martedì, marzo 23, 2010
COSE BUFFE DAL MONDO
Sono rientrato ieri sera dalla “Settimana del Cinema” in un Liceo siciliano e, anzitutto debbo dirvi che è andato tutto bene e che ancora non sono rincoglionito: sia i giovani che gli insegnanti hanno apprezzato il mio modo di approcciare i sette film che abbiamo visto insieme e alla fine del Corso hanno applaudito sonoramente, creandomi non poco imbarazzo.
Tutto ciò premesso – consentitemi un po’ di pavoneggiarmi – passiamo a un paio di cose che definire buffe credo che sia il modo migliore per presentarle; sentite anche voi e ditemi se non ho ragione: la prima si svolge in Australia e riguarda un “essere” di 48 anni di nome Norrie, nato in Scozia 48 anni fa e avente la patente di maschio; l’uomo – possiamo chiamarlo ancora così – si trasferisce in Australia e ottiene di cambiare sesso, cosa che avviene all’età di 28 anni e così diventa donna, ma il concetto limitativo di uomo o di donna non riempie completamente la psicologia dell’individuo, il quale si rivolger nuovamente alle autorità australiane chiedendo loro di cambiare nuovamente sui documenti la dicitura legata al sesso e indicandoci una nuova condizione, quella di “neutro”; vengono interpellati vari medici ed esperti di grido, i quali però – nonostante gli esami compiuti - non riescono a giungere ad una conclusione certa, cioè non riescono a determinare se Norie possa considerarsi uomo o donna e quindi l’amministrazione decide di acconsentire alla singolarissima richiesta, e così l’ufficio per lo stato civile rilascia a Norrie un nuovo certificato che a fianco dell’indicazione riguardante il sesso, indica “neutro”.
Ma pochi giorni or sono – a dimostrazione che la burocrazie è uguale in tutto il mondo – lo stato del Nuovo Galles del Sud, sulla base della propria autonomia federalista, annulla il certificato di Norie specificando che quella dicitura è inammissibile e quindi viene annullato, riportando così Norrie alla condizione precedente, cioè “donna”.
Insomma, complice una scienza incapace di raccapezzarsi sotto il profilo fisiologico e non concependo l’aspetto psicologico del problema, il nostro/nostra Norrie è in mezzo al guado e non approda in nessuna delle due rive dato che nessuna delle due categorie possibili sembra fare al caso suo e soprattutto gli stanno entrambe “strette”; impossibile dire come andrà a finire la cosa e come si evolverà il problema, tra scienziati e giuristi impegnati in una feroce ma dottissima disputa.
L’altra “cosa buffa” avviene qui da noi, in Italia, precisamente a Modena: gli italiani quando ci si mettono non sono secondi a nessuno!! Ma vediamo cosa è successo: ricordate i film americani che riguardano il problema razziale e che tirano in ballo il “Ku Klux Klan”, cioè quegli uomini incappucciati di nero che inchiodavano i negri sulle croci infuocate? Io credevo che fosse materiale buono solo per i film e che non esistessero ormai più questi turpi individui, e invece vengo a sapere che il Kkk stava mettendo radici anche in Italia, usando ovviamente internet sul quale è comparso un sito che cercava aderenti con lo slogan “aderisci e salva la stirpe italiana” e l’altro “riprendiamoci quello che ci è stato tolto e diamo ai nostri figli il futuro che si meritano”, il tutto inneggiante al Kkk e alle stragi da questo compiuto negli Stati Uniti.
Per fortuna, il dirigente della Polizia Postale di Modena si è accorto della cosa ed ha bloccato immediatamente il sito web; tanto per completezza d’informazione, il Kkk in America conta su 170 sezioni e 5mila adepti che lanciano continuamente minacce al Presidente Obama (c’era da aspettarselo, visto il colore della pelle). A commento, posso solo dire che: “se non fosse da piangere darebbe da ridere”!!
Tutto ciò premesso – consentitemi un po’ di pavoneggiarmi – passiamo a un paio di cose che definire buffe credo che sia il modo migliore per presentarle; sentite anche voi e ditemi se non ho ragione: la prima si svolge in Australia e riguarda un “essere” di 48 anni di nome Norrie, nato in Scozia 48 anni fa e avente la patente di maschio; l’uomo – possiamo chiamarlo ancora così – si trasferisce in Australia e ottiene di cambiare sesso, cosa che avviene all’età di 28 anni e così diventa donna, ma il concetto limitativo di uomo o di donna non riempie completamente la psicologia dell’individuo, il quale si rivolger nuovamente alle autorità australiane chiedendo loro di cambiare nuovamente sui documenti la dicitura legata al sesso e indicandoci una nuova condizione, quella di “neutro”; vengono interpellati vari medici ed esperti di grido, i quali però – nonostante gli esami compiuti - non riescono a giungere ad una conclusione certa, cioè non riescono a determinare se Norie possa considerarsi uomo o donna e quindi l’amministrazione decide di acconsentire alla singolarissima richiesta, e così l’ufficio per lo stato civile rilascia a Norrie un nuovo certificato che a fianco dell’indicazione riguardante il sesso, indica “neutro”.
Ma pochi giorni or sono – a dimostrazione che la burocrazie è uguale in tutto il mondo – lo stato del Nuovo Galles del Sud, sulla base della propria autonomia federalista, annulla il certificato di Norie specificando che quella dicitura è inammissibile e quindi viene annullato, riportando così Norrie alla condizione precedente, cioè “donna”.
Insomma, complice una scienza incapace di raccapezzarsi sotto il profilo fisiologico e non concependo l’aspetto psicologico del problema, il nostro/nostra Norrie è in mezzo al guado e non approda in nessuna delle due rive dato che nessuna delle due categorie possibili sembra fare al caso suo e soprattutto gli stanno entrambe “strette”; impossibile dire come andrà a finire la cosa e come si evolverà il problema, tra scienziati e giuristi impegnati in una feroce ma dottissima disputa.
L’altra “cosa buffa” avviene qui da noi, in Italia, precisamente a Modena: gli italiani quando ci si mettono non sono secondi a nessuno!! Ma vediamo cosa è successo: ricordate i film americani che riguardano il problema razziale e che tirano in ballo il “Ku Klux Klan”, cioè quegli uomini incappucciati di nero che inchiodavano i negri sulle croci infuocate? Io credevo che fosse materiale buono solo per i film e che non esistessero ormai più questi turpi individui, e invece vengo a sapere che il Kkk stava mettendo radici anche in Italia, usando ovviamente internet sul quale è comparso un sito che cercava aderenti con lo slogan “aderisci e salva la stirpe italiana” e l’altro “riprendiamoci quello che ci è stato tolto e diamo ai nostri figli il futuro che si meritano”, il tutto inneggiante al Kkk e alle stragi da questo compiuto negli Stati Uniti.
Per fortuna, il dirigente della Polizia Postale di Modena si è accorto della cosa ed ha bloccato immediatamente il sito web; tanto per completezza d’informazione, il Kkk in America conta su 170 sezioni e 5mila adepti che lanciano continuamente minacce al Presidente Obama (c’era da aspettarselo, visto il colore della pelle). A commento, posso solo dire che: “se non fosse da piangere darebbe da ridere”!!