giovedì, dicembre 03, 2009
SESSO-POLITICA-GIORNALI
Sembra quasi che i nostri giornalisti non sappiano parlare d’altro che delle marachelle sessuali degli uomini di potere; e quando ci casca qualcuno di importante, non perdono tempo e cominciano a sguazzare nel torbido come se da questo dipendesse la vita della Repubblica, e senza chiedersi quale reato abbia commesso lo sporcaccione.
Si è cominciato con Berlusconi – sporcaccione di natura – del quale se ne sono descritti tutti i vizi, a cominciare dalle “escort” pagate profumatamente, fino alle ragazzine che si sarebbe portato a letto e per concludere con le belle donne con le quali sembra che si sia scambiato dei favori: tu sei “gentile” con me e io ti nomino ministro; detto tra noi non credo sia andata così, ma tutto è possibile.
Abbiamo poi avuto il filone Marrazzo che ha introdotto il problema “trans” (Brenda, Natalie ed altre); dal modo con cui i giornali hanno descritto la situazione sembrerebbe che una nutrita schiera di politici – equamente suddivisi nei vari schieramenti – siano frequentatori di questi “uomini/donne”; il bubbone è scoppiato quando un paio di persone (carabinieri?) hanno tentato un ricatto al Presidente delle Regione Lazio e da quel momento si è “straparlato” su questo particolare comparto del mercato del sesso.
Adesso c’è l’ultimo esempio di questi miasmi velenosi: è stato preannunciato un video porno in cui la Mussolini si “congiunge” con il destrorso Roberto Fiore in una stanza della sede di quest’ultimo; il tutto sarebbe stato ripreso dalle telecamere di servizio in funzione nell’appartamento: peccato che non risulta che in quelle stanze ci fossero telecamere e quindi è facile dedurre che si è trattato di una bufala; ma intanto le prime pagine dei quotidiani hanno sparato il titolo a caratteri cubitali.
In tutti questi casi abbiamo il combinato disposto del ”potere” unito al “sesso”, entrambe le cose messe in modo da sembrare peccaminose e illegali, ma se guardiamo bene, non ci sono reati e quindi la prima pagina dei giornali è usata soltanto per fare “gossip”, cioè per sputtanare il potente di turno; e su questo aspetto vorrei pormi questa domanda: ma è sempre stato così?
La risposta è molto semplice e netta: assolutamente no! Ed a questo scopo voglio ricordare a coloro che per età o per scarsa memoria lo hanno dimenticato, un paio di episodi accaduti in passato che non hanno dato luogo a nessun articolo di giornale.
Il primo avviene negli anni a cavallo tra il ’50 ed il ’60; il Presidente della Repubblica è Giovanni Gronchi, D.C., e grande “estimatore di belle donne”; ebbene, finché era rimasto a fare il deputato, era stato facile fare il dongiovanni, ma quando divenne inquilino del Quirinale, sorse il problema di trovare il modo con cui le varie “donne” potevano accedere alla presenza del Presidente: si trattava di dame dell’aristocrazia, ma anche di soubrette del varietà; insomma il nostro Giovannino sceglieva il meglio e tutte gli cadevano ai piedi; e così a continuato fino alla fin!!
Fu poi il caso, negli anni a cavallo tra l’80 e il ’90, dell’allora Presidente del Consiglio, Bettino Craxi, il quale aveva varie relazioni, ma una donna, in particolare, era quella “ufficiale” ed aveva la sua camera adiacente a quella di Bettino all’Hotel Rafael dove il politico alloggiava durante la settimana.
Ebbene, in entrambi i casi – Gronchi e Craxi – tutti sapevano tutto, ma la stampa non ne parlava; perché? Forse perché la gente dell’epoca non lo avrebbe gradito, mentre adesso tutti noi ci inzuppiamo il pane; forse è così o forse il motivo è un altro, ma di sicuro vi posso confermare - io c’ero purtroppo - che tutti noi si sapeva, ma nessuno stampava niente; vi basti dire che la “donna di Craxi” la conoscevo anch’io!!
Si è cominciato con Berlusconi – sporcaccione di natura – del quale se ne sono descritti tutti i vizi, a cominciare dalle “escort” pagate profumatamente, fino alle ragazzine che si sarebbe portato a letto e per concludere con le belle donne con le quali sembra che si sia scambiato dei favori: tu sei “gentile” con me e io ti nomino ministro; detto tra noi non credo sia andata così, ma tutto è possibile.
Abbiamo poi avuto il filone Marrazzo che ha introdotto il problema “trans” (Brenda, Natalie ed altre); dal modo con cui i giornali hanno descritto la situazione sembrerebbe che una nutrita schiera di politici – equamente suddivisi nei vari schieramenti – siano frequentatori di questi “uomini/donne”; il bubbone è scoppiato quando un paio di persone (carabinieri?) hanno tentato un ricatto al Presidente delle Regione Lazio e da quel momento si è “straparlato” su questo particolare comparto del mercato del sesso.
Adesso c’è l’ultimo esempio di questi miasmi velenosi: è stato preannunciato un video porno in cui la Mussolini si “congiunge” con il destrorso Roberto Fiore in una stanza della sede di quest’ultimo; il tutto sarebbe stato ripreso dalle telecamere di servizio in funzione nell’appartamento: peccato che non risulta che in quelle stanze ci fossero telecamere e quindi è facile dedurre che si è trattato di una bufala; ma intanto le prime pagine dei quotidiani hanno sparato il titolo a caratteri cubitali.
In tutti questi casi abbiamo il combinato disposto del ”potere” unito al “sesso”, entrambe le cose messe in modo da sembrare peccaminose e illegali, ma se guardiamo bene, non ci sono reati e quindi la prima pagina dei giornali è usata soltanto per fare “gossip”, cioè per sputtanare il potente di turno; e su questo aspetto vorrei pormi questa domanda: ma è sempre stato così?
La risposta è molto semplice e netta: assolutamente no! Ed a questo scopo voglio ricordare a coloro che per età o per scarsa memoria lo hanno dimenticato, un paio di episodi accaduti in passato che non hanno dato luogo a nessun articolo di giornale.
Il primo avviene negli anni a cavallo tra il ’50 ed il ’60; il Presidente della Repubblica è Giovanni Gronchi, D.C., e grande “estimatore di belle donne”; ebbene, finché era rimasto a fare il deputato, era stato facile fare il dongiovanni, ma quando divenne inquilino del Quirinale, sorse il problema di trovare il modo con cui le varie “donne” potevano accedere alla presenza del Presidente: si trattava di dame dell’aristocrazia, ma anche di soubrette del varietà; insomma il nostro Giovannino sceglieva il meglio e tutte gli cadevano ai piedi; e così a continuato fino alla fin!!
Fu poi il caso, negli anni a cavallo tra l’80 e il ’90, dell’allora Presidente del Consiglio, Bettino Craxi, il quale aveva varie relazioni, ma una donna, in particolare, era quella “ufficiale” ed aveva la sua camera adiacente a quella di Bettino all’Hotel Rafael dove il politico alloggiava durante la settimana.
Ebbene, in entrambi i casi – Gronchi e Craxi – tutti sapevano tutto, ma la stampa non ne parlava; perché? Forse perché la gente dell’epoca non lo avrebbe gradito, mentre adesso tutti noi ci inzuppiamo il pane; forse è così o forse il motivo è un altro, ma di sicuro vi posso confermare - io c’ero purtroppo - che tutti noi si sapeva, ma nessuno stampava niente; vi basti dire che la “donna di Craxi” la conoscevo anch’io!!