lunedì, aprile 26, 2010
MALRICOMPENSATI
Il titolo sta a significare che al mondo sono esistiti, esistono ed esisteranno sempre delle persone che sono ricompensate in misura ridotta rispetto al proprio operato.
Se mi consentite, il primo di questi “sfortunati” è Gesù che dopo avere predicato la bontà e la moralità, è stato “ricompensato” (anche dagli amici) con l’accusa di bestemmia e crocifisso.
Dopo di lui, tanti altri sono stati “malricompensati”: a titolo di esempio cito Lincoln che dopo aver tolto la schiavitù a danno dei latifondisti, venne ucciso da un attentatore, poi Martin Luter King, reo di aver affermato che i negri erano esseri umani uguali ai bianchi, che subì la stessa sorte (ucciso da un attentatore) e così accadde per i fratelli Kennedy, dei quali John voleva togliere la guerra del Vietnam ai costruttori di armi e Bob voleva combattere la mafia seriamente: entrambi uccisi in oscuri attentati.
Adesso tocca ad Obama – al quale ovviamente non auguriamo la stessa sorte – che si è impegnato a togliere la sanità a chi si avvale del più vile dei ricatti per guadagnare miliardi di dollari (le assicurazioni) e, dopo avere vinto, sia pure in maniera controversa, troverà adesso una forte opposizione da parte dei governatori di alcuni Stati.
Da questa prima disanima si deduce che tutti coloro che “toccano il potere”, quello che conta, quello vero, quello dei soldi, si ritrova con i polpastrelli bruciacchiati, sia che abbia una carica politica e sia che possieda un carisma pubblico.
Su questo assioma, vorrei immeterci il nuovo scandalo finanziario, quello della Goldman Sachs, la più grande banca d’affari del mondo, messa sotto accusa dalla Sec (la commissione di controllo della Borsa) per i miliardi di dollari che ha fatto perdere ai propri investitori che hanno scommesso sul rialzo dei mutui subprime, rialzo che naturalmente non è avvenuto e quindi gli scommettitori ci hanno lasciato le penne.
Da notizie di stampa sembra che l’ad della grande banca, tale Lloyd Brankfein, proprio mentre i suoi tantissimi clienti piangevano sulla distruzione del proprio capitale, esultava in maniera anche scomposta, festeggiando la sua “scommessa”; lui infatti aveva scommesso che i mutui subprime avrebbero continuato a scendere e quindi aveva vinto, ritrovandosi così in tasca un bel gruzzolo.
Questo tipo di investimento, ma io lo chiamerei più propriamente “scommessa”, parte dal presupposto di poter prendere una posizione su qualunque fatto che scuota il mercato; per esempio, io posso “credere” che il grano scenderà di prezzo e cercare in Borsa coloro che invece “credono” che il grano aumenterà il proprio costo; alla scadenza di questa scommessa, si fanno i conti e si stabilisce chi ha vinto.
Come si può vedere, il tutto è di una semplicità disarmante e può riguardare qualunque situazione e qualunque evento; siamo nel campo della scommessa pura e semplice e quindi a niente – o a poco – valgono le conoscenze previe circa l’evento.
Quello che mi preoccupa è che questo andazzo è diventato patrimonio anche di moltissimi enti locali nostrali che utilizzano i soldi della gente per effettuare queste “scommesse”, mettendo in bilancio i pezzi di carta – “straccia” – se la scommessa è perduta, non ancora da gettare, se l’evento è ancora da scadere.
Mi si dice che il grandissimo casino che sta dietro alla situazione catastrofica della Grecia, discenda proprio da questi “derivati” che hanno sempre fatto parte del bilancio greco come se fossero titoli “buoni” e invece sono cartaccia.
Ma torniamo ai “malricompensati”: Obama sta avendo forti contrasti nel mettere a punto una legge severa per stroncare questo malcostume; come volevasi dimostrare!
Se mi consentite, il primo di questi “sfortunati” è Gesù che dopo avere predicato la bontà e la moralità, è stato “ricompensato” (anche dagli amici) con l’accusa di bestemmia e crocifisso.
Dopo di lui, tanti altri sono stati “malricompensati”: a titolo di esempio cito Lincoln che dopo aver tolto la schiavitù a danno dei latifondisti, venne ucciso da un attentatore, poi Martin Luter King, reo di aver affermato che i negri erano esseri umani uguali ai bianchi, che subì la stessa sorte (ucciso da un attentatore) e così accadde per i fratelli Kennedy, dei quali John voleva togliere la guerra del Vietnam ai costruttori di armi e Bob voleva combattere la mafia seriamente: entrambi uccisi in oscuri attentati.
Adesso tocca ad Obama – al quale ovviamente non auguriamo la stessa sorte – che si è impegnato a togliere la sanità a chi si avvale del più vile dei ricatti per guadagnare miliardi di dollari (le assicurazioni) e, dopo avere vinto, sia pure in maniera controversa, troverà adesso una forte opposizione da parte dei governatori di alcuni Stati.
Da questa prima disanima si deduce che tutti coloro che “toccano il potere”, quello che conta, quello vero, quello dei soldi, si ritrova con i polpastrelli bruciacchiati, sia che abbia una carica politica e sia che possieda un carisma pubblico.
Su questo assioma, vorrei immeterci il nuovo scandalo finanziario, quello della Goldman Sachs, la più grande banca d’affari del mondo, messa sotto accusa dalla Sec (la commissione di controllo della Borsa) per i miliardi di dollari che ha fatto perdere ai propri investitori che hanno scommesso sul rialzo dei mutui subprime, rialzo che naturalmente non è avvenuto e quindi gli scommettitori ci hanno lasciato le penne.
Da notizie di stampa sembra che l’ad della grande banca, tale Lloyd Brankfein, proprio mentre i suoi tantissimi clienti piangevano sulla distruzione del proprio capitale, esultava in maniera anche scomposta, festeggiando la sua “scommessa”; lui infatti aveva scommesso che i mutui subprime avrebbero continuato a scendere e quindi aveva vinto, ritrovandosi così in tasca un bel gruzzolo.
Questo tipo di investimento, ma io lo chiamerei più propriamente “scommessa”, parte dal presupposto di poter prendere una posizione su qualunque fatto che scuota il mercato; per esempio, io posso “credere” che il grano scenderà di prezzo e cercare in Borsa coloro che invece “credono” che il grano aumenterà il proprio costo; alla scadenza di questa scommessa, si fanno i conti e si stabilisce chi ha vinto.
Come si può vedere, il tutto è di una semplicità disarmante e può riguardare qualunque situazione e qualunque evento; siamo nel campo della scommessa pura e semplice e quindi a niente – o a poco – valgono le conoscenze previe circa l’evento.
Quello che mi preoccupa è che questo andazzo è diventato patrimonio anche di moltissimi enti locali nostrali che utilizzano i soldi della gente per effettuare queste “scommesse”, mettendo in bilancio i pezzi di carta – “straccia” – se la scommessa è perduta, non ancora da gettare, se l’evento è ancora da scadere.
Mi si dice che il grandissimo casino che sta dietro alla situazione catastrofica della Grecia, discenda proprio da questi “derivati” che hanno sempre fatto parte del bilancio greco come se fossero titoli “buoni” e invece sono cartaccia.
Ma torniamo ai “malricompensati”: Obama sta avendo forti contrasti nel mettere a punto una legge severa per stroncare questo malcostume; come volevasi dimostrare!