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martedì, giugno 22, 2010

TEMPI DURI PER I MITI 

Sono due i personaggi fino a qualche tempo fa mitizzati e che cominciano ad avere uno scolorimento dell’immagine, forse a causa del tempo oppure, più probabilmente, per la stupidità dei nostri contemporanei.
Il primo è il Generale Charles De Gaule, di cui in questi giorni ricorre il settantesimo anniversario del famoso appello lanciato il 18 giugno 1940 sulle onde della BBC, con cui chiedeva alla Francia di resistere ai tedeschi e di non arrivare mai e in nessun caso alla pace con Hitler.
In Francia, quasi tutte le sue idee sono state “superate” dagli odierni politici i quali hanno messo in un cassetto l’immagine del generale e non hanno nessuna voglia di riprenderla; l’ultimo è stato Sarkozy, il quale – pur avendo partecipato alle celebrazioni tenutesi a Londra – si è tenuto alla larga dalle idee golliste ed in particolare dalla principale, che diceva di “tenersi a debita distanza dagli Stati Uniti”: l’attuale Presidente francese si è dimostrato invece il più filo-americano di tutti.
Anche la gente comune si dimostra in linea con questo declino del generale: un recente sondaggio dice che il 45% dei francesi ritiene che il gollismo non significhi più niente ed il 28% lo considera addirittura “superato”.
Mi piace molto la frase pronunciata da una saggista francese, Corinne Maier, che dice: “come tutte le statue, anche quella di De Gaulle si è riempita di polvere ed è diventata ingombrante”; in sostanza, buttata a mare la “grandeur” ed il suo inventore, si arriva a contestare anche l’autorevolezza dello scrittore/De Gaulle, cosicché viene bocciata la proposta di mettere in programma per l’ultimo anno del liceo, il terzo volume delle “Memorie di Guerra”, accanto a Beckett e Omero.
Il secondo personaggio che – sempre durante le commemorazioni di Londra – ha avuto quello che potremmo definire “uno schiaffo morale”, è stato Churchill, il quale – in onore del salutismo esasperato – ha avuto la foto corretta: il celebre sigaro Avana è stato “sbanchettato elettronicamente” e così il celebre statista inglese appare senza niente in bocca, ma con un sorriso un po’ ebete derivante dalla mancanza del sigaro.
Il grande statista inglese, colui che non fu mai sottomesso da Hitler o da altri despoti dell’epoca, colui che ha salvato l’Inghilterra e quindi la civiltà occidentale, ha subito l’onta del “taglio del sigaro”, strumento del quale faceva uso in continuazione, arrivando a consumarne tra i 6 e i 10 al giorno.
E stanno facendo un’altra operazione di “trasformazione”: cercano di modificare il modo di vita di Churchill riducendolo a un “quasi astemio”, quando invece sappiamo benissimo che era un fortissimo bevitore: non beveva mai acqua, durante il giorno consumava solo champagne (minimo una bottiglia al giorno, ma spesso due) e due o tre bicchieri di whisky e altrettanti di cognac; se questo è un astemio!!
Nonostante l’alcool che ingurgitava, appariva quasi sempre sobrio; solo alla sera, qualche volta barcollava e fu proprio in una di queste occasioni che venne ripreso da una signora, alla quale rispose causticamente: “lei signora è brutta e rimarrà tale anche domani mattina, io invece domani mattina sarò perfettamente sobrio!!”.
Ricordiamoci che sia Hitler che Mussolini erano degli asceti nel bere e nel fumare, ma poi facevano altre cose!! Comunque, facciamo un’ipotesi: se De Gaulle e Churchill fossero stati nostri statisti, come ci saremmo ritrovati? Ci avremmo rimesso a scambiarli con quelli che abbiamo avuto o ci avremmo guadagnato? Chiaro che con i ”se” non si fa la storia, però…..

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