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giovedì, ottobre 21, 2010

ZIBALDONE N.10 

Spero che possano interessare anche i miei amici lettori, le tre notizie sulle quali vi invito a riflettere ed a fare tesoro delle vostre conoscenze, dimenticando tutte le “bugie semiologiche” che ci propina la stampa e la TV.
LA PRIMA è una “bella” notizia: pensate, anche quest’anno il “Grande Fratello” ha preso il via tra l’entusiasmo della gente (sei milioni di telespettatori incollati su Canale 5, 27% di share); io non ero tra loro e quindi non posso farvi alcun commento sui partecipanti al reality più famoso d’Italia, ma mi limito a fornivi una sola notizia: tra i giovani rinchiusi nella casa, c’è anche il figlio di un camorrista; questo fa la spia sulle metodologie di scelta dei concorrenti: bisogna che in “qualunque” modo siano “fuori dalla norma” e questo giovanotto lo è senz’altro; pensate che lui è “in galera” e spera di restarci il più possibile, mentre il padre …..!!
LA SECONDA notizia riguarda l’orrendo omicidio di Sarah Scazzi, ma specificamente la devastante deriva mediatica che ha “indotto” molte persone a compiere nella domenica dedicata alla “gita fuori porta”, una sorta di pellegrinaggio di fronte alla casa del o dei presunti omicidi. Ebbene, questo mi ha fatto ricordare quanto accaduto proprio a me in occasione dei “delitti del mostro”, attribuiti al “tristemente famoso” Pietro Pacciani ed ai “compagni di merende”; dunque, il ricordo si riferisce ad un mio conoscente – scienziato di fama, genetista apprezzato in tutto il mondo – che in occasione di un congresso a Firenze, ho “guidato” per un paio di giorni per riempire le pause vuote del suo impegno: per farla breve, sapete qual è stata la prima cosa che mi ha chiesto appena sistemati i bagagli? Andare a vedere la casa del Pacciani in un paesino vicino a Firenze. Tutto questo in barba alla Galleria degli Uffizi, alla statua del David, al Ponte Vecchio e a tutte le altre cose belle da vedere a Firenze.
Come dire: in questa nostra sgangherata società, non si inventa niente, in quanto il turismo indotto dai mass-media è storia vecchia e già praticata.
LA TERZA notizia si riferisce ai modi di dire che certo giornalismo, ma soprattutto serti uomini politici, usano per rivolgersi alla gente: ricordate il “patto del predellino”, quando Berlusconi salì sul predellino della macchina e annunciò la nascita del PdL, nel quale confluirono Forza Italia e Alleanza Nazionale? Ebbene, colui che ebbe a coniare il primo slogan del predellino – il ministro Calderoli - ne ha coniato un altro, quando ha affermato che adesso c’è la necessità di fare un “patto del trampolino”.
Che avrà voluto dire? È tipico della politica parlare per enigmi (che sono tali per noi comuni mortali, ma sono chiarissimi per gli addetti ai lavori) ed in questo caso, l’uso del trampolino prefigura un tuffo non già da un predellino (sarebbe troppo basso) ma da una postazione più alta (il Governo?) nella quale innestare il trampolino: quindi crisi di governo ed elezioni anticipate.
E fin qui possiamo dire che è sufficientemente chiaro; ma sotto il trampolino cosa c’è per il nostro ministro Calderoli? C’è acqua “buona” come nelle piscine che si rispettano oppure c’è acqua stagnante e quindi non igienica?
Se volete il mio auspicio vi dico subito che sotto al trampolino vedrei bene un baratro altissimo dal quale fare sfracellare tutti quelli che si presentano per “fare il patto”, di qualunque “colore” siano; così avremmo veramente l’auspicato “ricambio” che viene invocato da tutti, anche da coloro che sarebbero rottamati, ma che sanno bene come ciò non possa avvenire, in quanto i rottamandi hanno la maggioranza e – come si dice – in democrazia la maggioranza decide; quindi, ci vuole altro….!!

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