che volete, ma non lasciateli nelle Banche.” Ed aggiungeva che se 20/milioni di europei avessero prelevato i loro risparmi, il “sistema” sarebbe crollato.
Immagino che questo attacco al cuore della finanza abbia come scopo un nuovo assetto del sistema finanziario mondiale, anche se di questo Cantona non parla in questa sua crociata contro gli istituti di credito, forse attendendo i risultati di questa prima azione rivoluzionaria. Ebbene, il grande Eric ha fatto “flop”: nessun ritiro massiccio dei depositi bancari ed anche lui si sarebbe limitato ad un prelievo “simbolico” di 1.500 euro da una filiale periferica della BNP Paribas; mi aspetto che prima o poi l’estroso ex calciatore ci riprovi e gli auguro di avere maggior fortuna.
La seconda notizia che mi fatto sobbalzare sulla sedia proviene dal Sud Italia, precisamente dalla Puglia, dove il Direttore Sanitario di una ASL ha inviato ai propri collaboratori e dipendenti una circolare – regolarmente affissa in bacheca – che avverte tutti di aver ricevuto varie segnalazioni riguardanti l’uso della cocaina in servizio; poi la circolare continua con una reprimenda e con un singolare invito: “chi eventualmente ne facesse uso, è invitato ad astenersi durante il lavoro ed intraprendere un idoneo programma di disintossicazione”.
I dati che pervengono da varie fonti, ci dicono che la cocaina utilizzata in Italia si quantifica in tonnellate, ma arrivare a dare l’allarme in questo modo mi sconcerta non poco; in particolare quel “chi eventualmente ne facesse uso” e l’altro “astenersi durante il lavoro”. Nel nostro Paese, si è detto varie volte che le strutture pubbliche operanti sulla salute delle persone, avrebbero dovuto essere sottoposte a controlli periodici circa la “pulizia” dei dipendenti da droghe leggere e pesanti; di tutto questo si parla e si continua a cianciare, ma non si realizza mai, forse perché a qualcuno non va a genio di essere controllato; si invoca la “privacy” ed altre prerogative del genere, disattendendo che gli utenti di queste strutture – cioè i malati – dovrebbero avere anch’essi qualche diritto, tipo essere curati da persone idonee; chiaro il concetto ??