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martedì, gennaio 12, 2010

LE COSE PIU' URGENTI DA FARE 

Rientrato al lavoro con la faccia sistemata benissimo da un bravo chirurgo, il nostro premier deve sapere – ammesso e non concesso che già non lo sappia – che gli italiani lo aspettano al varco sulle cose da fare e stia pur certo che l’aumento di tre punti sull’indice di popolarità è facilmente ribaltabile: basta che si fermi il cosiddetto “partito del fare” e dia il posto al “partito delle chiacchiere e delle polemiche” perché la gente gli volti rapidamente le spalle. Ed io, dal mio modesto pulpito, mi permetto di presentare quelle che sono – secondo me – le vere priorità nel nostro Paese: giustizia sociale, sanità, giustizia e immigrazione; il tutto, ovviamente non in questo ordine.
Di questi quattro problemi mi permetto anche di indicare i motivi per cui la gente chiede a gran voce la soluzione; per la giustizia sociale non credo che meriti spendere troppe parole: si pensi solo che in questa maledetta crisi economica e finanziaria, le categorie che più ci hanno rimesso sono quelle “ultime”, facilitando così una ulteriore apertura della famosa “forbice” che determina, visivamente, le differenze sociali. Quindi ben vengano interventi sulla tassazione e, in particolare, sulle detrazioni, purché siano rivolti a raggiungere una maggiore equità sociale.
Per quanto riguarda la sanità, la gente è stufa di leggere cose assurde e di apprendere che nessuno ha pagato per l’accaduto; è di oggi il caso di una signora che si trova in ospedale (Ginecologia e Ostetricia) e, all’allarme della donna che sente delle forti contrazioni, il medico di turno le risponde che si tratta solo di cistite e la invita ad andare in bagno per cercare di orinare; la donna esegue e, proprio in bagno, ….. partorisce, una bambina “prematura” di soli 500 grammi. Chi paga? Nessuno.
Tanto per completezza, ci sarebbe l’altro caso di un signore che sentendo dei lancinanti dolori al petto, si reca al Pronto Soccorso di una Misericordia e il medico di turno, dopo averlo visitato, lo invia al più vicino Ospedale con una ambulanza con “codice rosso”; lì viene visitato dai medici che gli diagnosticano dei “dolori intercostali” e lo dimettono: arriva a casa e dopo poco muore. Chi paga? Nessuno!
Passiamo adesso alla giustizia e riferiamoci solo a due casi recenti: il primo riguarda il giovane Alberto Stasi che nell’agosto 2007, viene accusato di avere ucciso la fidanzata, Chiara Poggi, e - dopo un certo periodo trascorso in carcere – subisce un processo che….lo assolve, probabilmente per grosse lacune nell’impianto accusatorio.
Secondo caso: nel luglio 2008 il Presidente della Regione Abruzzo, Ottaviano Del Turco, viene arrestato in quanto accusato di aver percepito varie tangenti da elementi interessati alla sanità privata; passa un certo periodo in carcere e quindi viene messo agli arresti domiciliari in attesa del Processo che ancora non si è svolto, perché dalle indagini esperite dai Carabinieri, non ci sarebbero tracce di queste tangenti; è una assoluzione annunciata? Ma ai due signori (Stasi e Del Turco), le pene subite e i giorni trascorsi in carcere chi glieli ripaga? Nessuno! Non va bene così, sia ben chiaro!!
E siamo all’ultimo punto – l’immigrazione – e anche per questo la gente al di là di tante chiacchiere, esige che le autorità – sentiti anche i pareri della gente – metta mano ad un piano generale che, d’intesa con l’Europa, possa sistemare la questione: la quale mi sembra che verta su due punti: l’ineluttabilità degli arrivi di questi fuggiaschi e la regolamentazione del problema, anche e soprattutto per quanto attiene alla permanenza ed al lavoro in Italia; mi chiedo come sia stato possibile che a Rosarno nessuna autorità (Ispettorato del Lavoro ed altre strutture similari) si fosse accorta della enorme massa di lavoratori pagati “a nero” e sfruttati bestialmente? Tutti ciechi??

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