martedì, gennaio 19, 2010
GRAZI EURO
In questi giorni viene diffuso il risultato di una indagine condotta da Federconsumatori e Adusbef sull’andamento dei prezzi dal 2002 – anno in cui è entrato in vigore l’euro – e il 2009; una prima considerazione è che tutti i mezzi d’informazione che ho avuto la ventura di leggere, non hanno dato seguito a nessun particolare commento circa questo andamento ed anzi, il giorno dopo la pubblicazione della ricerca, hanno tolto la notizia dal giornale o dai telegiornali: se mi domandate il motivo di tale atteggiamento, sono costretto a dire che “fanno a mezzo con coloro che ci hanno guadagnato così mostruosamente”; se non mi chiedete niente, vi dico lo stesso il mio parere: “è semplicemente vergognoso che sia accaduto questo e nessuno sia stato in grado di prendere provvedimenti”.
Ma andiamo con ordine e quindi torniamo ai dati pubblicati su tale andamento: le variazioni di prezzo – ovviamente in più – dei generi sottoposti a tale indagine, ha evidenziato un aumento del 290% (quindi quasi triplicato) del cono gelato, del 207% delle penne a sfera, del 162% del tramezzino, del 155% della pizza margherita, del 113% della sogliola, del 113% dei biscotti, del 111% della lavatura dei pantaloni, del 104% del caffé, del 96% della pizza quattro sragioni e del 95% dei jeans: questi sono i generi merceologici che sono stati pubblicati e di questi vi riferisco; magari posso obbiettare che sarebbe stato senz’altro più interessante conoscere l’andamento di alcune voci del bilancio familiare che sono ancora più importanti e vi incidono più pesantemente: mi riferisco alle utenze di luce, gas, acqua e telefono, nonché a generi di grosso utilizzo tipo pane, pasta, carne e verdura.
Di contro a questo ci sarebbe da mettere lo stipendio dei lavoratori – operai e impiegati – e dei pensionati, ma di questo è inutile parlare, perché ognuno di noi sa bene che la cifra percepita è esattamente quella in lire, diviso il fattore di cambio di 1.9, quindi colui che percepiva 2milioni, si è ritrovato in tasta poco più di 1000 euro: chiaro?
In proposito ci sarebbe anche da aggiungere che gli agricoltori – “implicati” per la loro fornitura di grano e di latte – hanno dichiarato che i loro prezzi sono addirittura più bassi di sette anni fa.
Il tutto, quindi deve essere ricondotto ad una mostruosa speculazione ai danni dell’ultimo anello della catena del consumo e questa scellerata operazione è costata, secondo calcoli delle stesse strutture di consumatori, 183miliardi a lavoratori e pensionati, cosicché l’incidenza a carico della famiglia media è stata di 9.178 euro.
Come avremmo potuto combattere questa odiosa speculazione: gli strumenti ci sarebbero, sia con “Mister Prezzi”, un signore – illustre sconosciuto molto ben retribuito – che dovrebbe occuparsi di anomali aumenti dei prezzi e sia con l’Antitrust, una delle tante Agenzie create, come le altre, per non risolvere assolutamente niente e che diventano solo delle fucine di raccomandati che percepiscono lauti stipendi: e basta.
A proposito di quest’ultima struttura, il suo Presidente, Antonio Catricalà, in merito ai recenti aumenti dei carburanti, ha fatto la seguente dichiarazione veramente roboante: “non capisco il perché di questi aumenti”: caro Presidente, è come se l’incaricato di una indagine per omicidio, per prima cosa affermasse “non capisco il motivo per cui è morto”.
Insomma, come avrete capito, ormai chi ha avuto, ha avuto e quindi lasciamo perdere; ma non mi sembra giusto e – così come ho fatto dall’avvento dell’euro – voglio ribadire che questa è l’ennesima fregatura che l’Europa ci regala; chiaro il concetto??
Ma andiamo con ordine e quindi torniamo ai dati pubblicati su tale andamento: le variazioni di prezzo – ovviamente in più – dei generi sottoposti a tale indagine, ha evidenziato un aumento del 290% (quindi quasi triplicato) del cono gelato, del 207% delle penne a sfera, del 162% del tramezzino, del 155% della pizza margherita, del 113% della sogliola, del 113% dei biscotti, del 111% della lavatura dei pantaloni, del 104% del caffé, del 96% della pizza quattro sragioni e del 95% dei jeans: questi sono i generi merceologici che sono stati pubblicati e di questi vi riferisco; magari posso obbiettare che sarebbe stato senz’altro più interessante conoscere l’andamento di alcune voci del bilancio familiare che sono ancora più importanti e vi incidono più pesantemente: mi riferisco alle utenze di luce, gas, acqua e telefono, nonché a generi di grosso utilizzo tipo pane, pasta, carne e verdura.
Di contro a questo ci sarebbe da mettere lo stipendio dei lavoratori – operai e impiegati – e dei pensionati, ma di questo è inutile parlare, perché ognuno di noi sa bene che la cifra percepita è esattamente quella in lire, diviso il fattore di cambio di 1.9, quindi colui che percepiva 2milioni, si è ritrovato in tasta poco più di 1000 euro: chiaro?
In proposito ci sarebbe anche da aggiungere che gli agricoltori – “implicati” per la loro fornitura di grano e di latte – hanno dichiarato che i loro prezzi sono addirittura più bassi di sette anni fa.
Il tutto, quindi deve essere ricondotto ad una mostruosa speculazione ai danni dell’ultimo anello della catena del consumo e questa scellerata operazione è costata, secondo calcoli delle stesse strutture di consumatori, 183miliardi a lavoratori e pensionati, cosicché l’incidenza a carico della famiglia media è stata di 9.178 euro.
Come avremmo potuto combattere questa odiosa speculazione: gli strumenti ci sarebbero, sia con “Mister Prezzi”, un signore – illustre sconosciuto molto ben retribuito – che dovrebbe occuparsi di anomali aumenti dei prezzi e sia con l’Antitrust, una delle tante Agenzie create, come le altre, per non risolvere assolutamente niente e che diventano solo delle fucine di raccomandati che percepiscono lauti stipendi: e basta.
A proposito di quest’ultima struttura, il suo Presidente, Antonio Catricalà, in merito ai recenti aumenti dei carburanti, ha fatto la seguente dichiarazione veramente roboante: “non capisco il perché di questi aumenti”: caro Presidente, è come se l’incaricato di una indagine per omicidio, per prima cosa affermasse “non capisco il motivo per cui è morto”.
Insomma, come avrete capito, ormai chi ha avuto, ha avuto e quindi lasciamo perdere; ma non mi sembra giusto e – così come ho fatto dall’avvento dell’euro – voglio ribadire che questa è l’ennesima fregatura che l’Europa ci regala; chiaro il concetto??