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domenica, maggio 23, 2010

MA TU CE L'HAI IL CAMMELLO? 

Il significato del titolo cercherò di spiegarlo nel corso del post, ma vedrete che sarà interessante scoprire “il possessore” del cammello; anzitutto diciamo subito che stiamo occupandoci dei problemi finanziari legati alla presente crisi economica mondiale e, in particolare al problema delle Borse, autentico termometro sul quale si valuta l’andamento di un paese; ma è un giusto termometro??
Che cosa è la Borsa Valori? La Borsa valori è un mercato, altamente regolamentato (vedremo dopo in quale modo), dove vengono scambiati valori mobiliari e valute estere. Si tratta di un mercato secondario, perché vengono trattati strumenti finanziari che sono già stati emessi e che sono quindi già in circolazione; è inoltre un mercato ufficiale (o regolamentato) poiché sono disciplinate in modo specifico tutte le operazioni di negoziazione, le loro modalità, e gli operatori e tipologie contrattuali ammessi. Compito della Borsa è quello di ricevere gli ordini di compravendita dagli operatori ed eseguirne la compravendita, attenendosi alla legge della domanda e dell'offerta. Il lavoro degli operatori (traders) viene chiamato trading ("scambio") dato che appunto viene scambiato uno strumento finanziario con del denaro contante.
Fin qui tutto chiaro, tutto limpido, solo che a quanto sopra detto deve essere aggiunto il problema delle vendite allo scoperto (“naked”, cioè “nude”, senza niente da entrambe le parti) e qui entra in gioco la storiella dalla quale ho tratto il titolo del post.
All’ombra di una palma, due arabi stanno trattando da ore la vendita di un cammello; ad un certo punto il venditore, spazientito, sbotta “Ma tu i soldi li hai per comprare il cammello?” ed il venditore risponde “Tranquillo, amico mio, fammi vedere finalmente questo tuo benedetto cammello e solo allora ti farò vedere i miei soldi”: in concreto erano due operatori di borsa che stavano operando “allo scoperto”!!
Infatti, in un mercato normale siamo certi che lo scambio di “soldi veri” contro “titoli posseduti” è garantito da una autorità, così come è assicurato che il prezzo si forma grazie a regole corrette di domanda e offerta; ma se il tutto avviene “allo scoperto”, succede che i due contraenti non hanno né i soldi e neppure i titoli e quindi è solo una scommessa, nella quale uno è rialzista e l’altro è ribassista, un po’ come la scommessa su due cavalli, in cui io dico che vince quello bianco e tu quello nero.
Una quindicina di giorni fa, a Wall Street, il titolo “Procter & Gamble” ha subito in pochi minuti un crollo di circa il 50% senza alcun motivo “industriale” apparente, ma solo perché attaccato dalla speculazione che ha buon gioco in quanto opera in un mercato regolato malissimo; poi arriva la Merkel che proibisce la vendita allo scoperto, cioè senza titoli e senza soldi, e molti s’indignano, invece di ringraziarla, come dovrebbero fare coloro che vanno in borsa non per speculare ma per investire: è diverso!!
Comunque, se la gente vuole scommettere, lo faccia pure, ma non per questo determini l’andamento di un mercato e, alla lunga, addirittura dell’economia di una Nazione; lo faccia nei modi e nei luoghi appositamente adibiti.
Io sono un appassionato di cavalli – non uno scommettitore – e capisco che il gioco sia una delle principali fonti di entrata che mandano avanti il sistema; ma il tutto avviene nella nicchia ristretta dell’ippica e non travalica oltre; cioè non determina e non incide su nient’altro che sul comparto ippico che, se le scommesse aumentano, vede la propria situazione migliorare, se diminuiscono, tutti i componenti devono tirare la cinghia: ma oltre a questo non andiamo, non si rischia di diminuire la pensione o lo stipendio di qualcuno per questo calo del settore ippico. Chiaro il concetto!!

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