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mercoledì, dicembre 09, 2009

ZIBALDONE N.12 

In questo zibaldone di fine anno mi occupo di tre eventi, modesti forse come rilevanza, ma che a me hanno interessato per più di una ragione.
Il primo si svolge a Firenze e vede due squadre di ragazzini (classe 2001) che entrano in campo per una normale partita di calcio; sugli spalti gli spettatori , pochi e composti quasi esclusivamente da genitori, è tranquilla, finché uno dei padri suggerisce al figlioletto in campo di “entrare duro sull’avversario”. Basta questo perché i gradoni dello stadio si trasformino in un campo di battaglia con i genitori delle due squadre che si menano di santa ragione. E i ragazzini/giocatori? Per un po’ continuano a giocare, poi – visto il modo di comportarsi dei genitori –rientrano “disgustati” (questo l’ho aggiunto io) negli spogliatoi, interrompendo il gioco; della serie: per questi “spettatori” non vale la pena di giocare! Bravi ragazzi; ce ne fossero tanti così!!
Il secondo ha sede ancora in Toscana, precisamente a Pistoia, dove alcuni bambini sono stati maltrattati dalla direttrice e dall’insegnante di un asilo nido; per fortuna dei giovanissimi, un genitore (di professione poliziotto) si è accorto di qualcosa di strano nel comportamento del figlio e così ha istallato delle telecamere che hanno mostrato al magistrato tutte le sevizie e i maltrattamenti di queste due “megere”: schiaffi, punizioni da lager nazista e colpi sulla testa dei bimbi erano la norma.
Ma quello che mi ha ancora di più colpito è stato un discorso fatto in TV da una madre, la quale ha affermato che dalla scuola frequentata dal figlio le hanno telefonato per avvertirla di correre subito a scuola perché il figlio si era ferito alla lingua; la donna è accorsa sconvolta ed ha trovato il bambino in un lago di sangue: l’insegnante gli aveva tagliato un pezzetto di lingua, dicendogli “così impari a chiacchierare”; arrestata e processata, la “tagliatrice di lingua” si è vista infliggere ben due mesi di reclusione, ovviamente con la condizionale; la madre, diceva che lei e l’avvocato avevano chiesto una pena severa: se questa è severità! Valla a capire la giustizia!!
Il terzo è una notizia che ci induce a vedere i programmi televisivi in modo diverso da quello attuale: la cosa più interessante, infatti, sarà contenuta nei titoli di coda; perché, mi chiederete? Ma perché il Ministro “rompiscatole” Brunetta, sta brigando per fare in modo che ogni programma messo in onda dal servizio pubblico, contenga alla fine l’importo dello stipendio che la RAI paga al relativo conduttore.
E intanto ha preteso che questi dati siano presenti sul sito internet dell’emittente; ed è così che abbiamo appreso che il più pagato è Fabio Fazio, il quale - per condurre 64 puntate del suo programma “Che tempo che fa” – percepisce un compenso annuo di due milioni di euro; la Ventura è inferiore, di poco, dato che il suo “cachet” e di un milione e ottocento mila euro, e la Carlucci, per la sola trasmissione “Ballando con le stelle” si porta a casa 1,2 milioni di euro, mentre la Dandini e Santoro prendono 710mila euro (quest’ultimo è stato reintegrato con il ruolo di Direttore; complimenti!!).
La Milena Gabbanelli, autrice di “report”, la trasmissione che ha un ruolo veramente importante e di recente ha permesso alla Polizia di rintracciare il tesoretto di Tanzi, percepisce meno della metà di quello che prendono i suoi colleghi “giornalisti”!!
Da notare che l’idea di Brunetta – per quanto demagogica – ha un suo interesse, anche se non tiene conto di un dato assai importante: gli “ascolti” ed il conseguente indotto pubblicitario, per cui il mezzo milione della Clerici per il Festival di Sanremo, se paragonato ai 600mila euro dati alla Bignardi (media ascolti 11%) per “L’era glaciale” appare come una semplice “mancia”. Chiaro il concetto??

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