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giovedì, gennaio 28, 2010

ED ORA PARLIAMO DI RAGAZZI 

Prima di tutto, voglio riportare alcuni eventi drammatici che hanno avuto per protagonisti dei giovanissimi (maschi e femmine); tralascio per brevità tutti i casi di bambini “violati” sessualmente da parenti o amici: sarebbe troppo lungo!!
Voglio invece parlare di alcuni eventi che hanno visto come protagonisti dei ragazzi al di sotto dei 18 anni: il primo riguarda Neha Sawant, una bambina indiana di 11 anni, diventata famosa per avere partecipato con successo ad un “reality show” di ballo: la piccola si è impiccata a casa sua con una sciarpa ed il motivo del gesto sembra essere la decisione della famiglia di farle abbandonare l’attività artistica e riprendere gli studi interrotti: ormai si sentiva una “diva” e l’hanno rimandata a scuola!
Nella stessa città di Neha, Mumbai, altri due adolescenti hanno seguito la stessa sorte: uno studente di 12 anni, Shant Patil è stato trovato morto nel bagno della sua scuola, mentre una ragazzina di 18 anni, Bajanjit Kaur si è suicidata utilizzando un ventilatore da soffitto; entrambi non hanno lasciato nessuno scritto che spiegasse il gesto.
In merito al malessere dei giovanissimi, torniamo a casa nostra e parliamo di una ragazzina di 14 anni – nome di fantasia: Sandra – che ha avuto un malore mentre si trovava in classe ed è stata portata all’ospedale per accertamenti; si ipotizzava che si fosse in presenza di assunzione di droghe, ma la verità era ben diversa: la ragazzina aveva smesso di mangiare da alcuni giorni, dopo che il fidanzatino l’aveva lasciata e così si era sentita male; un atteggiamento “antico” che mi fa ben sperare; speriamo che le cose tra i due giovani si aggiustino!!
Vediamo che in tutto il mondo i ragazzi “esagerano” i loro comportamenti fino a raggiungere soglie pericolose e dobbiamo chiedercene il motivo; uno dei più plausibili mi appare quello del rapporto “falso” con i mezzi di comunicazione di massa, in particolare la TV, specie per l’assunzione di stili e modi di comportamento.
Nell’età adolescenziale è importantissimo trovare “modelli” a cui ispirarsi e, in assenza di quelli familiari – non presenti sulla scena oppure obsoleti e silenziosi – il mondo che propone la TV diviene il mondo della ricerca etica del modello di vita; e poiché i mass-media propongono “immagini” di modelli, cose cioè che non corrispondono a quanto si può raggiungere nella vita, si hanno, a breve, frustrazioni e falsi idoli ci vengono proposti come assolute garanzie di successo.
Senza voler essere “bacchettone”, tutt’altro, la TV nostrale – ma credo che sia lo stesso in altri Paesi – sforna una parolaccia ogni 20 minuti e un insulto addirittura ogni 8; ed il record di ascolto del “Grande Fratello” (7 milioni e mezzo di spettatori, 31,86% di share) è stato raggiunto dalla puntata che proponeva il concorrente “bestemmiatore” e l’attesa per le decisioni circa l’espulsione o meno del giovanotto: quasi un telespettatore su 3 si è sintonizzato sul GF per vedere se le proteste del Codacons e del Moige (Movimento genitori) avrebbe avuto seguito: per la completezza dell’informazione, vi dico che il concorrente è stato espulso ma – sicuramente - è già in giro per locali notturni a “farsi vedere” (ovviamente a pagamento), pur non sapendo fare assolutamente niente; se volete scommettere, per me – a breve - diventerà quello più famoso e gettonato nel mondo dello spettacolo.
Ma torniamo ai nostri ragazzi: la psicologia ci dice che gli adolescenti cercano dei modelli che diano loro forti emozioni e nei quali si possano identificare; non ci sono tanti ragionamenti, ma solo identificazione passiva e quindi si segue soltanto la via dell’emotività assoluta: chi meglio della TV per fare questo?

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