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venerdì, luglio 02, 2010

BHOPAL 

Molti di voi ricorderanno questo nome: si riferisce ad una località dell’India, dove nel 1986 la fabbrica di pesticidi dell’Union Carbide ebbe la fuga di 40 tonnellate di gas letale che provocarono la morte di 15mila persone (secondo le associazioni delle vittime i morti sarebbero stati 25mila): forse la più grave catastrofe del genere!
Appunto, dopo 26 anni, il Tribunale di New Delhi ha emesso la sentenza: ha riconosciuto colpevoli di “negligenza fatale” otto ex dirigenti della fabbrica (ovviamente indiani, dato che nessun americano era sotto processo) condannando ciascuno a 2 anni di prigione e ad una multa di 100mila rupie (1.771 euro); la Union Carbide è stata condannata a pagare un’ammenda di 500mila rupie (poco meno di 9.000 euro).
Queste le “assurde” sentenze, ma non basta: a distanza di 26 anni la vita per i sopravvissuti è ancora tormentata da gravi problemi di salute; basti pensare che l’intero sito della fabbrica non ha ricevuto ancora nessuna azione di “bonifica”.
Cosa emerge da questa notizia? Anzitutto che l’uomo è l’animale più “cattivo” di quelli che esistono sulla faccia delle terra e che la “giustizia” non è di questo mondo: pensate che i magistrati indiani non hanno saputo fare che stilare quella sentenza che in pratica assolve tutto e tutti; insomma nessuna pena per gli uomini.
E allora, ecco la pena che arriva: un illustre scienziato – Frank Fenner, docente di microbiologia all’Australian National University – afferma che la razza umana e gran parte delle razze animali saranno estinte entro i prossimi cento anni. Quali i motivi? Prima di tutto a causa di una violenta esplosione demografica e subito dopo per i consumi eccessivi, portati oltre ogni ragionevole limite, e – aggiungo io – per la malvagità mostrata nei secoli. Altri scienziati si schierano contro l’eccessivo allarmismo di Fenner, sostenendo che – pur in presenza dei mutamenti che avverranno sulla Terra – l’uomo saprà adottare in tempo le misure necessarie ad arrestarne le cause.
Per la verità, le spiegazioni del consesso scientifico non sono delle vere e proprie asserzioni scientifiche, ma semplici auspici di una sorta di ravvedimento e di sistemazione delle cose che vengono accreditato all’uomo; ma ci sono coloro che, come il sottoscritto, non hanno molta simpatia per questo essere che dal suo arrivo ha combinato un sacco di pasticci. E allora??
Intanto nei prossimi giorni Fenner terrà una conferenza centrata sulle problematiche dei cambiamenti climatici e sulle azioni eventualmente da intraprendere: mi sembra ovvio ritenere che ci saranno delle gustose novità circa l’estinzione della razza umana che dovrebbe avvenire – tengo a ribadirlo – non per una causa esterna ma solo per sua mano, o meglio, per sue mancanze.
Che si creda alla “creazione” divina oppure a quella scientifica (il piccolo grumo che per effetto di “qualcosa” diventa materia), deve convenire che l’uomo è tra gli ultimi arrivati sulla faccia della Terra, molto dopo quasi tutti gli animali e le piante; eppure, appena arrivato ha preteso di spadroneggiare sull’intero pianeta in barba ad ogni legge e soprattutto senza un briciolo di discrezione.
Ma alla fin fine, questo “uomo”, questo essere malvagio ed irresponsabile, non è neppure così furbo: se pensiamo alla prima soluzione del creato (quella divina), l’uomo si sarebbe fatto fregare come un pollo da Eva e dal serpente, rimettendoci tutto quello che gli era stato promesso; quindi – sia pure ribadendo la sua malvagità e stupidità – riconosciamogli la sofferenza per questo sbaglio e abbiamo un po’ di pietà per lui!!
Anche lui come il leone e la gazzella, tra cento anni sarà estinto: ma sarà proprio così?

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